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Pastore: “Cagliari, Pisacane ha personalità. Palestra? Ricorda il giovane Zambrotta”

Marco Palestra durante Cagliari-Roma | Foto Luigi Canu
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Giuseppe Pastore, giornalista e volto di Cronache di Spogliatoio, è stato ospite ai nostri microfoni di Buongiorno 131 per parlare del Cagliari di Fabio Pisacane e della sfida che attende i rossoblù domenica contro il Pisa. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni.

Sul Cagliari e Pisacane
“Quella di Pisacane è stata una scelta coraggiosa, lui ha il totale supporto della società. Per fare un paragone con Cuesta, altro giovane, lo spagnolo sembra un pesce fuor d’acqua. Pisacane non ha una squadra con cui parte già retrocesso, ha un organico forte per l’obiettivo che si pone. Del mister mi piace molto il fatto che cambi spesso il sistema di gioco: non sempre mi ha trovato d’accordo, ma il Cagliari ha un’impronta accompagnata da un carattere. I rossoblù crescono con il passare delle partite, spesso i cambi incidono sui match. Pisacane è un allenatore di personalità, sta rispondendo in maniera positiva ai vari problemi, come gli infortuni. Il Cagliari è corazzato per durare nel corso della stagione, anche se nella zona retrocessione c’è una grande “imbucata” come la Fiorentina che sospende ogni pronostico, ma credo che ci siano ben più di tre squadre inferiori ai rossoblù in questo momento. Può salvarsi con un po’ più di serenità rispetto allo scorso anno”.

Sul Pisa
“Pisa avversario peggiore in questo momento? È una squadra modesta, secondo me insieme al Lecce la più modesta del campionato. Ha pochi giocatori di categoria, abbastanza “stagionati” come Albiol o Cuadrado. È una squadra messa insieme con ottimismo, con giocatori che non hanno la struttura per fare i punti che servono. Ha con sé i pregi del Genoa di Gilardino, dà il meglio quando è sfavorita. Però ha giocato molto male diversi scontri diretti, come l’ultimo contro il Lecce. Il Pisa è chiamato a una reazione d’orgoglio. Gioca meglio in trasferta che in casa, ma vedo il Cagliari favorito. I rossoblù nel loro piccolo rispettano i pronostici, portano a casa il risultato a differenza di altre squadre come la Fiorentina. Nel suo mix di giovani ed esperti, il Cagliari ha la consapevolezza dell’obiettivo. Disputa anche partite deludenti, ma porta a casa il punto: il Cagliari non butta mai via le partite. Fatico a dire che il Pisa può fare risultato a Cagliari, ma questa è la prima grande insidia dei rossoblù: credere che la partita sia facile. Ma gli uomini di Pisacane mi danno l’idea di una squadra pronta, affrontano una partita in cui sono chiamati a vincere contro un avversario che ha pregi e difetti molto chiari e andrà di ripartenze con giocatori come Tramoni, simbolo della stagione del Pisa: dopo una buona Serie B, ha sofferto il salto nella massima serie”.

Su Palestra e Belotti
“Credevo in Belotti, per lui Cagliari poteva essere una buona piazza per rilanciarsi. Ha portato a Cagliari tre punti in uno scontro diretto, poi purtroppo si è fatto male. Non so se riuscirà a recuperare nel girone di ritorno. Palestra? Quando sento che si cominciano a esaltare giovani come lui, predico calma. Le parole di Angelozzi sul fatto che Palestra sia l’esterno migliore d’Europa sono eccessive, e mi chiedo il perché le stia dicendo: che beneficio dai a un ragazzo di 20 anni? Ma lui, nel post-partita di Bergamo, mi è sembrato un ragazzo molto posato, non ha voluto commentare quelle dichiarazioni: è la mentalità migliore da avere. Per me è un giocatore magnifico, ho visto tutte le ultime partite in cui si è imposto su squadre che giocano le coppe europee. Ha passo, ritmo, ma anche una qualità tecnica e una facilità di dribbling che mi ha ricordato il giovane Zambrotta. Mi piacerebbe vederlo in un sistema di gioco diverso, come in una difesa a quattro, ma è un giocatore che fa stropicciare gli occhi. Sarà destinato alla maglia azzurra. Lo porterei ai playoff, dove secondo me dovremo farcela con i giocatori che abbiamo già provato, senza esperimenti. Sta al Cagliari farlo rendere al massimo. Mi colpì molto il secondo tempo di Roma, con soluzioni varie e imprevedibili. Gli manca solo qualche gol”.

Per l’intervista completa a Giuseppe Pastore, guarda e ascolta Buongiorno 131 sui nostri canali Youtube e Spotify.

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