Manca un mese esatto all’inizio dei Mondiali di basket e la Nazionale italiana, nella giornata di ieri 24 luglio, ha iniziato il raduno per arrivare pronta per la competizione internazionale. Il play sassarese Marco Spissu, in occasione del via ai lavori agli ordini di coach Gianmarco Pozzecco, è stato intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
Sui Mondiali
“Sono veramente curioso di capire il clima che si respirerà a Manila. Non parlo di quello atmosferico, anche se dovremo sconfiggere l’umidità oltre alle altre nazionali, ma quello di un popolo che vive per la pallacanestro. Sembra un girone facile il nostro. Dobbiamo stare in guardia però perché le insidie sono sempre dietro l’angolo”.
Ambizioni
“Ogni volta che arriva la convocazione è un’emozione nuova, diversa, più grande. La verità è che io non mi abituo mai. Penso a tutto quello che è stato e sono orgoglioso. Ma ora voglio di più. Cosa? In ordine crescente: preolimpico, qualificazione diretta alle Olimpiadi e, perché no, una medaglia”.
Su Datome
“Appena ho saputo mi sono dato dei bei pizzicotti perché non ci credevo. Come, il mio mito sardo smette dopo che finalmente, lo scorso anno, abbiamo giocato insieme in azzurro? Però capisco le sue motivazioni. Chiude da vincente e speriamo che possa gioire anche ai Mondiali. Sta anche a noi dare a Gigi la possibilità di giocare il maggior numero di partite. Non si pensi agli assenti: tutti forti per carità , ma a chi c’è e al ricambio che Poz sta facendo”.
La Redazione














