Conferenza stampa per il direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato nella pancia dello stadio Unipol Domus. Incontro utile per fare il punto sulla stagione appena conclusa con la salvezza dei rossoblù, ma soprattutto per spiegare progetti tecnici e ambizioni del Cagliari che verrà nella Serie A 2024-25. Di seguito le parole, raccolte in diretta, del diesse del club isolano.
CLICCA QUI PER AGGIORNARE LA CONFERENZA IN DIRETTA
A cura di Roberto Pinna
CLICCA QUI PER AGGIORNARE LA CONFERENZA IN DIRETTA
Termina qui la conferenza stampa
Come migliorare? “Serve puntellare alcuni reparti, specie quello avanzato. Sappiamo poi che servono delle integrazioni alla rosa ma abbiamo le idee chiarissime. Avremo un turnover più limitato rispetto alla scorsa stagione e meno cambiamenti fai da un anno all’altro e più ti avvicini a un ottimo livello. Rispetto all’anno scorso sono molto più tranquillo, vedo meno incertezze in questo Cagliari. Abbiamo giocatori con un anno di A alle spalle. Ci siamo presi dei rischi ma ne siamo usciti bene. Ora interverremo per migliorare questa squadra e alzare il livello dell’organico e sappiamo che il livello tecnico va alzato”.
Mina vuole restare a Cagliari o guarda al mercato? “Mina un mese prima che finisse il campionato è venuto nel mio ufficio e mi ha detto di voler restare al Cagliari. Lui con me si è già esposto. La situazione è particolare perché lui ha una clausola di uscita di 2 milioni che vale fino al 10 di agosto. Ma lui ha manifestato la voglia di restare qua. Chiaro che poi se arrivasse una grande offerta alzeremo le mani”
Scuffet e Jankto sono stati i poli opposti del mercato della stagione scorsa, che posto c’è per loro nel Cagliari di domani? “Sono tutte scelte fatte in comune accordo con mister Ranieri, una campagna acquisti non può essere sempre perfetta al cento per cento. L’esperienza serve per abbassare questo margine. Scuffet ha fatto molto bene, Jankto meno ma sono due tesserati del Cagliari. Valuteremo con il nuovo mister quello che sarà il destino di Jankto”.
Parlerete con il Napoli per Gaetano? “Sì, il discorso è rimasto aperto. Conte ha chiesto di vederlo in ritiro per poi scegliere. Lui è un ragazzo figlio di Napoli e ora noi ci siamo messi in fila e vediamo quello che succede”
Sulemana e Kingstone hanno esordito con le nazionali, che soddisfazioni? Barak può tornare di moda? “Per le convocazioni dei nostri giovani siamo molto orgogliosi. Abbiamo sempre puntato sia sul settore giovanile che sui giovani. Stiamo raccogliendo i frutti degli anni passati e guardate ad Obert che è all’Europeo o Luvumbo che è in nazionale oppure Veroli che è in Under21. Per noi questo è un altro step su cui lavorare. Barak? Credo che sia un discorso simile a Miranchuk. Hanno un target al di fuori del nostro, ma nel mercato tutto può succedere. Magari non rientrerà nei piani della Fiorentina e vedremo”.
Può essere Miranchuk un rinforzo del Cagliari? “La nostra filosofia è quella di una crescita graduale, nel mercato le occasioni possono arrivare. Se lei mi chiede se lo compriamo ora dico no. Se strada facendo si creassero delle condizioni favorevoli allora sì, ma dico lui per fare un nome che vale per tutti. Su questo mi riporto a gennaio, dove siamo intervenuti solo nella parte finale del mercato ma in modo chirurgico selezionando i giocatori giusti per la salvezza. La fretta è una cattiva compagna anche nel mercato. Questo deve essere il nostro modus operandi“.
Come si sostituisce Nandez? “Nahitan è un discorso particolare. Sia da parte del club che del ragazzo c’era un amore condiviso, ma l’aspetto economico spostava tutto questo amore. Poi ha ricevuto un’offerta irrinunciabile. Resteremo per sempre legati a lui e lui a noi, il fatto di andare in Arabia gli ha tolto il pensiero di giocare contro il Cagliari”.
