Non è un mistero, l’obiettivo del Cagliari sul mercato è quello di aggiungere una pedina nel reparto offensivo non prima di trovare una soluzione per la cessione di Gianluca Lapadula. Lo ha ribadito anche il presidente rossoblù Tommaso Giulini nel post partita della vittoria per 4-1 contro il Lecce, con diversi profili sul taccuino del direttore sportivo Nereo Bonato ognuno con i propri aspetti positivi e le proprie criticità tecniche, anagrafiche ed economiche. Proviamo così ad analizzare i sette candidati alla poltrona che potrebbe essere lasciata dall’attaccante italoperuviano, con l’opzione di un doppio innesto in caso di addio – probabile e in prestito in Serie B – di Kingstone Mutandwa e, ovviamente, l’ulteriore possibilità di profili tenuti sottotraccia dalla società di Sa Ruina.
Dalla B – Denis Johnsen
Il candidato numero uno per puntellare la batteria di giocatori offensivi a disposizione di Davide Nicola è il norvegese Denis Johnsen. Entrato nei discorsi per la cessione di Paulo Azzi alla Cremonese, con l’annuncio ufficiale ormai arrivato, l’ex Venezia andrebbe a dare un’ulteriore opzione alla voce attaccanti esterni unendosi a Nadir Zortea, Mattia Felici e Zito Luvumbo. Il passato in Serie A garantisce la conoscenza della categoria, la velocità e la capacità nell’uno contro uno porterebbe caratteristiche utili per il gioco dell’allenatore rossoblù. Johnsen, però, non rappresenterebbe il classico bomber alternativo a Roberto Piccoli, ma piuttosto un giocatore in grado di portare assist e di dare nuove soluzioni sull’esterno. Il nodo è quello della formula, perché la Cremonese non sembrerebbe intenzionata a un prestito senza la garanzia di un riscatto a giugno, oltre alla valutazione vicina ai due milioni che ha frenato sul nascere una trattativa mai davvero entrata nel vivo. Il norvegese, dal canto suo, avrebbe già espresso il proprio favore al trasferimento in Sardegna, ma anche in questo caso si tratterebbe di un passaggio interlocutorio non ancora arrivato a discorsi concreti.
Il vecchio pallino – Cyriel Dessers
Cercato dal Cagliari già in due occasioni – la prima nell’inverno del 2020 ai tempi dell’Heracles Almelo, la seconda nell’estate del 2023 prima del passaggio in Scozia – Dessers è un cavallo di ritorno per la società rossoblù. Anche per lui, come per Johnsen, gioca a favore l’esperienza pregressa in Serie A con la maglia della Cremonese, così come per caratteristiche darebbe a Nicola una possibile spalla di Piccoli o un’alternativa all’attaccante scuola Atalanta. La volontà del giocatore di lasciare i Rangers Glasgow dopo aver perso il posto da titolare è nota, così come l’apprezzamento totale per il ritorno in Italia. A mettere un freno al suo arrivo in maglia rossoblù due aspetti. Il primo la richiesta dei Gers che cercano di monetizzare – anche a causa della crisi finanziaria del club – e dunque non vedono come soluzione quella del prestito con diritto di riscatto, con una valutazione base di 4 milioni di euro come condizione di partenza. Un dettaglio, quello della formula, che potrebbe però cambiare negli ultimi giorni della sessione di mercato, quando solitamente il muro può abbassarsi per evitare di mantenere in rosa un elemento, di fatto, scontento. Il secondo aspetto è la concorrenza, perché su Dessers non ha messo gli occhi soltanto il Cagliari, ma ormai da tempo anche l’Empoli. E, nelle ultime ore, pure il Monza avrebbe pensato al belga con passaporto nigeriano per sostituire Milan Djuric, passato al Parma. I brianzoli, però, si sono subito scontrati con le richieste dei Rangers, senza trovare margini per una trattativa al ribasso o per una formula senza garanzie di acquisto definitivo.
L’occasione – David Okereke
Il terzo papabile nella lista di Bonato è ancora sulla rotta Cremona-Cagliari. Okereke è infatti di proprietà dei grigiorossi, pur se al momento veste la maglia del Gaziantep in Turchia. Ceduto la scorsa estate in prestito con diritto di riscatto, l’attaccante nigeriano ex Venezia sta disputando una buona stagione nella Super Lig e il Gaziantep avrebbe tutta l’intenzione di trattenerlo, ma come rivelato dal giornalista di Sky Manuele Baiocchini la situazione vedrebbe il club turco in ritardo con alcuni pagamenti. Aspetto che aprirebbe le porte a una chisura anticipata del prestito e all’apertura di uno spiraglio per il Cagliari. Anche Okereke, come Dessers, è un vecchio pallino rossoblù, già nei radar ai tempi della sua esplosione allo Spezia e non solo. Dal punto di vista tecnico potrebbe rappresentare una buona opzione sia come l’esterno d’attacco che come punta – assieme o al posto di Piccoli all’occorrenza – senza dimenticare la conoscenza della categoria con le maglie di Torino, Venezia e, appunto, Cremonese. Contratto in scadenza nel 2026, l’attaccante nigeriano classe ’97 avrebbe dalla sua anche condizioni favorevoli – prestito con diritto di riscatto che non impegnerebbe eccessivamente il Cagliari – e una valutazione in linea anche alla voce ingaggio.
