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Rugby, Serie B | Capoterra chiude l’anno con un successo in trasferta

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È un Capoterra risorto, capace, dopo i due successi di fila tra le mura di casa, di violare anche il campo del quotato Cus Milano (20-19) e chiudere l’anno con un sorriso.

L’ottava giornata tra Cus Milano e Rugby Capoterra, si è risolta negli ultimissimi minuti di una gara equilibrata per tutti gli 80’. Ed è stato Carlo Stara a mettere se stesso e i compagni nella condizione di poter festeggiare la vittoria, grazie alla punizione magistralmente realizzata quando oramai l’arbitro aveva già sulle labbra il fischietto per decretare la fine delle ostilità tra i milanesi e gli isolani. Se quell’ovale calciato da Stara non fosse passato tra i pali, il successo sarebbe andato agli universitari, ma così non è stato.

Cus Milano – Amatori Rugby Capoterra è stata la prima volta in trasferta con la maglia di Capoterra di Ridley Wilson inserito in squadra da quasi due settimane e la prima assoluta di Angelo Charles Valentine, arrivato nel gruppo da pochi giorni. Contro Milano, entrambi sono stati schierati dal duo di coach Garau/Ambus, dando comunque un valido contributo al gruppo nel centrare l’obbiettivo finale che era, indubbiamente la vittoria. Eppure nei primi 40’ la gara ha faticato a decollare. Forse per il gran freddo le due squadre avevano le polveri e le idee bloccate. Meglio comunque l’Amatori Capoterra, apparsa più sulle gambe e capace di creare numerose e buone azioni offensive che non hanno portato a conquistare punti e se poi ci si mettono due errori sui “piazzati” da parte di Stara, lo 0-0 è il risultato più giusto al termine della prima parte di gioco.

Poi nella ripresa, dopo il primo movimento della panchina che ha visto il cambio Zedda per Zucconi, il match ha preso una piega diversa. A far esplodere il primo botto è stata proprio la formazione sarda con Juan Pace bravo nel riuscire ad eludere la vigilanza della retroguardia lombarda per andare a schiacciare in meta. Carlo Stara stavolta non delude e trasforma: 7-0. Milano si sveglia dal torpore. Nel giro di pochi, pochissimi minuti e dopo il cambio tra Federico Panduccio e Samuele Marongiu, riesce a raddrizzare la situazione andando in meta. Per fortuna non arriva la trasformazione e Capoterra può rimanere in vantaggio 7-5. Stavolta le due squadre, corrono, ragionano, combattono e soprattutto si difendono con le unghie.  Forse con troppa irruenza perché Milano nel tentativo di recuperare lo svantaggio si fa fischiare, dall’arbitro una punizione contro. Per Stara è uno scherza realizzare e portare l’Amatori a + 5 (10-5).

Ma è solo una leggera illusione che dura davvero poco. Il Cus vuole lasciare il Giurati con le braccia al cielo e approfitta di un leggero calo mentale dell’Amatori per punirlo: meta più trasformazione, uguale vantaggio per i padroni di casa: 12-10. La gara è viva ed entrambe le squadre possono vincerla. Lo capisce e in qualche modo lo vuole un Amatori testardo e sempre in partita. Le gambe girano, la testa ragiona ed ecco che il tutto si trasforma in meta. Quella che realizza Nuhu Chibsa a pochi minuti dal fischio finale e che Stara, puntualmente trasforma (17-12). Sembra fatta. Occorre solo chiudersi in difesa e spazzare tutto quello che si avvicina verso i pali. Ma “non tutte le ciambelle riescono con il buco”. Milano tenta il tutto per tutto. Mancano pochi minuti e si getta all’arrembaggio. C’è solo da stringere i denti ma alla fine gli universitari riescono a superare l’argine difensivo degli isolani e trovare 7 punti d’oro utili a riportare in testa il Cus Milano (19-17). Al “Giurati” già si festeggia. La gara è praticamente chiusa, ma questo Capoterra è squadra dal gran cuore che non muore mai. E mentre si va verso l’ultimo giro di orologio ecco che con estrema leggerezza Milano riesce a commettere fallo. Palla a Stara, specialista delle punizioni e trasformazioni da posizione quasi impossibile, calcola la direzione del vento e, soprattutto guarda quei pali che dopo pochi secondi ricevono l’ovale. Gli ultimi tre punti di una bella gara.

