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Riva Football Week | El Hombre Vertical: le imprese che hanno reso unico Gigi

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Serata finale per la Gigi Riva football week, rassegna dedicata a celebrare la leggenda rossoblù nella settimana del compleanno numero 80 di Rombo di Tuono: al Teatro Doglio è andato in scena El Hombre Vertical con ospite principale Marco Bucciantini.

Insieme a Valentina Campus (Sky Sport),  Enrico Pilia (Unione Sarda) e lo scrittore e giornalista cagliaritano Nando Mura (grande amico di Luigi come lo chiamava lui), Bucciantini ha ripercorso le gesta del numero 11 rossoblù. “Riva era il calciatore che ti avevano raccontato per la mia generazione- ricorda con commozione Bucciantini-. Non lo avevo visto giocare ma me l’ aveva raccontato mio babbo. Alla notizia della sua morte, scrissi una lettera a mio babbo che non c’è più, era la persona con cui avrei voluto parlare di questa notizia. Per me con Gigi Riva se ne è andato un’ altra volta anche mio babbo”.

Non mancano i parallelismi dell’opinionista di Sky Sport: “Maradona e Riva hanno allargato storia e geografia del calcio. Entrambi sono diventati fondamentali e sono arrivati in maniera diversa alle persone. Riva era timido, se tiravi fuori una penna o un microfono sparivano. Ha fatto bene a questo Terra. Questa celebrazione di una settimana è una cosa dolcezza e squisita. Ho scoperto solo da grande che lui era lombardo e non sardo. È stato il più grande politico e testimone della Sardegna, così come Maradona lo è stato di Napoli. Non esistono più calciatori così, perfino due miti a Roma come Totti e De Rossi non hanno questo rapporto con la città e di viverla come faceva Riva. Per integrità forse per alcuni aspetti forse solo Maldini può avvicinarsi a lui”.

Per Bucciantini di Riva si ricorda non solo uno straordinaria persona, ma anche un corpo scolpito: “Quando ci fu l’ infortunio in nazionale con l’ Austria si infortunò anche la nazione. Gigi era l’ arte classica, era il nostro David. Di lui non si ricorda l’ espressione, ma lo sguardo”.

Diversi gli aneddoti di Nando Mura, da quelli vissuti da giocatore a quelli da capo delegazione della Nazionale. “Ci accorgevamo della sua grandezza solo nella Penisola, noi lo vedevamo per le vie di Cagliari, facendo la fila in farmacia o in edicola. L’ ultimo dei suoi regali è stato scegliere di riposare qua nella sua Terra, perché questa era la sua Terra”. Oltre alle parole anche i filmati curati da Davide Bucco di Sky Sport, tra cultura popolare con la canzone interpretata da Raffaella Carrà a Canzonissima e ritratti, come quello di Mario Sconcerti per i suoi 70 anni.

Matteo Porcu

 

 
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