Giacomo Demartis lascia la Torres. Con un post sui propri social il trequartista classe 1984 ha annunciato la separazione dal club rossoblù in cui era tornato la scorsa estate dopo l’esperienza di Muravera. Nell’ultima stagione, chiusa con 29 gare giocate e due reti tra campionato, Coppa Italia e playoff, Demartis è stato uno dei punti fermi all’interno dello spogliatoio torresino.
Le parole
Demartis ha indossato in carriera la maglia della Torres per 109 partite, un dato secondo solo alle presenza messe insieme con la maglia del Savona. Ora il centrocampista offensivo sassarese deciderà quale sarà il suo futuro, che potrebbe essere ancora sul terreno di gioco. Queste le sue parole:
“È arrivato il momento di rendere noto a tutti che il mio percorso sul campo, nella Torres ,finisce qua”. Iniziai in questo modo un lungo messaggio di saluti due stagioni fa.
È paradossale il fatto che ora, con difficoltà, mi ritrovi a scrivere un messaggio che con emozioni diverse racchiude lo stesso significato. In verità lo faccio con grande serenità. Consapevole che quest’annata appena trascorsa per me sia stata un’opportunità e un regalo molto significativo da parte della proprietà.
Sono un ragazzo (forse non più) che vive con grande passione ed entusiasmo questo sport. Sia come calciatore che come uomo mi manifesto sempre cercando di donarmi con grande sincerità d’animo e senza paure per una situazione che sento mia. È stata un’annata molto particolare per me. Il coinvolgimento in campo è stato chiaramente diverso da quello che immaginavo inizialmente.
Ad ogni modo, mi sento orgoglioso e fiero di aver vissuto una grande stagione insieme a tutti i protagonisti, sostenendoli e aiutandoli in ogni occasione. Dopo una vita passata in questo mondo sono portato a dare valore più agli atteggiamenti veri e generosi per il collettivo piuttosto che ai personalismi fini a se stessi. Se la stagione è finita con questo tripudio di emozioni festanti, ancora presenti negli occhi di tutti i torresini, è stato perché nei momenti di difficoltà, da uomini veri, in tanti hanno capito che bisognava focalizzare l’attenzione sul noi e non sull’io.
Io con un enorme abbraccione voglio salutare e ringraziare di cuore: la proprietà (e intendo tutte le persone che lavorano a questo grande progetto), lo staff tecnico e dirigenziale, tutti i miei fantastici amici e compagni che mi hanno regalato emozioni bellissime in quest’annata e i tantissimi tifosi che sono e saranno sempre il nostro valore aggiunto. Il mio cuore sarà sempre rossoblù!
Ora, visto che penso ancora di riuscire a divertirmi con il pallone tra i piedi, cercherò di farlo con la stessa magia che più di trent’anni fa mi ha stregato“.
La Redazione