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La mattina, quando mi alzo, presto purtroppo, penso al sindaco Zedda. Non perché mi ispiri un affaccio su Cagliari alle prime luci del sole, né per la sua ultima dichiarazione sul giornale, no, è una pubblicità che mi fa venire in mente il nostro primo cittadino: lo spot su Matera, capitale europea della Cultura, riproposto con giusta dose di insistenza dalla Rai.
Il 2019 è arrivato, quanti anni sono passati? Più di quattro dal quel fatidico ottobre nel quale una cappa di delusione avvolse la città, forse però di più Zedda, la sua assessora Puggioni e la giunta tutta.
In fondo, i cagliaritani quanto ci rimasero male? Siate sinceri.
Matera batte Cagliari, ma anche Ravenna, Lecce, Perugia e Siena, se questo poteva bastare a consolarci. Io non soffrii, lo ammetto, provai una sorta di malevolo compiacimento: non ce l’ho con la giunta Zedda, ancora meno con Cagliari, al tempo mi aveva indispettito la presunzione di chi poteva pensare, in corsa, di salire sul cocchio dorato.
Colpa di amici sparsi in giro per l’Italia, che mi avevano raccontato che a Ravenna, per dire, si lavorava e investiva nel progetto Capitale europea della Cultura da tre anni almeno, oppure che per Matera il 2019 non era un anno, ma un obiettivo olimpionico. Da noi, questa la mia impressione, era più una corsa contro il tempo. Suggestionati o storditi dal tormentone Cagliari capitale del Mediterraneo, qualcuno aveva pensato di sperimentare prima la versione capitale della cultura con un progetto sprint, l’idea che la rete fa la forza e tanto entusiasmo, questo sì, forse troppo, tanto da scordare un dettaglio. Cosa deve essere una capitale della Cultura? Secondo me, chi doveva, non se l’è chiesto sul serio allora, non so se ci sia ancora arrivato.
Volendo tirare fuori del buono da quell’esperienza, diciamo che una classe di giovani e inesperti alunni ha frequentato alcune ore di laboratorio, che hanno prodotto un maggiore dialogo tra artisti e operatori culturali, il germogliare di progettualità che vanno avanti, una visione politica della città, che per ora, sembra però più orientata allo sport e allo svago che alla cultura, a dispetto di validissime professionalità del settore, ancora poco comprese e tutelate.
Passeggio per Cagliari, finisco sempre in Castello. Tra le sue strade, davanti alle sue facciate consumate, alla desolazione di tante serrande chiuse e alle facce dei suoi abitanti, penso a Matera e brindo al suo successo. Dal Bastione è tutto molto chiaro.
We have a dream, abbiamo un sogno. La mattina mi alzo presto, vedo lo spot su Matera, penso a Zedda.
Forse potrei tornare a letto, sono stata troppo cattiva? Poi magari faccio brutti sogni.
Mrs Doolittle