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LE PAGELLE | Cagliari, stessi incubi difensivi: Simeone sprecone

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha perso contro il Genoa: i sardi scivolano al terzultimo posto della classifica.

Cragno 6,5: può poco sul gol e in generale non deve fare grandi interventi, almeno fino a che non tiene a galla la squadra con una parata delle sue su Zappacosta.
Zappa 5,5: saltato ogni volta che viene puntato, quando la squadra smette di subire e resta nella metà campo del Genoa sale di livello creando buone combinazioni sulla destra.
Godín 4: ancora una volta un gol identico a tanti altri ed è lui in questo caso a tradire. Si fa scappare l’avversario invece di scappare per tempo lui, poi è altrettanto confuso nel tentativo di rimontare dentro la propria area. Non è l’unico errore di una partita che poi diventa pressoché tranquilla.
Ceppitelli 6,5: dovrebbe essere teoricamente il punto dolente del duo di centrali, invece è il più solido e attento. Va anche vicino al gol di testa e salva il possibile raddoppio di Zajc con un recupero prodigioso.
Lykogiannis 4,5: riesce a limitare Zappacosta quando può, ma è troppo impreciso in fase di appoggio perdendo troppi palloni pericolosi in uscita. Non è aiutato da Duncan, ma ci mette tanto del suo.
Nández 5: appare nervoso e abbastanza frustrato, il giallo al 20′ ne è la dimostrazione. Cresce con il passare dei minuti, ma pensa più a catechizzare Zappa che a incidere e quando diventa una spina nel fianco del Genoa sbaglia scelte o è troppo impreciso nell’ultimo passaggio.
Marin 5,5: riportato in regia ha difficoltà quando giostra basso davanti alla difesa, ma è fondamentale quando decide di alzarsi. Dal suo piede nascono praticamente tutte le occasioni della squadra. Alla distanza con il Genoa chiuso nella propria area perde lo spunto.
Duncan 5: appare ancora fuori dal gioco oltre che abbastanza confuso, non aiuta Lykogiannis in fase difensiva e manca l’intesa in appoggio. (dal 70′ Sottil 5,5: troppo solista, pensa di poter risolvere da solo i problemi di efficacia in attacco finendo per intestardirsi spesso e volentieri)
Nainggolan 5: dovrebbe dare quel qualcosa in più, ma oltre un paio di sventagliate e alcuni tentativi imprecisi non dà. È una presenza costante, ma che incide poco in concretezza. (dall’85’ Pereiro SV: non ha né tempo né modo di farsi notare)
Joao Pedro 5,5: va vicino al gol, ma Perin è bravo. Serve a Simeone una palla d’oro che il compagno spreca. Fa altrettanto con Cerri, ma anche lui spara alto. Alla fine è in tutte le occasioni pericolose e gliene va dato atto.
Simeone 4: non vede la porta e ormai è una costante. Tira addosso a un pur bravo Perin l’occasione del pareggio, poco dopo spreca un contropiede tergiversando clamorosamente. Inspiegabile l’insofferenza per un cambio peraltro tardivo. (dal 70′ Cerri 5: sponde, lavoro sporco e spazi creati sono l’aspetto positivo, ma quando ha sul piede il possibile pareggio a tempo scaduto spara alto)
Di Francesco 4,5: la squadra meriterebbe almeno un pareggio che non arriva per il classico gol sempre uguale, frutto di un pallone lungo alle spalle della difesa e di una linea troppo alta e scoperta. Siccome le individualità sono quelle da inizio campionato, diventa difficile non cercare nella sua scelta di gioco la causa. La squadra inoltre sembra non andare sulla stessa lunghezza d’onda, tra scontri verbali e frustrazione. I cambi – tre e in ritardo colpevole – sono ancora una volta una nota dolente. È arrivato al capolinea?

Matteo Zizola

 
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