Il racconto della serata di “Sa Festa” la serata principale della Gigi Riva Football Week al Teatro Lirico, nel giorno del compleanno di Rombo di Tuono.
RIVIVI LA SERATA DEL LIRICO DI CAGLIARI
a cura di Matteo Porcu
23.00 – Pubblico in piedi per salutare tutti coloro che hanno partecipato alla serata.
22.59 – Tutti gli artisti e coloro che hanno partecipato alla serata ora sono sul palco per prendersi gli applausi del pubblico.
22.57 – Cala il sipario su “Sa Festa” tra gli applausi del pubblico del Teatro Lirico di Cagliari.
22.55 – Dopo le parole di Bonan Piero Marras accompagnato solo dal pianoforte, canta “Quando Gigi Riva tornerà”, Canzone che aveva fatto da apertura alla serata.
22.54 – Una torta di compleanno con tanto di candeline è stata portata sul palco: “Non so se questa festa a Gigi è piaciuta – dice Bonan-. Se gli sarà piaciuta questa festa ce lo dirà Gigi quando tornerà”.
22.49 – A Veronica Baldaccini spetta il compito di scrivere il “biglietto di auguri”. Suo uno degli ultimi monologhi della serata.
22.44 – Ancora i Tazenda sul palco del Lirico. Canteranno No Potho Reposare.
22.44– In chiusura Leonardo Pavoletti: “Cosa chiederei a Gigi? Semplicemente se mi darebbe una mano in attacco (ride ndr)”.
22.44 – “Gli chiederei semplicemente un po’ di tempo per me. Gli chiederei se avesse mai voluto fare l’allenatore. Poi gli chiederei come ha detto il giornalista di prima, se il Cagliari è sempre destinato a soffrire”- le parole di Nicola.
22.42 – “Cercheremo di renderli onore in tutti i modi, Direi a lui semplicemente grazie”- le parole di Deiola.
22.41 . Continua Nicola: “Sono d’accordo con Claudio (Ranieri ndr). Chiederei anche io dove avrebbe voluto giocare, poi gli altri li organizziamo di conseguenza”
22.40 – Ancora Pavoletti: “La rovesciata con il Sassuolo? Io ci ho messo anni per fare una cosa del genere, per lui era normalità (ride ndr). Anche oggi avrebbe fatto la differenza, sarebbe il Cristiano Ronaldo o Mbappé di turno. Gigi era un giocatore senza epoca”.
22.35 – “Riva ha reso unito un popolo che ha sofferto e che continua a soffrire, ma quando gioca il Cagliari siamo tutti fratelli e sorelle. Il Cagliari è parte della famiglia, lui e i suoi compagni che hanno fatto quell’impresa epica hanno reso questa Regione più unita e grande che mai”- aggiunge Pavoletti.
22.33 – Prosegue Alessandro Deiola: “Chi arriva qua è abbastanza informato ed è giusto così, Vieni in Sardegna per rappresentare una maglia importante, indossata anche da lui che l’ha portata in alto. Giusto che un minimo di orgoglio in più lo debba mettere chi gioca per il Cagliari- La sua eredità è determinazione e umiltà, inseguire qualcosa di grande e portare in alto una Terra che fino ad allora non aveva credito”
22,32 – Interviene Leonardo Pavoletti: “Quando sei sotto l’ombra di un grande campione, i numeri ti schiacciano un po’. Giusto che lui sia lì, speriamo che qualcuno prima o poi si possa avvicinare a quei numeri. Devono essere uno stimolo grande per tutti noi che proviamo a fare questa profession
22,30 – “Sono orgoglioso di essere qua, la Sardegna ti accoglie in un modo speciale – esordisce il tecnico rossoblù- . Non ho conosciuto Gigi, ma mi ha ispirato e percepisci che chiunque rappresenti questa squadra rappresenti anche una parte di lui”.
22.28 – Ora nel tavolo con Veronica Baldaccini i tre attuali rossoblù: l’allenatore Davide Nicola e i calciatori Deiola e Pavoletti.
22.24 – Ancora musica sul palco del Lirico. Spetta ora ai Tazenda eseguire Cuore e Vento.
22.17 – Ora è il momento di Jacopo Cullin al centro del palco con un monologo accompagnato da Chiara Effe. L’attore racconta dell’incontro con Rombo di Tuono nel suo ristorante preferito “Da Giacomo” per lo spot per Special Olympics.
