Sei giornate alla fine, sei partite per capire cosa vuol fare il Cagliari da grande.
Il calendario recita Frosinone in casa nel turno pre-pasquale, Roma e Napoli di seguito in trasferta, Lazio tra le mura amiche, Genoa fuori per poi chiudere il campionato contro L’Udinese alla Sardegna Arena. Il match contro i ciociari ha il sapore del match-point salvezza, l’eventuale vittoria posizionerebbe il mirino della truppa di Maran verso la parte sinistra della classifica.
Un decimo posto da conquistare e da non sottovalutare come obbiettivo. Se la permanenza nella massima serie equivale alla salvezza della propria vita sportiva, la conquista della decima piazza significa ambire a migliorare le proprie condizioni di vita. C’è da compiere quel passo verso un salto di qualità più volte auspicato e agognato. Si tratterebbe poi del miglior risultato in assoluto della gestione Giulini, uno slancio non indifferente in vista della prossima stagione.
Partire dal decimo posto per poi puntare a migliorarsi, mattone dopo mattone, stagione dopo stagione, per restituire al Cagliari la dimensione che merita per storia, piazza e blasone. Non si sottovaluti quindi l’importanza del nuovo obiettivo. Di stagioni dove si “sbracava” dopo essersi garantiti la continuità in serie A se ne sono vissute fin troppe, e la mediocrità che poi ne è seguita non è certo casuale.
Abituarsi a ragionare in piccolo, abituare i tifosi a farlo è stato per troppo tempo lo “sport “ preferito di presidenti e allenatori. Primo appuntamento quindi per sabato, davanti ad un pubblico atteso come numeroso: c’è un decimo posto da salvare.
Mirko Trudu