Cosa resterà di questo Cagliari? La sconfitta, pur con onore, contro l’Atalanta sembra allontanare definitivamente i rossoblù dal discorso Europa. Il Milan, lanciatissimo nella ripresa post Covid-19 è lontano 7 punti e il settimo posto ora sembra davvero un’impresa titanica.
Miraggio Europa – Di Europa aveva parlato anche lo stesso Walter Zenga dopo la seconda vittoria consecutiva tra Spal e Torino. Un’ambizione giusta, anche per dare un senso concreto e una speranza, a squadra e piazza, nelle partite che separano i sardi dalla fine della stagione. La schiacciasassi Atalanta, arrivata a otto vittorie consecutive, e gli episodi della gara con i bergamaschi però hanno modificato nuovamente i piani e i sogni in casa rossoblù. Europa o meno però la posizione finale in classifica dei rossoblù conterà come un macigno a fine stagione.
Tra i primi 10 – L’obiettivo più o meno dichiarato dal club è quello di chiudere dal decimo posto in su. Sarebbe il miglior piazzamento dell’epoca Giulini, nell’anno del centenario e dopo una campagna acquisti oggettivamente importante. Per nomi arrivati e per investimenti fatti. Parlare di fallimento dopo un’annata comunque divertente e da montagne russe emozionali potrebbe stonare ma comunque arrivare sotto il decimo posto sarebbe un duro colpo viste le premesse.
Calendario da pesare – Ogni gara fa storia a sé. Però il Cagliari in questo momento starà ragionando anche calendario alla mano. La prima gara per tornare a fare punti è la trasferta con la Fiorentina. Una viola ritrovata è avversario ostico. Poi in fila Lecce, Sampdoria e Sassuolo. Gare dove il Cagliari dovrà fare filotto visto il finale non semplicissimo con Lazio, Udinese, Juventus e Milan. Va detto comunque che i rossoblù potrebbero trovare delle big con la testa già altrove, specie se il campionato nelle posizioni che contano decretasse dei verdetti già prima della fine della stagione.
Cosa potrà fare il Cagliari in queste ultime gare, oltre a provare di chiudere nella miglior posizione possibile? Qui molto dipenderà dal progetto rossoblù. Se Zenga nei piani societari fosse il tecnico anche nella prossima stagione, l’Uomo Ragno potrebbe sfruttare queste ultime gare per iniziare a sperimentare, provare qualche altro giovane della rosa e capire come far partire un proprio progetto tecnico da agosto. Chiaro che se la società non avesse intenzione di rinnovare la fiducia a Zenga, il tecnico proverà a fare il meglio possibile per rilanciarsi per una panchina nel prossimo campionato mentre il Cagliari passerebbe l’ennesimo straccio bagnato sulla lavagna. Un nuovo anno per cercare il salto di qualità, con la squadra sarda che fin qui ha faticato a trovare un progetto a lungo termine. Perché una sconfitta per 1-0 in 10 contro 11 contro questa Atalanta può anche rinforzare le proprie convinzioni, specie se arriva dopo alcuni episodi sfortunati come il gol annullato a Simeone e il rosso a Carboni, ma resta comunque una sconfitta. E il Cagliari ora ha bisogno di capire, centrando il miglior risultato possibile in classifica, che anima avrà la prossima stagione. Anche perché il mercato potrebbe portare via dalla Sardegna diversi pezzi pregiati e ricostruire ancora dopo il Covid-19 e tutte le sue conseguenze potrebbe essere più complicato.
Roberto Pinna