Le parole in sala stampa di Giuseppe Mastinu, il centrocampista rossoblù ha analizzato il pareggio tra Torres e Pontedera per 0-0 al Vanni Sanna nel nono turno del campionato nel girone B di Serie C.
Sulla partita
“Abbiamo fatto una partita quasi perfetta, sarebbe bastato qualche centimetro per trovare il gol, ma non possiamo recriminare nulla perché abbiamo messo in campo l’atteggiamento giusto. Da questa prestazione vanno prese solo le cose positive, anche perché negative non ce ne sono praticamente state, forse l’unica tiro concesso al Pontedera nel finale. Anche perché sappiamo bene come queste partite possono poi trasformarsi in una beffa quando non riesce a sbloccarle. Per noi riuscire a non perderla è comunque sinonimo di maturità perché abbiamo tenuto nell’unica difficoltà. Prendiamoci questo punto e guardiamo avanti”.
Momento e mentalità
“Il nostro inizio è dovuto alla leggerezza con la quale stiamo affrontando queste prime partite. Leggerezza non vuol dire superficialità ma consapevolezza di non dover dimostrare niente. Non siamo noi la squadra costruita per vincere il campionato a gennaio e neanche a giugno. Dobbiamo cavalcare il nostro momento di fiducia che partita dopo partita stanno crescendo sempre di più. Normale che per qualcuno due pareggi di fila possano sembrare una battuta d’arresto ma per me no. Abbiamo fatto due punti contro il Perugia che è costruito per salire subito in B e contro un Pontedera in fiducia che a Sassari forse ha sorpassato la metà campo due volte, e soprattutto entrambi sono punti arrivati dopo due grandi prestazioni. Continuiamo sulla nostra strada”.
Pescara
“Giocare subito è un bene, quando c’è l’infrasettimanale ogni squadra prova a togliere quel qualcosa in più tra rotazioni e voglia. C’è poco tempo per prepararle e si gioca con meno tatticismi. Di solito ci si diverte nel turno infrasettimanale, poi le squadre di Zeman fanno sempre un calcio spumeggiante e io credo che chi sta guardando ora la Torres si sta divertendo. Dobbiamo andare a Pescara concentrati per evitare dei passi falsi, ma non siamo gruppo da passi falsi”.
Roberto Pinna