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Ranieri: “A Cagliari la mia più grande conquista, sardi popolo meraviglioso”

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Una serata di solidarietà, nel segno dello sport e della musica. Con un obiettivo ben chiaro, quello di regalare a Cagliari una statua per Gigi Riva. Si è tenuta nella cornice della sala congressi della Fiera di Cagliari la serata “Calcio, Musica, Solidarietà”: un evento organizzato per celebrare la figura del mito ma anche la permanenza in Serie A con un ospite d’eccezione come Claudio Ranieri.

Diversi i protagonisti della serata, con una platea composta da diversi ex giocatori rossoblù, da quelli dello Scudetto come Tommasini, ai protagonisti della prima era Ranieri come Matteoli e Festa. Sul palco diversi i protagonisti musicali ad alternarsi, tra tutti Piero Marras e i Tenores di Neoneli. Protagonista della serata è stato però Claudio Ranieri.

Le parole
“Abbiamo fatto tutti insieme qualcosa di incredibile, la società, i ragazzi ma senza i tifosi come ho detto mille volte non ce l’avremo mai fatta – ha affermato il tecnico prima di salire sul palco – Voglio un gran bene a tutti quanti. C’è grande soddisfazione di aver reso migliaia di tifosi felici, questo me lo porto dentro. Se mi mancherà la Sardegna? Ma tornerò, in vacanza, al mare e anche d’ inverno è molto bella”. Poi spazio all’intervento di fronte alla platea: “Meglio Bari o Sassuolo? Non si può scegliere, dico sempre che l’ultima è la più bella. Però quando vinsi con il Leicester tutti dicevano che quella che era la più grande conquista, ma la più grande conquista è qua a Cagliari”. Raggiunto sul palco da Gianluca Festa e da Gianfranco Matteoli, protagonisti del primo Cagliari allenato in carriera, il tecnico romano si è lasciato andare inizialmente a una battuta per poi non nascondere l’emozione: “Festa e Matteoli? Sono due lazzaroni, non si sono mai fatti vedere in questo anno e mezzo che sono qua. Ma li capisco, sono sardi e sono discreti e non vogliono disturbare. Siete un popolo meraviglioso, quando mi commuovo è perché sento applausi e belle parole che non mi aspetto, ultimamente sto piangendo troppo”. Poi il passaggio su Riva: ”Sono qua per lui, io giocai la mia ultima partita con la Roma e marcavo Bobo Gori e incrociai Gigi. Quando mi chiamò negli spogliatoi di Bari lui mi chiamò e mi disse che non c’erano solo i tifosi con i ragazzi, ma un’intera Isola dietro”. E proprio Nicola Riva, chiamato sul palco, ha chiuso il cerchio dedicando un ringraziamento all’allenatore dei rossoblù: “Tutti hanno un pensiero per Claudio Ranieri, io mi sento dire solo una parola: grazie. Claudio è veramente uno di noi, la sua non è stata una scelta semplice. Spero che chiudere la carriera qua sia stata una bella emozione”.

dall’inviato Matteo Cardia

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