22.13 – Bonan domanda sulla famosa discesa dal pullman di Gigi Riva nel giorno dei festeggiamenti al Circo Massimo post mondiale: “Non ricordo perché ero alticcio (ride ndr). Ma questa è una dimostrazione di coerenza, quando ha visto qualche politico che è voluto salire sul carro, lui è sceso dal pullman in uno dei suoi gesti. Tutto quello che non coincideva con lo sport, per lui era sgradito in quel momento. Cosa direi a Gigi? Se è orgoglioso di me, io ho raccontato la storia sua ai miei figli. La mia ultima partita della carriera è stata Cagliari-Parma, per me quello è stato il mio saluto”.
22.11 – Così Buffon sugli Azzurri attuali: “Secondo me c’è qualche nazionale e qualche giocatore che esprime un talento superiore al nostro, ma noi siamo una Nazionale sopra la media. Non dobbiamo accampare alibi o piangerci addosso come facciamo da qualche tempo a questo parte e fare partite gagliarde”
22.06 – Prosegue Buffon sul suo ruolo in Nazionale: “Mi ha insegnato a essere un punto fermo, mentre tutto si muove. Ci sono sempre dei momenti in cui la terra trema, la gente si incolpa e si accampano alibi. In quei momenti devi stare fermo e lucido, così la gente viene da te a chiedere consigli. Lui era una colonna, sempre e comunque.
22.03 – Prende la parola il giornalista Cerruti: “Siamo fortunati ad aver vissuto tanti anni vicino a lui. Fu Antonio Matarese a portarlo in Nazionale, debutta nell’87 e poi l’Europeo l’anno successivo fino al Mondiale 2006, il primo dei due Gigi, Riva e Buffon”.
22.01 – L’attuale capo delegazione della Nazionale racconta: “Dal primo incontro che ho avuto con lui c’è stata sintonia. Lui sempre riservato e coerente, era attratto dalle persone controcorrente e originali, così come ero io da giovane. Scherzavamo e me lo permetteva, forse aveva capito che avevo qualcosa dentro”.
21.59 – Ora il turno di Gigi Buffon. Nel tavolo degli “amici” anche la giornalista di Sky Sport Veronica Baldaccini e Alberto Cerruti,
21.56 – Sul palco ora Diana Puddu che interpreta Preghiera in Gennaio, tra le canzoni di Fabrizio De André preferite da Gigi Riva.
21.52- Scende dal palco tra gli applausi Claudio Ranieri.
21.48 – Le parole di Ranieri si alternano con i ricordi di Tomasini. “Io già sardo quando sono arrivato? Non lo so, quando giocavo io c’era la De Martino, una sorta di seconda squadra fatta di riserve e giovani. L’allenatore che mi fece esordire in Serie A fu Manlio Scopigno. Il condottiero del Cagliari dello Scudetto mi fece esordire, la stessa Cagliari che ha fatto nascere la mia carriera e la stessa Cagliari che mi ha visto chiudere la carriera. Un circolo meraviglioso”.
21.47 – Prosegue Ranieri: “Se fossi stato l’allenatore di Riva gli avrei detto, gioca dove preferisci giocare poi arrangiamo gli altri dieci (ride ndr)”.
21.42 – “Sono abbastanza in là con gli anni. Ci ho giocato addirittura contro. Per fortuna non marcavo lui ma Bobo Gori. Nei miei primi tre anni a Cagliari lo vedevo spesso perché era presidente onorario. Quando tornai non l’ho mai visto. Per rispetto chiedevo a Nicola suo figlio se potessimo vederci. Mi chiamò in una situazione come quella attuale in Serie B, in un momento in cui gli arbitri erano un po’ così. Mi disse che gli arbitri possono sbagliare e di non pensarci. Mi richiamò poi mentre entravo negli spogliatoi per la finale playoff di Bari. Mi disse semplicemente che non c’erano solo i tifosi con la squadra al San Nicola, ma tutta un’Isola dietro ai calciatori”
21.39 – “Grazie per tutto quello che mi avete dato- esordisce Ranieri-. La telefonata di Riva? C’era il figlio che mi scriveva, ero indeciso se accettare o meno. La prima volta non sapevo se accettare o meno e andò bene. Da qui iniziò la mia carriera. Anche quando ho vinto in Inghilterra e nei momenti difficili nei miei pensieri c’era sempre Cagliari, era uno stimolo continuo. Quando lessi un trafiletto di un’intervista a Gigi che diceva: “Claudio è uno di noi”. Quello mi ha fatto riflettere, sono tornato e non sono pentito”
21.38 – Tra gli applausi scroscianti del pubblico, sale sul palco Claudio Ranieri. Standing ovation per l’ex allenatore rossoblù
21.33 – Di nuovo il momento della musica sul palco del Lirico con un brano acustico di ChiaraEffe
21.31 – Scendono dal palco Tomasini, Greatti e Reginato. Riprende la parola Bonan dal centro del palco: “Quando tornerà, e sarà qui a momenti, gli chiederemo come facesse ad avere una forza innata e un corpo così prestante”
21.27 – Proseguono i racconti dei tre scudettati rossoblù, con Tomasini e compagni che raccontano altri aneddoti.
