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Le Pagelle | Cagliari: Nández decisivo, Nainggolan testa e cuore

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha pareggiato negli ultimi minuti a Napoli grazie al gol di Nandez.

Cragno 6,5: deve ringraziare imprecisione partenopea e la traversa sul missile di Demme, ma fa sentire il suo ritorno con un bell’intervento su Zielinski e una presenza emotiva costante.
Zappa 6,5: è attento nel controllo di Insigne, cliente estremamente pericoloso. Aggiunge rinnovata pericolosità offensiva, il palo colpito al 28′ ne è la riprova. Esce per crampi dopo un’ottima diagonale nonostante la fatica.
Dall’82’ Calabresi 6: si rivede dopo l’esordio di Marassi ed entra bene in partita, senza eccessi ma dimostrando comunque di essere in palla.
Ceppitelli 5,5: resta a metà sul gol del Napoli, non esce né scappa all’indietro. Viene inoltre spesso sorpreso dai palloni lunghi alle su spalle. Prova a tenere botta quanto può fino a dover alzare bandiera bianca per un testa a testa con Osimhen. Dal 76′ Simeone 6: entra e perde alcuni palloni, pochi minuti per creare la confusione utile al pareggio.
Godín 5,5: perde su tutti i fronti il duello con Osimhen ed è anche fortunato in occasione del possibile due a zero quando viene salvato dall’arbitro. Prova a compensare con l’esperienza, ma non è abbastanza.
Carboni 6,5: pesa sulla sua gara quella rimessa laterale regalata agli avversari, altrimenti sarebbe ancora una volta una prestazione dalla valutazione eccellente. Resiste su Lozano, salva su Di Lorenzo, mette anche palloni interessanti in mezzo da terzino.
Nández 7,5: corre, corre e corre ancora. Non si ferma mai, dove lo metti metti prova a essere una garanzia, se poi lo sistemi il più possibile nel suo ruolo ecco che diventa sontuoso. L’inserimento per il gol del pareggio è la ciliegina sulla torta di una prestazione totale.
Deiola 7: perde il solito pallone spinoso a partita, ma la sua presenza è decisiva per equilibrio, sostanza e quella gamba che non toglie mai da nessun contrasto. La vera rivoluzione di Semplici ha il suo nome. Dal 71′ Asamoah 6: mette esperienza e duttilità al servizio della truppa. Un po’ mezzala, un po’ esterno, un po’ terzino.
Duncan 6,5: compitino con un picco nella seconda parte di ogni tempo. Sarebbe una gara da sufficienza risicata, non fosse per l’invenzione del gol del pareggio. Gol decisivo che nasce dal suo piede.
Lykogiannis 6: timido in fase offensiva, in difficoltà in fase difensiva. Di fronte aveva un Di Lorenzo in grande forma. non va però dimenticato che è stato importante il suo apporto nell’aiuto a Carboni.  Dall’82 Cerri 6: professione portafortuna, ma sarebbe limitativo definirlo solo così. Entra bene, mettendo giù diversi palloni e creando problemi ai centrali avversari.
Nainggolan 7: lì, tra le linee, dov’è più efficace e letale. Non molla mai, nonostante gli ultimi minuti vada in riserva. Dal suo piede però nascono tutte le occasioni tranne il gol, è un pericolo continuo per i mediani avversari. Testa e cuore di una squadra ritrovata.
Pavoletti 6,5: ci prova di testa e in acrobazia, ma Meret non gli lascia la gioia del gol dell’ex. È importante anche il suo lavoro di sponda e di gomiti che tiene occupati i difensori partenopei anche in occasione del pareggio.
Semplici 7,5: vedi la formazione e ti aspetti una squadra solo difesa e che prova a portare a casa lo zero a zero. Forse lo svantaggio aiuta, perché la seconda parte del primo tempo vede un Cagliari con un ottimi piglio. Nella ripresa si soffre, un po’ di fortuna tiene la squadra a galla, i cambi portano freschezza e alzano il baricentro. Il gol di Nández il giusto premio. Non si può dimenticare che ha rinunciato volontariamente a Joao Pedro, ma è suo il merito di aver costruito un gruppo in cui tutti sono importanti e nessuno indispensabile. Unico appunto? Le preventive sul gol di Osimhen.

Matteo Zizola

 
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