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Andrea D'Aniello | Foto Valerio Spano/Cagliari Calcio

Le Pagelle | Cagliari Primavera: D’Aniello supereroe, Luvumbo imprendibile

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Le nostre valutazioni sui giovani rossoblù dopo il quarto di finale dei playoff giocato dal Cagliari di Alessandro Agostini contro la Sampdoria allo stadio Enzo Ricci di Sassuolo. Gara finita 1-1  che per i sardi vale l’accesso alla semifinale contro l’Inter in vista del miglior piazzamento in classifica nella stagione regolare.

D’Aniello 8 – Primo tempo da vero supereroe, sono almeno tre gli interventi importantissimi per il suo Cagliari. Due su Montevago e uno su Trimboli. Inizia molto carico e quando la sua difesa tentenna per la pressione è lì a urlare e incitare. Nella ripresa va oltre: para un rigore in maniera fantastica e nei momenti complessi è la certezza dei suoi.

Zallu 6 – Parte bene e con cattiveria, poi Montevago inizia a prendergli le misure e lo fa soffrire, specie sui cross dalla destra. Perde un pallone pericoloso su cui Montevago non trova la rete solo per uno strepitoso D’Aniello. Ma nella prima frazione fa anche un grande recupero in diagonale su contropiede doriano. Nel secondo tempo cresce e garantisce più solidità.

Obert 5.5 – Si lascia scappare una bestemmia che sentono anche a Reggio Emilia, e fa strano perché per il resto gioca 45′ di classe. Non disdegna la lotta ma soprattutto la costruzione, quando lui lancia da dietro il Cagliari affonda come una lama nel burro della difesa Samp. Cala vistosamente nel secondo tempo, non tanto con gli interventi ma dal punto di vista mentale. Concede un rigore ingenuo e pare meno in partita. Resta una carta di classe imprescindibile per questo gruppo.

Palomba 6.5 – Un paio di interventi spigolosi come piacciono a lui, contro gli attaccanti della squadra ligure è lotta vera perché c’è tanta qualità e forza tra i blucerchiati. Ne esce vincitore nei primi 45′ ma si concede un’ammonizione ingenua, non da calciatore maturo quale può essere. Clamorosa una sua scivolata su Di Stefano a metà del primo tempo per come recupera sul 10 avversario. Esce per un fastidio muscolare e la speranza è che non sia niente di grave. (Dal 46′ Vitale 6 – Entra per il ruolo più complesso: sostituire Palomba. Gioca senza fronzoli, spesso deve usare le cattive ma c’è sempre nel momento più difficile).

Secci 6 – Fa attento di secondo nome. Agostini gli delimita il recinto d’azione e lui non fa un passo in più oltre la metà campo del centrocampo. Bravo a inseguire e chiudere sulla fascia ma la Samp lo raddoppia spesso e sul suo lato arrivano molti cross avversari nel primo tempo. Si ripete nella ripresa dove va un pochino più in affanno ma senza mai perdere del tutto il ritmo giusto.

Conti 5.5 – Parte male, quasi spento e il Cagliari va in apnea senza un vero filtro nel mezzo. Agostini a un certo punto gli chiede diretto: “Bruno, che c’è?”. E da lì prova a ritrovarsi con due interventi da lui e qualche bel passaggio. Nella ripresa fa una prestazione migliore da mediano ma quella palla che spreca sull’1-1 su punizione è un delitto alla sua classe e alla sua ormai esperienza nella categoria.

Delpupo 7 – Eccolo da falso nove, finalmente più avanti rispetto al solito. Fa un primo tempo molto bello per impegno, qualità tecnica e supporto ai suoi. Si crea un’occasione ma trova Saio sulla sua strada mentre quando serve a rete Luvumbo l’angolano sbaglia. Esce nella ripresa stremato dopo una prova importante (dal 59′ Tramoni 5.5 – Entra con voglia ma ha sui piedi la palla per chiudere la partita e la spreca, ai playoff sono errori da non fare).

Desogus 5.5 – Parte con i gradi dell’uomo da cercare per aprire la manovra rossoblù. I compagni lo cercano a ripetizione ma lui ha forse troppa voglia e cerca di strafare con dribbling e tiri a giro. (dall’81’ Sulis SV – Messo nella mischia per le barricate, con un colpo di testa nel finale evita paure peggiori).

Carboni 6 – Inizia come più giovane in campo dei suoi: non lo diresti mai. Picchia, imposta e ci prova anche dalla distanza. Per lui era quasi una prova del 9 per testarlo a livello di mentalità e resistenza alle pressioni. Nella ripresa prende un giallo per simulazione e Agostini lo richiama. (dal 59′ Kourfalidis 6.5 – Entra e dà equilibrio, poche storie: è fondamentale per questo gruppo).

Cavuoti 7 – Fa un primo tempo che renderebbe orgoglioso Leonardo Semplici, che su di lui ha sempre creduto fin dal ritiro di Pejo. Insegue quando nota che i suoi compagni faticano a fare filtro senza Kourfalidis e poi crea con lanci perfetti e inserimenti giusti quando i sardi attaccano. Si conferma fino al cambio nella ripresa (dal 75′ Schirru SV – Entra nel momento di massima lotta e risponde presente).

Luvumbo 7 – Gioca bene, gioca male: Luvumbo in nazionale. Fa il classico primo tempo alla Luvumbo: cross, dribbling ed errori clamorosi sotto porta. Ma quando lui ha la palla tra i piedi la Sampdoria trema di paura. Può tutto e il contrario di tutto, però quando serve risponde presente al minuto 40′. Nella ripresa continua lui a strappare e far respirare i rossoblù quando la Samp preme.

All. Agostini 6.5 – Fremeva in panchina per la voglia di tornare a fare bene per i colori rossoblù e si è notato fin dal primo minuto. Il suo Cagliari sa soffrire e far soffrire, manca forse ancora un piccolo step alla voce serenità e gestione ma dopo una settimana difficile in casa Cagliari era impossibile chiedere di più. Si fa buttare fuori per eccesso di foga per delle proteste evitabili, ma il gruppo tutto voglia di Ago in Primavera è tornato e continua a sognare.

Roberto Pinna

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