I nostri giudizi sul Cagliari che ha ceduto in casa alla Juventus alla Sardegna Arena.
Cragno 6: non è particolarmente colpevole, non fa grossi errori però ha responsabilità sul rigore dello 0 a 2 e non riesce mai nella parata sopra le righe. Poi, all’ultimo secondo, raccoglie la sufficienza togliendo a Ronaldo la soddisfazione del quarto gol.
Ceppitelli 5: sembra partire bene, poi con il passare dei minuti perde tempi e distanze. Alcune uscite sono la causa dei pericoli, tra i quali l’anticipo mancata sul terzo gol di Ronaldo. Si riscatta dando il là all’azione del gol. (dal 70′ Klavan 5,5: pochi minuti, ma con alcune imprecisioni che avrebbero potuto chiudere la partita anzitempo)
Godín 5: prova a tenere salda la linea e ci riesce per poco, prima tradito da un calcio d’angolo poi da un suo stesso errore nel mancato anticipo su Morata che porta al rigore. Non è giornata nemmeno per il comandante, nonostante le solite uscite palla ormai diventate un classico.
Rugani 5: Ronaldo lo fulmina sul terzo gol, ma anche le sfuriate di Kulusevski lo fanno penare. Meglio quando dalle sue parti arriva Morata anche se non basta. Cresce come tutta la squadra nella ripresa. (dall’81’ Pereiro 6: entra, si piazza largo a destra e quasi riapre la partita con un colpo da biliardo di sinistro di poco a lato. Ci riprova dalla distanza, la bella notizia è che in pochi minuti fa vedere comunque buone cose)
Zappa 5: sovrastato da Chiesa, imperfetto anche quando lo scarico lo chiama alla verticalizzazione per iniziare l’attacco. Entra con altro piglio nella ripresa e si vede quando serve Simeone per il gol, non soffrendo nemmeno più come nella prima frazione. Sono però solo 25 minuti su i 70 totali, non abbastanza. (dal 70′ Asamoah SV: la condizione fisica non è ottimale ed è palese, ma con l’esperienza sopperisce e crea anche giocate positive)
Marin 5,5: passo compassato, insolite imprecisioni sui calci da fermo, perde il duello con Rabiot soprattutto dal punto di vista fisico. Resta però vigile e nella ripresa cresce provando pure dalla distanza. Quasi sufficiente.
Duncan 6: unico sufficiente dell’undici iniziale, prova a rompere e costruire ma predica nel deserto. Resta sempre in partita sotto tutti i punti di vista. (dall’81’ Deiola SV: subito due errori, pochi minuti che quasi profumano di insufficienza)
Nainggolan 4,5: fuori partita fin dall’approccio con quel passaggio all’indietro che non è un bel presagio. Non scende praticamente in campo, ci mette impegno, ma la gamba non va e la gestione dei tempi di gioco di conseguenza nemmeno.
Nández 5,5: in netta difficoltà questa volta a piede invertito in marcatura sul duo Kulusevski – Cuadrado. Il troppo altruismo quando potrebbe portare tirare verso la porta bianconera è l’esempio della sua partita, la marcatura sugli angoli su Ronaldo non colpa sua. Ottimo nella chiusura del due contro uno, uno dei pochi lampi della sua gara.
Joao Pedro 4,5: annichilito da De Ligt spesso con le buone e a volte con le cattive. Provarci ci prova, ma non riesce mai.
Simeone 5,5: impreciso per un’ora, appena arriva il pallone giusto in area lo mette in rete. Si sblocca dopo più di un girone, unica nota positiva della serata. (dall’81’ Cerri SV: aggiunge una presenza a tabellino senza avere opportunità per incidere né nel bene né nel male)
Semplici 5: ha una piccola grande responsabilità. Le partite si decidono sui dettagli e l’accoppiamento Nández – Ronaldo sui calci d’angolo è un errore troppo importante. Vero, la Juventus ha tanti saltatori, ma il portoghese avrebbe meritato un marcatore diverso. Il resto è una sensazione di impotenza che ancora non avevamo visto nel suo Cagliari, anche se gli va dato atto per una ripresa che ha mostrato una reazione.
Matteo Zizola