Il ritorno – Eldor Shomurodov
Un anno travagliato, ma comunque con alcune giocate che hanno aiutato il Cagliari a raggiungere la salvezza. Poi il mancato riscatto e il ritorno a Roma dove, pur se con alcuni spezzoni, vive di fatto in una condizione di costante precarietà. I giallorossi cercano un vice Dovbyk e attendono offerte concrete per Shomurodov. L’attaccante uzbeko sarebbe una soluzione che garantirebbe conoscenza dell’ambiente e allo stesso tempo l’accettazione di un ruolo da comprimario – come nello scorso campionato in sostanza – oltre che condizioni economiche anche nel suo caso favorevoli. Prestito con diritto, ingaggio parzialmente pagato dalla Roma, possibilità di essere utilizzato sia da prima che da seconda punta, tutti dettagli che lo portano a essere opzione valida per Nicola. Come per Dessers, però, la concorrenza è ampia, dal solito Empoli al Venezia, con pretendenti che potrebbero garantirgli più minutaggio rispetto a quanto troverebbe in rossoblù.
L’uomo di Nicola – Federico Bonazzoli
Ancora la Cremonese, ancora le chiacchierate partite da Azzi a passate su altri nomi spendibili in uno scambio. Anche nel caso di Bonazzoli – e se si vuole ancora di più – nessuna trattativa reale è stata imbastita tra grigiorossi e rossoblù, con l’ex Sampdoria e soprattutto Salernitana che ha avuto la sua migliore stagione in Serie A in Campania con Nicola in panchina. Questo il dettaglio che stuzzica maggiormente, conoscenza del tecnico e della categoria, ma l’altra faccia della medaglia sono le richieste della Cremonese che difficilmente accetterebbe di inserirlo in uno scambio con Lapadula e che, comunque, ha finora puntato su di lui nella corsa promozione. Nome improvviso che, però, a oggi sembra indietro nel borsino delle possibilità, anche se come da copione gli ultimi giorni di mercato potrebbero regalare sorprese in tal senso.
L’incastro – Matteo Brunori
Due piccioni con una fava, ossia il puzzle che si completa come accaduto per Elia Caprile e Simone Scuffet nello scambio con il Napoli. Questa la ragione principale del nome di Brunori, attaccante del Palermo a lungo in rotta con il club rosanero e ora tornato a essere parte integrante del progetto tecnico di Alessio Dionisi. L’italobrasiliano potrebbe però restare coinvolto in un eventuale passaggio di Lapadula in Sicilia, con Brunori a fare il percorso inverso. Brunori sarebbe la soluzione tecnica ideale come alternativa o spalla di Piccoli, con il desiderio di dimostrare di poter stare in Serie A e con caratteristiche per certi versi simili a quelle di Lapadula. Anche nel suo caso non mancherebbe la concorrenza, con il Venezia e non solo e, soprattutto, con il filo riallacciato con il Palermo che lo rende ipotesi non più così semplice come in passato.
La scommessa giovane – Lasse Nordas
Sul tavolo del diesse Bonato da settimane, è il nome nuovo per l’attacco. Da un lato la giovane età – classe 2002 – dall’altro l’incognita del passaggio a una nuova realtà e un livello decisamente differente rispetto a quello del campionato norvegese. Di proprietà del Tromso, Nordas è un centravanti di 194 centimetri abile nel gioco aereo, ma dotato anche dal punto di vista tecnico. Numero nove simile per certi versi a Lorenzo Lucca dell’Udinese, capace di lavorare per la squadra e con qualità nel gioco di sponda e nel creare spazi per gli inserimenti dei compagni, il 2002 di Lillestrom può essere sia un’alternativa a Piccoli per la bravura dentro i sedici metri e sui cross – caratteristica che si sposa perfettamente con il gioco di Nicola – sia una spalla dell’attaccante bergamasco. Dotato di buona velocità sul lungo, piede mancino ma senza particolari limiti con il destro, Nordas ha come qualità principale – oltre all’ottimo rapporto occasioni-gol – l’intelligenza tattica, con una capacità di lettura del gioco e della posizione in campo di alto livello e smarcamenti preventivi efficaci. Centravanti classico e con ampi margini di miglioramento, sarebbe una scelta sia per il futuro che per il presente, al netto del fisiologico adattamento alla nuova realtà. Dal punto di vista economico sarebbe un’occasione vantaggiosa, con un ingaggio non elevato e una valutazione intorno ai due milioni, ma con la controindicazione di un Tromso che non accetterebbe altro che un acquisto a titolo definitivo o, al massimo, un prestito con obbligo di riscatto incondizionato. Dal lato tecnico si tratterebbe probabilmente della scelta più adatta, un giovane con ampi margini di crescita (ma già pronto) e a costo limitato, senza pretese di titolarità immediata e da far crescere alle spalle di Piccoli pur se utilizzabile fin da subito. Su Nordas si sono posati gli occhi di diversi club di Championship inglese – QPR e Norwich su tutte – oltre ad alcune società polacche (ma senza andare oltre il milione di offerta al Tromso) e quelli di Empoli, Venezia e Torino.
Bonus track – Adrian Benedyczak
Nessuna trattativa aperta, nemmeno un sondaggio iniziale. Una semplice suggestione dettata anche dal tentativo nell’estate del 2023 che vide il Parma rispondere con un secco no. I tempi però sono cambiati, i ducali non hanno più l’obiettivo della promozione con Benedyczak come elemento fondamentale e il traffico nel reparto offensivo di Fabio Pecchia diventa ogni giorno più elevato. Tornato lo scorso novembre da un infortunio che lo aveva tenuto ai box fin da aprile, l’attaccante polacco è ormai dietro nelle gerarchie dell’attacco del Parma e non più incedibile come un tempo. Vecchio pallino del Cagliari, la possibilità di un suo addio all’Emilia non è più utopia e negli ultimi giorni di mercato potrebbero aprirsi scenari per un suo arrivo in Sardegna, magari in uno scambio o con un prestito con diritto di riscatto.
Matteo Zizola