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Olbia, via al ritiro. Marino: “Nuovo ciclo, ma continuiamo a crescere”

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Giorno uno di raduno per l’Olbia in vista della prossima stagione di Lega Pro. Giornata, nel ritiro di Buddusò, dove i Bianchi resteranno fino ad agosto, utile per la presentazione del nuovo mister Roberto Occhiuzzi e per dare ufficialmente il via alla nuova stagione che per il quarto anno consecutivo parte nel cuore del Monteacuto.

Gli onori di casa del sindaco

A fare gli onori di casa per il via della nuova annata dei galluresi è stato il sindaco di Buddusò Massimo Satta: “Sono molto orgoglioso che il club olbiese abbia scelto Buddusò per preparare il nuovo campionato in Serie C e se questo è il quarto anno in cui vengono da noi vuol dire che qui si sta molto bene. Avere qui il presidente Alessandro Marino, che è un amico, insieme a staff, mister e giocatori è un motivo di grande emozione. Questa nuova conferma dell’Olbia significa anche che abbiamo strutture all’altezza per poter ospitare una squadra professionistica. L’intenzione per il futuro è quella di completare il campo di appoggio in sintetico o misto. Buddusò e Olbia hanno  un legame forte che va avanti fin dal 1800 ed è stato protratto negli anni, la comunità dei buddusoini a Olbia, una delle più corpose della città, è un’altra testimonianza del rapporto esistente“.

Il saluto del presidente Marino

Anno nuovo, nuovo progetto ma stesse ambizioni in casa Olbia, come sottolineato anche dal patron dei bianchi Alessandro Marino:Esprimo gratitudine al sindaco e al paese di Buddusò per l’ospitalità, ci sentiamo ormai come a casa, riceviamo tanto affetto e per noi significa partire bene con la stagione sportiva. Noto che state migliorando – riferendosi al sindaco di Buddusò Massimo Satta – su tutte le strutture, forse questo ritiro dell’Olbia è uno sprone a migliorare tutta la parte sportiva che poi resta alla comunità. Buddusò dimostra di volere prestare attenzione allo sport e ha i valori dello sport come punto di riferimento, usando l’Olbia per far sì che avvenga una crescita in questo senso. Siamo contenti di essere qui e speriamo di essere qui anche i prossimi anni. Sul nuovo tecnico Occhiuzzi? Sono contento perché il mister è stato un obiettivo di Tatti fin da subito e anche io sono stato promotore di questa scelta. Credo abbia caratteristiche tecniche e morali che si adattano bene in un contesto sano come il nostro in cui i valori e non solo i contratti e i moduli scelti contano. Ho cercato di capire se volesse sposare il progetto e mi ha fatto capire fin dal primo istante che era così. Aveva altre proposte ma ha potuto scegliere e ci ha gratificato certificando che Olbia è un club appetibile anche per profili che arrivano da categorie superiori. Abbiamo raggiunto risultati sul campo in questi anni e mi fa piacere che il lavoro sia stato apprezzato, sono molto contento di questa scelta. Questa stagione sarà una sfida diversa dal passato, raggiunto l’obiettivo playoff c’era un bivio: investire tanto per fare meglio oppure con la forza delle idee fare in modo che ci fosse un giusto rinnovamento tenendo le ambizioni alte. E questa è la vera sfida. I cicli esistono, dobbiamo essere sempre più sostenibili e dal 2016 facciamo questo, la strada tracciata è questa. Quello che rimane deve essere tramandato, anche se qualche protagonista viene cambiato”.