21.24 – Sul ledwall intanto va in onda i ricordi di Gigi Riva di Gianluca Di Marzio, tra cui spicca il famoso no alla Juventus.
21,20 – Prosegue Tomasini: “Scopigno sembrava sempre tra le nuvole, ma non sbagliò una mossa. Gigi era più concreto. Scopigno non gridava nemmeno quando si perdeva, ma aveva la personalità che quando arrivava negli spogliatoi tutti erano zitto, e con gente come Riva, Boninsegna e tanti altri non era facile”
21.18 – Greatti racconta con commozione: “Cosa mi è rimasto di quel famoso abbraccio con Gigi? Un’immagine bellissima, quando rivanghi queste cose non è facile parlarne. Avevo un lutto in casa, ma volli giocare lo stesso. Al gol mi abbracciarono tutti”
21.16 – Reginato 712 minuti senza prendere gol: “Cosa mi diceva Gigi? Lui faceva i gol, grazie a Dio non l’avevo contro- scherza il portiere-. Gigi ogni fine allenamento restava con me a tirare, con dei ragazzi che aspettavano che qualche pallone terminasse fuori, ma nemmeno uno di quei palloni terminava fuori. Oggi vedo tanti palloni terminare fuori, come è possibile che i calciatori oggi non rimangono a tirare fuori dall’allenamento”.
21.14 — “Perché Gigi ci ha scelto come amici? Perché siamo umili, siamo persone normali e Gigi era il più normale di noi”- esordisce Tomasini.
21.14 – Sul palco ora nel tavolo degli “amici” oltre a Bonan, si sono seduti i compagni dello Scudetto Tomasini, Greatti e Reginato.
21.05 – Prosegue sul palco Alessandro Bonan, accompagnato in sottofondo dall’armonicista Moses Concas.
20.59 – Sul palco si alternano parole e musica. Ora risuona Disamistade di Fabrizio De André, cantautore favorito di Gigi Riva.
20.57 . Negli scorsi minuti è arrivato anche il messaggio del presidente Tommaso Giulini sul compleanno della leggenda rossoblù: “Esempio per sempre”
Esempio per sempre ❤️💙 pic.twitter.com/0ThBXp9LNI
— Tommaso Giulini (@tommasogiulini) November 7, 2024
20.54 – “Gigi è più sardo di noi sardi. L’ho visto per caso arrivare a Cagliari”- racconta Rolando Sordo, storico tifoso rossoblù, primo ospite di Bonan. “Mi trovavo per caso all’aeroporto per lavoro e ho visto un nuovo giocatore accolto dal capo dei tifosi Marius. Non potevo immaginare chi sarebbe stato”.
20.51 . “Lui è solo andato via, tornerà, Quando Gigi Riva tornerà” – con le note del piano di Piero Marras a cantare parte del pezzo dedicato a lui.
20.50 – La serata di festa è iniziata con il monologo di Alessandro Bonan, moderatore della serata. Come ogni festa di compleanno che si rispetti, si è concluso con la canzoncina “Tanti Auguri a Te” cantata dal pubblico.
20.49 – Arrivati ora tra il pubblico Claudio Ranieri e Gigi Buffon tra gli applausi del Lirico di Cagliari
20.45 – Buonasera dal Teatro Lirico di Cagliari, da dove vi racconteremo le emozioni di Sa Festa, serata principe della Gigi Riva Football Week.