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Nicola Roggero, giornalista di Sky Sport | Foto Centotrentuno

Roggero: “Dura senza Ranieri, ma Cagliari sarà un trampolino per Nicola”

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Nella giornata di oggi 4 Luglio, siamo stati ospiti degli amici dalla Biblioteca Popolare dello Sport per fare quattro chiacchiere con il giornalista di Sky Sport Nicola Roggero, con il quale abbiamo toccato diversi argomenti, dal futuro del Cagliari fino al voto della stagione del centrocampista sardo dell’Inter Nicolò Barella, reduce da un Europeo da dimenticare con la Nazionale di Luciano Spalletti.

Nicola Roggero, Cagliari in preparazione alla nuova stagione, quanto sarà difficile raggiungere la salvezza senza una figura come Claudio Ranieri?
“Sarà complicato perché Ranieri è veramente un mago, anche nelle situazioni complicate, mi ricordo due stagioni fa arrivò con la squadra a metà classifica della Serie B e sembrava un miracolo arrivare ai playoff, mentre lui è riuscito poi a vincere la finale degli spareggi ottenendo così la promozione. Quest’anno di nuovo la squadra sembrava ormai spacciata, ma evidentemente la dote di Claudio Ranieri è di rendere le cose impossibili, possibili, come ad esempio fatto con il campionato vinto in Inghilterra con il Leicester”.

Nel fine settimana verrà ufficializzato Davide Nicola sulla panchina dei rossoblù, secondo lei è la scelta giusta per il post Ranieri e per mandare avanti il progetto giovani?
“Si, e sono contento che finalmente Davide Nicola abbia l’occasione di allenare una squadra dall’inizio e non arrivare a campionato in corso. Stavolta finalmente potrà costruire lui la squadra, potrà lavorare lui dal ritiro estivo, potrà fare le scelte di mercato ed essendo per me un bravo tecnico, il Cagliari potrebbe essere il trampolino di lancio giusto per lui”.

Proprio sulla base del progetto giovani che il Cagliari vuole portare avanti, quali giocatori consiglierebbe ai rossoblù in quest’ottica?
“In questo momento non lo so. l’unica cosa che posso suggerire è di non aver paura di lanciare dei talenti, perché visto i risultati della Nazionale, praticamente le squadre italiane sono piene di giocatori spesso mediocri e che secondo qualcuno sono affidabili, ma in realtà non sono affidabili per niente. Molto meglio provare a investire su ragazzi giovani, specialmente se non c’è l’incubo della retrocessione, che nel caso del Cagliari non appartiene al DNA di questa squadra. Quindi il suggerimento è dare fiducia ai ragazzi che escono dai vivai”.

Ultima domanda: Nonostante un Europeo certamente deludente, uno dei punti fermi della Nazionale rimane Nicolò Barella, un voto a quella che è stata la sua stagione?
“Di Barella mi piace l’abnegazione, uno a cui non si può dire niente, che dà sempre il 100% in ogni circostanza, quindi viene difficile da criticare anche quando non arrivano i risultati. Deve lavorare duro e impegnarsi per essere sicuro di rendere al meglio. Voto di Barella altissimo anche perché non bisogna dimenticare quanto fatto all’Inter in campionato”.

Flavio Masala

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