È il giorno della festa e degli abbracci per Stefano Oppo. Rientrato nella giornata di ieri, lunedì 5 agosto, dalla Francia il canottiere oristanese argento nei due pesi leggeri a Parigi 2024 è stato festeggiato dalla sua città. Abbiamo incontrato il portacolori dei Carabinieri, che insieme a Gabriel Soares, si è piazzato alle spalle dell’irraggiungibile nella disciplina che non farà più parte del programma olimpico da Los Angeles 2028. Lo abbiamo incontrato nella serata di festa di Oristano.
Le emozioni
È una grandissima emozione sapere che la città mi accoglie in questo modo, è bellissimo. Poi aver avuto la mia famiglia là a Parigi è stata una grande emozione e una spinta in più devo dire. L’affetto della città? Io fino a stamattina non sapevo niente di questa festa ma vedere i preparativi già mi emoziona. Sono veramente felice di poter essere accolto così dalla mia via, dai miei amici, dalla mia città perché per me questo è veramente importante”.
Argento
Una medaglia che pesa davvero, diciamo che mi fa sentire più leggero, perché sono stati anni veramente difficili dopo Tokyo. Sono stati impegnativi post covid, per allenamenti che tornavano ad essere veramente tosti però è veramente una liberazione, mi appaga di tutto il percorso e sì non posso far altro che ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine perché mi hanno dato veramente il supporto e la spinta in più per arrivarci”
Sensazioni
“Ho vissuto giornate belle perché il clima olimpico è impressionante, però anche di tensione perché con le gare c’è sempre. Il pensiero della gara poi è come essere in un grande parco giochi ma dove bisogna riuscire a rimanere essere concentrati al 100% su quello che si deve fare. Abbiamo vissuto giornate tra alti e bassi perché al villaggio c’è stato qualche problemino, però siamo stati veramente accolti benissimo dalle nostre federazioni ed è andato veramente bene”.
L’augurio per gli altri sardi in gara
“Voglio fare tantissimi complimenti a Marta perché dopo il quarto posto di Tokyo è riuscita a togliersi anche questa sasso dalla scarpa e spero che queste due nostre medaglie siano di buon auspicio per Alessia, Lorenzo e Sergio (Orro, Massidda e Patta ndr) che andranno a gareggiare nei prossimi giorni”.
Il futuro
“Adesso mi prenderò un po’ di tempo per pensare al futuro, poi ci sarà da organizzare il matrimonio con la mia fidanzata Camilla. Dovrò studiare per l’università, ma comunque fare le Olimpiadi ti fa venire voglia sempre di farne altre quindi cercherò sicuramente un modo per provarci di nuovo. In futuro mi piacerebbe rimanere all’interno del mondo dello sport anche con il gruppo sportivo Carabinieri magari non un ruolo direttamente correlato con l’attività atletica perciò vediamo un po’ cosa riserverà il futuro”.
Paolo Camedda