Cagliari fortemente da rinforzare in attacco, Shomurodov parlerete comunque con la Roma al di là del riscatto? Tornerà di moda un profilo alla Colombo? “Numericamente è il reparto dove siamo più in difficoltà, sicuramente interverremo. Servirà un giocatore dalle caratteristiche della prima punta, poi una seconda punta che sappia fare l’esterno per completare l’organico. Abbiamo analizzato tanti profili negli ultimi mesi, sia in Italia che in Europa. Abbiamo sul tavolo una serie di profili, li sottoporremo al nuovo mister e poi proveremo a fare la scelta migliore. L’unico calciatore che è andato in doppia cifra delle squadre che hanno fatto il nostro campionato è Pinamonti, che però ha costi fuori dalla nostra portata. Shomurodov ha avuto problemi di ambientamento e poi degli infortuni ma ha dei costi proibitivi per noi, non è una porta totalmente chiusa, ma solo se la Roma darà delle condizioni possibili per noi. Solo così faremo delle valutazioni”
Quanto speravate nella permanenza di Ranieri dopo la salvezza? La piazza spera in qualcosa di più della salvezza… “Il mister ci aveva detto ancora prima di Sassuolo che probabilmente a fine stagione avrebbe lasciato perché era arrivato il momento giusto. A noi ci è dispiaciuto ma abbiamo capito le sue ragioni e abbiamo provato a farlo desistere ma aveva fatto la sua scelta. Anche noi vogliamo migliorare e vivere stagioni diverse dalla salvezza, ma la crescita deve essere graduale. Il tutto e subito è fumo negli occhi. Dobbiamo ottimizzare le nostre risorse. Questo è il nostro percorso, che magari è lungo ma può portarci a un continuo miglioramento anche in classifica”
Quanto peserà l’ombra di Ranieri sul nuovo progetto? “Sappiamo che mister Ranieri è un fuoriclasse e conosciamo il suo carisma. Sappiamo delle difficoltà a sostituirlo ma dobbiamo farlo. E queste difficoltà solo tutti insieme possiamo superarle. Dobbiamo avere le convinzioni di essere su un cammino migliorativo. Dobbiamo meritarci, noi e il nuovo mister, la fiducia che ha ricevuto Ranieri dall’ambiente. Inizialmente sarà fondamentale però l’appoggio di tutti sul progetto. Abbiamo perso un fuoriclasse non comune d’altronde”.
Cosa manca per l’ufficialità di Nicola? La situazione di Marin e Luperto nella trattativa per Nicola? Tra le possibili cessioni i nomi sono quelli di Dossena e Luvumbo? Non avete bisogno di vendere per finanziare le entrate? “Sicuramente ci saranno dei giocatori che saranno richiesti, ma da parte nostra la base di partenza è questa. Qualsiasi eventuale cessioni sarà valutata in un’ottica di crescita futura del club. Per quanto riguarda l’altro argomento, ho parlato di un profilo ben identificato, altro non posso aggiungere”. “
Che Cagliari sarà quello con Nicola, basato sui giovani? Rinnovo di Viola e Mancosu invece? “Volevamo un profilo in panchina che desse continuità, un profilo che valorizzasse i giovani e una realtà come Cagliari è l’ideale per questo. Poi la Serie A chiede sempre un mix di esperienza e gioventù. Per quanto riguarda i rinnovi, stiamo riflettendo con il nuovo mister per quanto riguarda i giocatori citati. Vedremo quello che sarà per Viola, mentre credo che Mancosu e Aresti abbiano fatto il loro percorso qui in Sardegna. Il minutaggio nell’ultima gara è stato un momento gratificante e bello per loro”.
Ritorni dai prestiti: “Abbiamo tanti ragazzi che hanno fatto ottimi percorsi di prestito, alcuni avranno un’occasione da noi e altri dovranno invece ancora andare in giro a fare altra esperienza. Ma abbiamo una rosa non troppo numerosa e ora possiamo fare delle scelte senza creare caos. E questo è il frutto della programmazione iniziata un anno e mezzo fa“.
Cosa aspettarsi dal mercato estivo del Cagliari? Resteranno Haztidiakos e Wieteska? “Tutti i club hanno delle linee guida che devono combaciare con quelle dell’allenatore. Ci sono delle scelte che possono avere un risalto positivo immediato e altre che hanno necessità di essere aspettate. Io credo che l’anno scorso abbiamo fatto un buon lavoro e possiamo puntellare questa formazione. Abbiamo una rosa ringiovanita. Sappiamo che potranno venire a chiederci dei giocatori, ma noi sacrificheremo alcuni giocatori solo se ci sarà una proposta economica che riteniamo adeguata. E solo se ci permetterà di rinforzare l’organico”
Cosa vuol dire avere le mani libere sul mercato? Superata l’amarezza della contestazione dei tifosi contro la Fiorentina? “La delusione di quella contestazione è non essere riusciti a far capire alla gente che la programmazione è già iniziata un anno e mezzo fa. Con la creazione di una rosa di valore e con lo sviluppo delle qualità anche extra campo del club. Rispetto a un anno e mezzo fa c’è un forte segno di discontinuità in confronto agli anni passati. Abbiamo le mani libere ora sul mercato perché avendo abbassato il monte salari abbiamo delle risorse da investire nelle entrate. Dobbiamo stare attenti ai paletti economici ma questo è un vantaggio rispetto al passato. Il risanamento è quasi avvenuto”.