 Le interviste
Il coach Marcello Garau
 Coach lo avevate promesso e in cuor tuo ci speravi. A Milano per vincere. E così è stato?
Devo ammettere che i ragazzi oltre all’avversario hanno dovuto combattere contro il freddo e, oggi a Milano le temperature erano davvero basse. E forse, è per questo che, nella prima parte della sfida, nonostante abbia dominato per 40’, creando davvero tanto gioco, il Capoterra non è mai riuscito a trovare la via dei pali o, quantomeno conquistare punti”.

Il solito Capoterra che crea ma raccoglie poco?
Esatto. C’è da dire che abbiamo sbagliato anche due “piazzati” con Stara: uno prende il palo e l’altro va fuori. Insomma in quello 0-0 c’è anche la nostra firma, diciamo in negativo”.

E poi?
Poi nella ripresa abbiamo scoperto le carte Indubbiamente siamo stati più incisivi e reattivi. Siamo andati in meta con Pace e con Chisba e, mentre pensavamo di avercela fatta, Milano a 2’ dalla fine è riuscita a punirci in meta sfruttando due nostre disattenzioni”.

L’Amatori però è squadra che non molla?
Beh! È certamente una sua, anzi una nostra caratteristica. Nel finale Carlo Stara con un gran calcio da posizione impossibile ci ha regalato la vittoria”.

 Bilancio di questa trasferta milanese?
“Buona la prestazione di tutti i ragazzi che abbiamo schierato, soprattutto nei concitati momenti finali. Bravi nel recuperare la palla e agguantare questa vittoria. E’ stata una bella gara”.

Gara che ha visto l’esordio del neo acquisto Angelo Valentine e della “prima” in trasferta di Wilson. Come sono andati?
Devo ammettere che io e Gabriele siamo soddisfatti anche della prestazione del neo acquisto Angelo Valentine. Si è ambientato abbastanza bene. Abbiamo visto anche alcune belle azioni da parte sua. Bene anche Wilson alla sua “prima” in trasferta con l’Amatori, sia in attacco che in difesa”.

Dopo quel periodo nero coinciso con tre sconfitte di fila avete rialzato la testa?
Miglioriamo di giornata in giornata. Bravi tutti, siamo davvero molto soddisfatti di come si sono messe le cose in queste ultime settimane”.

Oggi, forse la gara più difficile delle ultime contro un Cus Milano, da anni bestia nera del Capoterra.
Voglio sottolineare il fatto che siamo riuscita a battere il Cus Milano dopo circa 10 anni nei quali al Giurati perdevamo sistematicamente. Quindi tutto bello, compreso il terzo tempo. Si torna a casa con quattro punti in classifica e tanta serenità in attesa della ripresa dopo la sosta”.

Carlo Stara – ala estremo Amatori Rugby Capoterra
Carlo che gara è stata quella giocata oggi a Milano?
“E’ stata una bella partita con delle belle sequenze di gioco da parte di entrambe le squadre. Abbiamo difeso anche abbastanza bene e lo dice anche il finale dei primi 40’ chiusi sullo 0-0.”

Creato tanto, ma i punti non sono arrivati?
Incredibile. E dire che siamo stati quasi tutti il primo tempo nei loro 22 senza mai riuscire a concretizzare. Non siamo stati abbastanza lucidi per realizzare punti”.

Poi nella ripresa è arrivato il cambiamento. Come mai?
Siamo riusciti a sfruttare le occasioni grazie anche al pacchetto di mischia, quasi sempre avanzante e capace di darci l’inerzia giusta per poter andare in meta”.

Ma la ciliegina sulla torta è stata la punizione finale. Come è andata?
Riguardo quella punizione devo ammettere che è stata davvero strana. Ricordo che nel primo tempo ho sbagliato due calci e quindi ero un tantino insicuro”.

Però?
Quando ho visto che quei tre punti erano davvero importanti per la vittoria, ho preso la responsabilità e sono riuscito a scacciare i brutti pensieri derivanti dagli errori del primo tempo, trovare forza e mira giusti per andare ai pali. Chiaramente è stato molto bello, soddisfacente: una bella emozione. E poi è arrivato il fischio finale e gli abbracci dei compagni”.

TAG:  Rugby
 
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