Anche un pareggio fa Primavera. Il 2-2 del Breda tra Inter e Cagliari Under 19 offre degli interessanti spunti di crescita per il nuovo gruppo rossoblù guidato da quest’anno da mister Michele Filippi. Contro i nerazzurri, nel remake dell’ultima semifinale scudetto, i ragazzi isolani sono andati per due volte in vantaggio e hanno mostrato una crescita sotto gli aspetti di compattezza di squadra, di gestione della palla e di coesione rispetto all’esordio con sconfitta in campionato sul Campo 1 di Asseminello contro il Torino (1-0).
Crescita
Gli aspetti positivi della sfida contro l’Inter in trasferta sono esaltati per il gruppo dell’ex tecnico dell’Olbia Filippi dal fatto che la buona prestazione contro i lombardi è arrivata nonostante diverse assenze di peso per la rosa isolana. Su tutti capitan Palomba, con il centrale portato in prima squadra da Fabio Liverani per la trasferta, persa per 1-0, contro la Spal in Serie B. Così come hanno pesato le indisponibilità di Vinciguerra, infortunato, e Idrissi, squalificato. Senza dimenticare che sulla carta questa rosa potrebbe contare anche dell’estro di Delpupo, al momento ancora alle prese con la riabilitazione da un problema muscolare. Con l’argentino che potrebbe fare in stagione la spola tra prima squadra e Primavera. Detto questo, il 4-3-3 disegnato da Filippi ha iniziato a mostrare i suoi primi meccanismi: buona attenzione difensiva di squadra e non solo di reparto, buona abilità in ripartenza con Carboni bravo ad agire da play di testa e di polmoni e una discreta vivacità sugli esterni, anche con alcuni profili nuovi per questo gruppo Under 19.
Impatto
Bene l’adattamento del 2005 Deriu da ala. Specie al posto di un Pulina che ha fatto un buon pre-campionato con i grandi, venendo spesso anche aggregato per le amichevoli da Liverani. Il 14 rossoblù si è procurato il rigore trasformato da Carboni e al di là di un po’ troppa frenesia nella gestione di alcune ripartenze ha mostrato un guizzo interessante per un Cagliari alla ricerca dei nuovi Luvumbo, Desogus e Tramoni. Bene anche Coriano, altro 2005, nel ruolo di terzino mancino, dove nella ripresa ha agito anche Belloni. E proprio il 2003 in prestito dall’Olbia alla lunga dovrà diventare uno dei leader di questo gruppo. Continua a piacere poi l’inserimento di Konate, con il 2006 che è un po’ confusionario palla al piede e che chiaramente è ancora acerbo, ma che ha fatto vedere tanta grinta e tanta voglia quando chiamato in causa da subentrato. E proprio a gara in corso potrebbe essere un’arma importante Ismael in questa stagione per i ragazzi di Filippi.
Passo in più
Dopo due giornate questa squadra sta anche già provando a trovare delle proprie certezze in campo. Su tutti il giocatore che maggiormente può spostare gli equilibri di questa rosa sembra essere Michele Carboni, vero equilibratore che potrebbe prendere in mano la bussola del gioco isolano così come nell’ultima stagione ha fatto Kourfalidis. Ovvio, il ritorno di Palomba darà maggiore solidità alla difesa ma intanto il reparto arretrato di Filippi si coccola sempre di più un Sulis formato famiglia che attacca e difende con ordine. Mentre la crescita di Pintus e Vitale va seguita con attenzione. Cosa manca? I gettoni in più da mettere sulla bilancia rossoblù al momento sono nelle tasche di Cavuoti e Masala. Il primo da numero 10 e da vice capitano ha le qualità per prendere per mano i suoi, ma non basta farlo a spizzichi e bocconi durante un match dovrà farlo per tutto il campionato. Mentre il secondo, condizionato anche da complicate situazioni di rinnovo contrattuale, dovrà essere bravo a ritrovarsi. Il folletto di Sorso ha grandissime qualità, ma ultimamente sta provando a intestardirsi troppo sulle stesse giocate tattiche e sugli stessi dribbling. Se lui torna l’uomo che spacca le partite in ripartenza, il campionato del Cagliari può cambiare destino al prossimo bivio, o almeno questa è la sensazione. Il prossimo turno, 30 agosto alle 11 ad Asseminello, contro la Fiorentina ci darà maggiori indicazioni su un gruppo rossoblù che vuole continuare a crescere e tornare a divertire.
Roberto Pinna