Tra telenovele e storie a lieto fine il mercato del Cagliari vive giorni intensi. Cessioni da portare a termine e un nuovo innesto pronto ad arrivare in Sardegna, mentre l’allenatore Fabio Liverani continua a lavorare ad Assemini in vista dell’inizio della stagione, clicca qui per leggere il report dell’ultima amichevole in famiglia.
Cambio di rotta
Se si tira troppo la corda il rischio che si spezzi è reale. Potrebbe essere questo il riassunto della vicenda con protagonista Joao Pedro. La Turchia sullo sfondo, un destino che appariva segnato e che improvvisamente potrebbe non essere più certo come sembrava fino a poche ore fa. Dalle parti di Istanbul il brasiliano è diventato un oggetto del desiderio tanto chiacchierato quanto misterioso. Voci frammentarie fino a contraddizioni che prendono il sopravvento. E così, tra richieste che ballano – un milione qui e uno lì – e un’asta più parlata che reale, il Cagliari, Joao Pedro e il suo agente rischiano di rimanere con il cerino in mano. Secondo quanto appreso da fonti vicine al Galatasaray, infatti, il club della zona ovest di Istanbul avrebbe deciso di tirare i remi in barca e abbandonare la contesa. Stanchi del tira e molla dell’agente del giocatore alla voce commissioni e soprattutto poco inclini ad avvicinarsi ulteriormente alla valutazione di 7 milioni data dal Cagliari. Senza contare una diatriba interna alla società che la questione Joao Pedro avrebbe esasperato, con discussioni accese tra il vicepresidente e il direttore sportivo del club giallorosso. E il Fenerbahce? Sullo sponda opposta del Bosforo continua il silenzio. Nessuna offerta concreta, ma un semplice interesse nato dall’avvicinamento del Cagliari ai gialloblù – e dell’agente del classe ’92 di Ipatinga – più che il contrario. Il Fenerbahce, però, non sembrerebbe intenzionato a prestare il fianco, tra una rosa al completo sulla trequarti e la caccia a una punta diversa per caratteristiche da Joao Pedro. Ecco che così tra la doppia opzione Turchia potrebbe tornare improvvisamente in auge quella granata chiamata Torino. Un interesse rimasto sottotraccia, quasi nascosto, ma che con la cessione di Bremer si riaccenderebbe. Con il numero dieci rossoblù che preferirebbe di gran lunga la permanenza in Italia piuttosto che la soluzione verso Istanbul.
Fine dell’attesa
Per una telenovela che non smette di regalare sorprese ecco una vicenda a lieto fine. Antoine Makoumbou è prossimo a diventare ufficialmente un nuovo giocatore del Cagliari. Dopo aver aiutato il Maribor a superare il turno preliminare di Champions League, il centrocampista congolese ha lasciato la Slovenia nel tardo pomeriggio in direzione Milano, dove domani 15 luglio sosterrà le visite mediche di rito. Una volta superate, a scanso di sorprese dal punto di vista fisico, il classe ’98 nato a Parigi raggiungerà la Sardegna per mettere la firma sul quadriennale pronto da giorni. Un affare da due milioni di euro, bonus inclusi, e con una percentuale sulla futura rivendita a favore del Maribor, con segnali dalla Slovenia che parlano di un pagamento dilazionato attraverso il prestito oneroso con obbligo di riscatto senza condizioni.
Nessuna fretta
In attesa di capire il futuro di Joao Pedro e di poter sancire ufficialmente l’arrivo di Makoumbou agli ordini di Liverani, restano aperte le situazioni relative a Rog e Nández. Senza alcuna fretta né da parte del Cagliari né da quella dei due calciatori. Per il centrocampista croato non si è trovata la quadra con la Sampdoria e anche Rog non sembrava convinto del trasferimento sotto la Lanterna. Restano sullo sfondo le squadre tedesche – Union Berlin e Eintracht, mentre il Wolsfburg ha puntato su Svanberg – e soprattutto l‘Hajduk Spalato che punta al prestito secco. Opzione che troverebbe il favore del croato che grazie al ritorno in patria potrebbe inseguire il sogno Qatar per poi tornare in Sardegna nella prossima stagione. Per quel che riguarda Nández, come anticipato nelle scorse settimane, resta in pole position il Napoli con alle spalle, staccate, Lione e soprattutto il Monza. Affare però che dipenderà dalla cessione o meno di Demme da parte dei partenopei e che non è atteso a stretto giro, ma più avanti.
Matteo Zizola