Un passaggio anche sul legame con il Cagliari, che sarà protagonista del Trofeo Sardegna contro l’Olbia al Nespoli il prossimo 23 luglio: “Il progetto Olbia-Cagliari dipende dalla differenza di categoria e cambia se ci sono due categorie di differenza o solo una. Il legame ha come obiettivo far crescere i giovani, con una sola categoria di differenza è normale che molti giovani possano servire anche a loro. Ma l’Olbia ha sviluppato la sua identità e può esistere a prescindere dal Cagliari. Magari saremo noi i principali fornitori di giocatori in futuro, nasce tutto dagli interessi in gioco e dalle logiche delle categorie che ci separano. Inizio ad handicap rispetto all’anno scorso? Non sono d’accordo. Non abbiamo ringiovanito, i ragazzi dell’anno scorso hanno la stessa esperienza di quelli arrivati. Dobbiamo capire che nel calcio di oggi l’età media si è abbassata: per un ragazzo del 2000 in Serie C è già tardi, e rischia di non avere mai chances in una B. Ripetiamo sempre che il calcio deve ripartire dai giovani, anche la Serie A dovrà farlo, noi lavoriamo su questi profili perché è il calcio europeo che va in questa direzione. Vogliono che la C formi giocatori che vadano nelle nazionali, quindi dobbiamo cercare giocatori che in un anno facciano il salto di categoria, questo è il nostro obiettivo. Se prendiamo giocatori senza prospettiva e più grandi di età non avremmo raggiunto quello che è il nostro traguardo. Il nostro modus operandi è lo stesso da anni. Mercato? Andremo a sostituire Udoh, che lascerà Olbia probabilmente perché ha mercato, con il duttile attaccante Nicola Nanni di San Marino, un 2000 del Crotone che ha fatto l’ultima esperienza alla Lucchese e arriva in Gallura a titolo definitivo. Ci sono possibilità che a Olbia torni uno tra Ladinetti e Boccia? E Contini? Siamo orgogliosi di vedere i giovani formati da noi in prima squadra a Cagliari, in più ci sono tre olbiesi in prestito in Primavera (Belloni, Mauro e Mameli), e questo ci fa davvero piacere, non fa che sottolineare il lavoro fatto dal nostro settore giovanile. Per gli eventuali ritorni Boccia ci interessava, ma lui ha espresso la preferenza per altre destinazioni e abbiamo rispettato la sua volontà. Contini vedremo, la partita è ancora aperta con il Cagliari e il profilo ci interessa; Ladinetti non è stato un obiettivo fin dall’inizio, ci siamo focalizzati più su altri profili. L’assenza del pubblico con squadre blasonate, come si avvicina la piazza? Continueremo con operazioni mirate nelle scuole e iniziative legate ai più piccoli, poi c’è la questione infrastrutture, che non sono belle un po’ ovunque in Italia ma non possiamo considerarla un grosso alibi. Avere uno stadio nuovo sarebbe bello ma mi aspetto una risposta del pubblico con gli abbonamenti. Siamo arrivati noni e abbiamo disputato il secondo turno dei playoff la scorsa stagione, non dovesse arrivare la risposta che cerchiamo farò delle valutazioni in merito, sono pronto a mettermi in discussione e decidere se restare o meno: fare calcio e avere lo stadio semivuoto non gratifica nessuno”.

Il punto del direttore sportivo Tatti

Condivido le parole del presidente, abbiamo preso un profilo di un tecnico importante per la categoria e per la società. Ci ho giocato insieme e conosco i valori umani che ha e sono certo li trasmetterà al gruppo. Abbiamo dovuto aspettare, era legato al Cosenza ma alla fine ha sposato noi e siamo convinti di poter fare bene insieme. Olbia ha provato a fare un percorso di crescita, ci siamo riusciti e ora parte un nuovo ciclo con le stesse ambizioni di arrivare ai playoff. Quest’anno ci sono stati molti cambiamenti e ce ne saranno ancora ma tenendo l’ossatura dello scorso anno, come La Rosa, Emerson, Brignani, Ragatzu e Biancu. I nuovi ragazzi li vedremo in ritiro e poi valuteremo anche altri profili in prova. Prestiti? Con il Cagliari in B non ce ne sono stati, ci sono alcuni nostri ragazzi andati lì perché servono anche a loro e siamo orgogliosi di questo. Abbiamo fatto il mercato basandoci come sempre su giocatori in prestito e profili dalla B, sono convinto che faremo bene, Olbia sarà un trampolino di lancio, la linea è quella dello scorso anno con gli innesti di alcuni giovani interessanti“.

Roberta Marongiu

 

TAG:  Lega Pro Olbia
 
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