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La nostra opinione dopo l’ennesima vittoria interna del Cagliari che assapora il decimo posto.

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Difficile parlare di futuro con una rosa abbastanza avanti con gli anni. L’undici iniziale contro il Frosinone presentava il ’94 Cragno come più giovane, considerati gli squalificati Pellegrini (’99) e Barella (’97) che però sono uno in prestito secco e l’altro molto probabilmente con le valigie sul letto. Discorso che potrebbe toccare lo stesso portiere, altro gioiellino della rosa di Giulini.

Eppure il Cagliari, che ha finalmente reso la Sardegna Arena quel fortino auspicato nella stagione del debutto, può guardare all’avvenire (leggi: prossima annata) con rinnovato ottimismo. Il decimo posto è in ballo, il calendario appare ostico anche se a ben guardare gli avversari (Lazio, Genoa e Udinese più le imminenti trasferte consecutive di Roma e Napoli) non tutti sembrano spauracchi, visti rispettivi obiettivi o condizioni psico-fisiche.

Il decimo posto è obiettivo di lunga data della società, un paio di volte disatteso per motivi diversi. Ora i tempi sono maturi e il club rossoblù non vuole farselo sfuggire. Per prestigio ed economia, certo, ma soprattutto per porre solidi basi sul futuro. Che dovrà essere condensato di continuità tecnica (da qui la giusta conferma di Maran, incensato dal patron a salvezza acquisita e anche prima) con le giuste modifiche sul mercato per non farsi trovare impreparati come accaduto in alcune parentesi pericolose del campionato che va terminando.

Dal terzino sinistro (a meno di un miracolo Pellegrini inerente la sua conferma) all’agognato attaccante di sostanza da affiancare a Pavoletti, passando per l’eventuale, difficilissima sostituzione di Barella (tornerà di moda l’uruguayano Nandez?). L’enfant du pays è il todocampista che pochi hanno e tutti vogliono, sfruttato giustamente da Maran in ogni vertice del suo rombo, a volte per necessità altre per corretta scelta. Perderlo (cosa oggi non quotata) o trattenerlo (magari contestualmente ad un ambizioso programma di rafforzamento tecnico immediato) farà tutta la differenza del mondo.

Calciomercato, idee, serenità e conforto dei risultati. Il Cagliari, a differenza delle precedenti tre estati, può ammirare l’orizzonte con anticipo e col sorriso.

Francesco Aresu