“Nainggolan sarà un obiettivo anche a gennaio? Inutile nasconderci, è un giocatore che a noi piace, eravamo convinti di chiudere l’affare già in quest’ultima sessione di mercato. Se ci saranno le condizioni ci riproveremo anche a gennaio“. La firma è quella del nuovo direttore sportivo rossoblù Pierluigi Carta. Il tema, ormai noto, è il ritorno, per la terza volta, di Radja Nainggolan al Cagliari.
I rossoblù non mollano la presa. La volontà di avere il Ninja fino a fine carriera sembra evidente. Anche perché lo stesso allenatore, Eusebio Di Francesco, si è esposto tanto in queste prime settimane di campionato, indicando a più riprese il nome di Nainggolan come quello ideale per l’alchimia del suo nuovo gruppo. Nainggolan però, come hanno dimostrato gli ultimi giorni folli di calciomercato a Milano, non è un affare semplice. Per diversi motivi, su tutti la lontananza tra domanda e offerta tra Cagliari e Inter. I nerazzurri non lo regalano, lo hanno fatto capire a più riprese, ma i rossoblù non possono fare “follie”, per usare i termini di Pierluigi Carta, perché l’obiettivo primario è quello di avere dei bilanci in regola e poter stare con continuità in Serie A.
Vista la fine del mercato, una volontà rossoblù non placata dal no appena ricevuto, e la strana situazione di Nainggolan a Milano, dove ora è stato trovato positivo al Covid-19 e dove fino a poco tempo fa non aveva nemmeno aggiornato il proprio Instagram come giocatore dell’Inter, viene da chiedersi se al Cagliari convenga ancora inseguire Radja Nainggolan a gennaio.
Perché sì (l’opinione di Francesco Aresu)
Nainggolan ha dimostrato di essere fondamentale per il gruppo rossoblù nell’ultima stagione. C’è stato un Cagliari con Nainggolan e un Cagliari senza Nainggolan. La vittoria netta sul Torino al suo rientro dopo il secondo infortunio al polpaccio, durante la ripresa della Serie A dopo il lockdown, è la gara simbolo dell’importanza del Ninja per questa squadra. Lì il Cagliari di Zenga ha fatto i punti per vivere un finale tranquillo e senza patemi e ha giocato una delle migliori partite della stagione, guidata dal belga che ha anche segnato. Ovviamente con un tiro da fuori area. Non solo tasso tecnico di altro livello e spinta per la crescita dei compagni, Nainggolan è funzionale per fare passare il progetto tattico di Di Francesco. Il mister ha detto più volte di cercare un allenatore in campo. L’uomo di esperienza che conosca ogni insidia della gara ma anche ogni sfumatura dei propri compagni. Nainggolan ha ricoperto questo ruolo già con Maran e Zenga, più volte è finito a colloquio con i due allenatori la scorsa stagione per decidere cosa cambiare nei momenti di difficoltà o suggerire qualche sostituzione.
Perché no (l’opinione di Roberto Pinna)
“Bisogna ragionare con razionalità e non da tifosi”. Il messaggio di Carta è chiaro. Nainggolan per Cagliari sarebbe un grande colpo ma solo a determinate condizioni. Il club ha già fatto uno strappo alla regola per Godin e viene difficile pensare a un ulteriore sacrificio per Radja. Considerando che la società arriva da due bilanci in rosso. Inoltre l’affare Nainggolan, pur se di sicuro guadagno in campo, è un’operazione a perdere sul mercato. Perché il Cagliari spendendo le cifre chieste dall’Inter (10-12 milioni), sicuramente metterebbe a bilancio una minusvalenza. C’è poi l’aspetto mediatico legato alla trattativa. Prendere Nainggolan un’estate fa ha esaltato la piazza. Ma il suo mancato arrivo ha scatenato in questo ottobre tantissime critiche, alcune anche gratuite, al club di via Mameli da parte dei tifosi. La piazza probabilmente vivrebbe male un secondo no a gennaio, specie se le modalità fossero le stesse di questa strana estate: un lungo tira e molla, tante notizie, troppe voci ma due parti che restano distanti a livello economico.
Roberto Pinna – Francesco Aresu