Serviva un segnale ed è arrivato. L’Olbia di Roberto Occhiuzzi torna in Sardegna con tre preziosissimi punti incassati nell’ostica sfida di Imola, ma soprattutto trova nuove certezze in vista del prosieguo del girone di andata. La perla di Gianluca Contini, al secondo gol consecutivo, sblocca la casella relativa ai successi esterni e permette ai galluresi di raggiungere quota 10 punti in classifica, lasciandosi dietro tre squadre. Al termine di una gara intensa contro un avversario molto solido Emerson e compagni hanno raggiunto un doppio obiettivo: tornare alla vittoria e, soprattutto, dare una prima risposta importante alle parole del patron Alessandro Marino, che dopo l’ennesima sconfitta con il Gubbio aveva strigliato un po’ tutti, dalla squadra allo staff tecnico, fino all’area medica. Una gara vinta con merito per quanto prodotto sul campo dai bianchi, propositivi fin dai primi minuti e capaci di reagire nel modo giusto all’inferiorità numerica per oltre 40’
Solidità mentale
Di fronte a un’Imolese senza grossi picchi offensivi – di base lo stesso leitmotiv visto al Vanni Sanna nella sfida tra i romagnoli e la Torres – i galluresi hanno finalmente macinato gioco già dal primo tempo, risultando pericolosi in almeno tre circostanze dalle parti di Rossi. Se Ragatzu ha tenuto su i suoi nei primi 45 minuti, nella ripresa è toccato a Contini il ruolo di mina vagante per la difesa di casa, con il coronamento del gol (davvero bello) che è valso i tre punti, arrivato a metà ripresa. E dire che l’espulsione per il doppio giallo comminata a Sueva in pochi minuti (il primo sul finire del primo tempo, il secondo dopo soli 6 minuti della ripresa) poteva essere il classico turning point negativo per una squadra che in questo inizio di stagione aveva già subito situazioni simili. Niente da fare per i detrattori dei bianchi, stavolta: la reazione di carattere c’è stata ed è arrivata nel momento decisivo, grazie anche al passaggio al 4-3-2 che ha dato equilibrio e maggiori sicurezze ai galluresi. Il gol di Contini, il secondo consecutivo, è stato una liberazione per la squadra e per i tifosi giunti fino a Imola a sostenerla. Gelmi non ha fatto una parata in tutto il match e, in generale, la risposta del reparto arretrato è stata quella giusta. Il recupero di alcuni uomini di peso (a cominciare da Minala e Brignani) ha dato sostanza a un’Olbia apparsa fragile nelle ultime settimane, derby di Sassari a parte. Domenica rientrerà anche Bellodi, che ha scontato i tre turni di squalifica, in attesa di notizie su Nanni, assenza che pesa come un macigno anche a livello tattico, privando Occhiuzzi di una punta fisicamente strutturata.
Occasione da non perdere
Domenica al Nespoli arriva il San Donato Tavarnelle fanalino di coda del Girone B, ma che nella sua prima uscita in Sardegna ha saputo fare male alla Torres. Obiettivo principale in casa Olbia saranno i tre punti, sia per continuare ad allontanarsi in fretta dalla zona calda della classifica, ma soprattutto per dare seguito ai progressi mostrati a Imola. La miccia per la riscossa mentale è stata accesa, ora a Ragatzu e compagni serve accelerare il processo per far finalmente esplodere, pur con qualche mese di ritardo, il progetto targato Occhiuzzi.
Francesco Aresu