Parla il direttore sportivo prima delle domande: “Questo è il momento opportuno per tirare un bilancio e capire quanto abbiamo fatto e cosa possiamo fare. Questo per noi è un momento di passaggio importante anche per capire quali potenzialità abbiamo per continuare la nostra crescita. Io sono arrivato un anno e mezzo fa in una situazione di rinnovamento e dentro una visione innovativa di club. Abbiamo dato un segno di discontinuità con le gestioni degli anni precedenti ed è per questo che ho accettato Cagliari. Ho trovato una società innovativa con tre aree ben distinte operative, dal corporate alla comunicazione e poi io con quella sportiva. Abbiamo sempre condiviso tutte le scelte in questo periodo. Scelte anche difficili e complicate ma che hanno portato i risultati sperati, ovvero la promozione, la permanenza in Serie A e ora serve fare il consolidamento nella categoria. Questo percorso lo dovremo fare senza un fuoriclasse come Ranieri, ma dobbiamo essere bravi a prendere i suoi insegnamenti e portarli avanti. Il Cagliari in questo anno e mezzo ha lavorato bene anche nella gestione dei contratti e abbiamo ridimensionato il monte ingaggi. Abbiamo fatto tanto ma rimane da fare ancora qualcosa, però il club ora può lavorare con le mani abbastanza libere e questo per noi è un successo dopo gli effetti del Covid. E questo vale per tutti i club e per tutti i bilanci della Serie A. Dobbiamo guardare avanti e abbiamo delle basi importanti su cui migliorare il Cagliari e lo faremo con equilibrio e pazienza. Il nostro deve essere un percorso di crescita graduale senza volere tutto e subito. Solo così possiamo diventare un club che può dire la sua nel campionato a lungo termine. Abbiamo perso per strada Ranieri, ma sappiamo tutti i perché della sua scelta e abbiamo visto l’amore che la gente sarda gli ha riconosciuto. Credo fosse arrivato il giusto momento anche per lui per dire addio. Abbiamo scelto un profilo, ben identificato dopo una serie di sondaggi, e lo abbiamo scelto nell’ottica della continuità in confronto alla strada tracciata da Claudio Ranieri per quanto riguarda lo spirito e per il lavoro con i giovani e nell’arco di pochi giorni lo ufficializzeremo. Abbiamo rinnovato poi il contratto con Leonardo Pavoletti, lui è un nostro leader e chi sente la porta può essere sempre utile. Abbiamo rinnovato anche il contratto di Kingstone perché è un giovane su cui puntiamo. Abbiamo le idee chiare anche sul mercato, ma prima sarà giusto confrontarsi con il nuovo mister. Non abbiamo esercitato i riscatti su Shomurodov, Petagna e Oristanio. Ma su Oristanio abbiamo interesse e l’Inter lo sa, ci rivedremo con loro per trovare una formula giusta. Eserciteremo il rinnovo su Yerry Mina per dare continuità al gruppo di ragazzi che ha lavorato bene. Rispetto allo scorso anno siamo in una posizione di vantaggio e molti giovani ora in rosa hanno più esperienza. Questo è un punto fondamentale del nostro percorso. In questo mercato continueremo il percorso di miglioramento basato sui giovani e su futuri talenti, dobbiamo essere bravi nel sbagliare il meno possibile. Chiudo con un commento personale, mi sto trovando benissimo qui a Cagliari. Ho trovato una grande simbiosi con la città e con la sua gente. E questo mi fa molto felice. La vedo come una grande responsabilità, so quanto il Cagliari conti per questa Isola. La salvezza l’abbiamo ottenuta grazie a questa compattezza. E spero questo rimanga anche nella Serie A che verrà“.
Inizia la conferenza stampa
10.55 – Nei giorni scorsi il Cagliari ha eletto il suo miglior giovane della stagione con il premio MVP Gypsos che è stato vinto dal capitano della Primavera rossoblù allenata da Fabio Pisacane, Michele Carboni: clicca qui per la notizia completa
10.50 – Intanto continuano i riconoscimenti per Claudio Ranieri dopo l’ennesima impresa in rossoblù: clicca qui per la news del premio l’Altropallone per l’allenatore romano
10.45 – Per un campionato con meno sofferenze rispetto a quello appena concluso al Cagliari servirà sicuramente non sbagliare, come accaduto nell’ultima stagione, l’acquisto del centravanti dalla doppia cifra: clicca qui per il nostro approfondimento
10.40 – Scadono in queste ore le offerte da presentare per i riscatti nei prestiti. Cagliari che non è intenzionato a riscattare Shomurodov, Petagna e Oristanio. Anche se per quest’ultimo il tavolo con l’Inter non è totalmente chiuso e nel calciomercato estivo i sardi potrebbero presentare ai nerazzurri un’offerta più bassa dei 4 milioni previsti nel riscatto del prestito
10.35 – Davide Nicola è ormai sulla linea del traguardo per l’ufficialità come nuovo tecnico dei rossoblù: clicca qui per le ultime sul futuro della panchina del Cagliari
10.30 – Ben ritrovati amiche e amici di Centotrentuno dalla Unipol Domus, tra circa 30 minuti vi racconteremo la conferenza stampa del direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato