Le nostre valutazioni sul Cagliari Primavera di Michele Filippi dopo la gara dei rossoblù in casa dell’Hellas Verona. Partita valida per il sedicesimo turno del Primavera 1. Sfida conclusasi con il pareggio per 2-2 in rimonta per i sardi: clicca qui per rileggere la cronaca del match.
Lolic 5 – Inizia la gara con una buona risposta di istinto su colpo di testa ravvicinato, da lì in poi però il suo primo tempo è una costante di errori e decisioni rivedibili. Rivedibile in alcune uscite, specie in quella sulla prima rete veronese dove è indeciso e insieme a Palomba combina una frittata. Troppo statico sul raddoppio dei gialloblù. Attento nella ripresa su Patanè che spara centrale da posizione ottima. Per il resto è poco impegnato, pesa nel suo giudizio un primo tempo disattento.
Zallu 6,5 – Gioca bene con la diagonale ma è pasticcione per quasi tutto il primo tempo sia in marcatura che in fase di costruzione dal basso. Nella ripresa però servo il piedone per mettere la zampata e riportare la gara in parità e lui risponde più che presente trovando il gol. Simbolo di un secondo tempo giocato da assoluto protagonista con tanta spinta sulla corsia destra e con molti cross interessanti serviti in area di rigore.
Veroli 5,5 – Insegue e fa tanta fatica per tutto il primo tempo. Vede passare avversari da ogni lato e stavolta va in difficoltà anche sulla specialità della casa, le chiusure di testa in area di rigore. Nella ripresa sale di tono e migliora tanto sia in marcatura che nel gioco aereo. Però ha un’ammonizione pesante sul groppone e Filippi lo richiama prima della fine per non rischiare un rosso (Dal 69′ Pintus 6 – Entra per gestire e non trema).
Palomba 5,5 – Pecca di leggerezza e presunzione in occasione della prima rete del Verona quando non spazza la palla in attesa dell’uscita di Lolic. Errore da matita rossa per un calciatore del suo livello e con esperienza nel campionato. Simbolo comunque di un primo tempo giocato in affanno. Nella ripresa è il solito Palomba e si fa vedere anche pericolosamente in avanti. Resta comunque una certa incomprensione con Lolic nella gestione della palla. Senza l’errore del primo tempo sarebbe oltre la sufficienza ma quell’episodio pesa.
Idrissi 5,5 – Primo tempo da dimenticare. Rincorre tanto sulla fascia di competenza e non ha praticamente mai modo di distendersi. Sui calci piazzati e sui traversoni fa completamente in tilt in marcatura. A inizio gara l’avversario lo grazia mandando fuori, su corner poi il Verona trova il momentaneo 2-0 e lui resta piantato nello scontro aereo. Nel secondo tempo fa oggettivamente molto bene, spingendo e crossando fino all’uscita per infortunio. La leggerezza del primo tempo però costa cara e pesa sulla pagella (dal 94′ Coriano SV – In campo per gli ultimi istanti).
Caddeo 5,5 – Non riesce a cantare e deve portare due croci per tutto il primo tempo. In una mediana votata al bel gioco a lui Filippi assegna il compito di dare battaglia, ma è nettamente in inferiorità numerica rispetto alla densità in mezzo di un Hellas che fa della risalita ordinata la sua arma migliore per tutti i primi 45′. Nella ripresa sparisce un pochino dalla contesa e Filippi lo richiama. Non una delle sue migliori uscite, ma lo spirito è sempre quello giusto per provare a dare una mano ai suoi (dal 69′ Belloni 6 – Entra per fare da pendolo ma non si vede molto tra i protagonisti della sfida. Permette comunque ai suoi di avere qualità nel giro palla).
Carboni 6 – Prova a costruire ma i compagni dettano poche linee di passaggio. In fase di non possesso inizia bene con due chiusure importanti ma poi anche lui chiude la prima frazione nel frullatore di una sfida che vede il Cagliari spaurito oltremodo fino al gol di Pulina. Nella ripresa prova ad inserirsi maggiormente e a farsi vedere anche da fermo, ma rispetto ad altre recenti uscite è meno protagonista.
Delpupo 6 – Ha qualità da vendere ma pecca enormemente di cinismo per tutto il primo tempo. Salta l’uomo, uno dei pochi a riuscirci. Si divora il vantaggio dopo due dribbling sparando altissimo a metà prima frazione, con la foga di tornare protagonista che lo tradisce. Nella ripresa inventa una serie di palloni al bacio per Konate, con il 27 che però non riesce a concretizzare. Si ripete all’89’ quando manda al tiro Belloni dall’area piccola, ma il compagno tira alto. La sua è una gara tra luci e ombre, se tornasse con costanza a usare solo la sua classe e meno il nervosismo il Cagliari troverebbe la carta da playoff.
Masala 5,5 – Qualche strappo sulla fascia, se lui si accende il Cagliari si affaccia con costanza dalle parti del Verona. Un po’ pochino però per tutto il primo tempo, specie per chi dovrebbe fare la differenza. Nella ripresa si fa vedere di più, ha maggiore intraprendenza palla al piede e aiuta in costruzione e in ripartenza rapida, ma Filippi lo richiama per dare una scossa (dal 69′ Deriu 6 – Fa un po’ il compitino e spinge con timidezza. Minuti però buoni per crescere).
Griger 5 – Non fa un buon primo tempo. In avanti perde quasi tutti i contrasti e in difesa rischia di regalare una rete agli avversari con un rinvio che definire sbilenco sarebbe generoso. Quasi mai presente poi in area dell’Hellas per tutta la prima frazione. A inizio ripresa dopo l’errore di Konate davanti al portiere anche lui ha la chance di colpire da due passi ma perde il tempo e poi calcia fuori. Per il resto viene quasi sempre anticipato dagli avversari. Gara da dimenticare.
Pulina 6,5 – Gioca nervoso per 45′, ma quando serve togliere il coniglio dal cilindro riesce nella magia. Gran gol il suo con una botta precisa da fuori, rete importante anche mentalmente per riaprire una gara che sembrava chiusa troppo presto. A inizio ripresa per evitare pericoli dal secondo giallo Filippi lo richiama anzitempo (dal 57′ Konate 6 – Entra e pochi secondi dopo ha la grandissima occasione che sciupa davanti al portiere. Dei subentrati è l’unico che ci prova davvero, poi è un po’ confusionario ma almeno lo si vede in campo).
Allenatore: Michele Filippi 6 – Rimonta a metà. Il suo Cagliari parte malissimo e poi è bravo a ritrovarsi, ma l’impressione è che tra un inizio molle e una cattiveria persa troppo presto dopo il pareggio la sua rosa abbia lasciato qualcosa a Verona. Una gara complessa che si poteva anche portare a casa. Per costruire un altro sogno playoff serve incrementare quella cattiveria mancata nel finale e soprattutto rivedere alcuni errori alla voce disattenzioni difensive e posizionamenti e marcature da fermo.
Roberto Pinna