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Panchina Cagliari: Giulini sfoglia la margherita, e incontra Mazzarri

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La fretta è cattiva consigliera, ma a volte anche aspettare troppo può essere controproducente. Sono ore concitate in casa Cagliari, tra una fiducia espressa con riserva e il dietro le quinte che parla di una situazione in divenire senza certezze su ciò che accadrà. Non domani, non nei prossimi giorni, ma in un martedì che potrebbe portare un cambio improvviso – ma non troppo – in panchina.

Martedì caldo

Il passato insegna a capire il presente. E il passato parla di dinamiche nelle quali spesso e volentieri il presidente Giulini si è fermato a riflettere prima di prendere una decisione come l’esonero di un allenatore. A prescindere dal programma settimanale, a prescindere dalla prossima partita in arrivo e dal calendario. Un esempio su tutti i saluti a Massimo Rastelli nell’ottobre del 2017, dopo la sconfitta casalinga contro il Genoa e prima della gara contro la Lazio all’Olimpico, l’inizio di una settimana da tre partite in sette giorni che vedevano nell’infrasettimanale la sfida casalinga tra i rossoblù e una neopromossa come il Benevento. Un esonero, quello del tecnico campano, che arrivò soltanto di martedì nonostante le rassicurazioni del giorno prima e nonostante fosse abbastanza chiaro, fin dai minuti successivi alla sconfitta, che qualcosa stesse bollendo in pentola. Anche per questi motivi non è una novità in casa Cagliari l’attesa per una decisione così importante.

Riflessioni milanesi

Una congiunzione astrale che fa tremare il buon Semplici, che da programma oggi dovrebbe dirigere l’allenamento pomeridiano, il primo della settimana. Semplici nella serata di domenica, quella che ha seguito la sconfitta della Unipol Domus contro il Genoa, ha sentito le parole di Tommaso Giulini. Una conferma a metà, una responsabilità che non può essere solo dell’allenatore, ma che comunque ha visto il dito puntato su di sé nelle successive parole del presidente rossoblù. Il patron è ora a Milano e il futuro del tecnico toscano è più che in bilico. Dopo il primo esonero della Serie A da parte dell’Hellas Verona, che ha dato l’addio all’ex allenatore del Cagliari Eusebio Di Francesco, ecco che in giornata potrebbe arrivare anche quello di chi ha sostituito nella passata stagione il tecnico abruzzese sulla panchina rossoblù. Un rapporto mai effettivamente decollato tra Giulini e l’ex allenatore della Spal e che ora potrebbe essere definitivamente arrivato al capolinea.

Doppio binario

Per la sostituzione di Leonardo Semplici sarebbe in atto una corsa a due, al di là del sogno Ranieri che viene accostato ai colori rossoblù a ogni buona occasione. Sir Claudio accontenterebbe certamente la piazza, ma sono diversi gli ostacoli (fondamentalmente economici) a rendere la pista al momento poco percorribile. Ecco perché la classica prima scelta del patron sarebbe Walter Mazzarri, libero dopo l’esperienza sulla panchina del Torino e con un passato da giocatore in maglia rossoblù negli anni ’80. Scelta del patron in tutto e per tutto, con Tommaso Giulini che avrebbe preso in mano la situazione in prima persona. Secondo quanto raccolto, il tecnico livornese ex Napoli sarebbe in pole, tanto che nelle prossime ore dovrebbe esserci un incontro nella Penisola (a Milano o in Toscana) con il presidente rossoblù per provare a trovare un accordo. Cultore della difesa a tre, con Mazzarri il Cagliari cambierebbe poco dal punto di vista tattico, ma riceverebbe quella scossa richiesta dal presidente nella sua intervista a Videolina. Resta da sciogliere – anche in questo caso – il nodo economico, tra il famoso indice di liquidità e le possibili richieste di un allenatore che arriva da un contratto da due milioni di euro a stagione con il Torino, accordo scaduto nel giugno del 2020. Qualora non si dovesse trovare la quadra con l’allenatore livornese, il Cagliari avrebbe già il piano B in tasca, che risponde al nome di Diego Lopez. L’ex capitano rossoblù, già in panchina con Giulini presidente proprio in sostituzione di Rastelli nella stagione 2017-18, avrebbe dalla sua parte l’aspetto economico – le richieste del Jefe sarebbero nettamente inferiori al milione di euro – oltre alla conoscenza della piazza e di gran parte del gruppo rossoblù, a partire dai cinque uruguaiani della rosa e non solo.

Ore dunque delicate per il futuro della panchina del Cagliari, con Semplici che resta in attesa di capire se sarà ancora lui a dirigere la squadra nella trasferta di Roma contro la Lazio. Le speranze per il tecnico toscano sono ridotte al lumicino, ma non va escluso che alla fine possa avere un’ultima residua possibilità almeno fino alla gara contro l’Empoli di mercoledì 22 settembre. Mazzarri, Lopez o continuare con Semplici: Giulini sfoglia la margherita dell’ennesima crisi sulla panchina rossoblù.

Matteo Zizola

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