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Un momento della conferenza stampa di Olbia con il rinnovato board societario

La Swiss Pro si presenta: “Olbia un’opportunità, progetto a lungo termine”

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Inizia un nuovo percorso per l’Olbia. In conferenza stampa, la Swiss Pro Promotion, nuovo azionista di maggioranza del club gallurese, si presenta al pubblico. Un’occasione per fare il punto sul presente, ma soprattutto sul futuro del club di cui Alessandro Marino resterà ancora presidente.

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a cura di Roberto Pinna

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Chi è il Nicola presente nel vostro management? “Lo diremo in futuro perché ora ha un impegno con un club”. Potrebbe essere Nicola Bignotti (ex direttore generale di Chiasso e Bellinzona di Gabriele Giulini, ora all’Yverdon, ndr)? Risponde Marino: “Può essere“.

Per Benno: chi mette i soldi dentro la Swiss Pro?Stavo aspettando questa domanda. I soldi sono nostri, come gruppo. Possiamo fare da soli lo stadio e costruire un hotel? No. Ma i progetti del genere funzionano così: metti dei soldi, trovi le banche o nuovi investitori e costruisci un progetto. Gli altri modi sono disonesti. Io credo che il calcio e i club e le società sono regolate da business, siamo imprenditori. Possiamo solo spendere quello che guadagniamo. Gestire un club non ha nulla a che fare con il successo a breve termine ma solo con quello a lungo termine. Io non conosco il calcio forse come altri, ma aiuterò nel piano imprenditoriale”

Per Marino: che benefici porterà questa collaborazione?Credo che ora io sarà più concentrato sulla parte tecnica rispetto a prima. Questo ci permetterà una crescita con un progetto di 3-4 anni. Questi sono i tempi che ci siamo dati. Vogliamo avere dei riscontri netti in 3-4 anni, così funziona il business. Il progetto con il Cagliari? Per noi resta un’opportunità per lanciare i giovani del territorio. Abbiamo un accordo informale grazie all’amicizia con Giulini. A Giulini presenterei il conto (scherza, ndr) se qualche ragazzo loro avesse un canale privilegiato con altri club di C. Andremo avanti con questa collaborazione, sicuramente non c’è la volontà di fare concorrenza al Cagliari”

Per Marino: ma nuovo stadio con 600 persone alla domenica, che senso ha?Olbia ha grandi potenzialità che nemmeno gli olbiesi sanno e noi scommettiamo queste potenzialità. Chiaro che alla famiglie non puoi chiedere di venire al Nespoli”.

Per Benno: ha già visto la squadra e le partite?Volevo esserci domenica ma la gara è stata spostata, ma ho visto qualche allenamento. Poi ho visto le gare in tv”.

Per Marino: quale zona per lo stadio?In settimana ci troveremo con l’amministrazione e con la società che ha seguito per noi il business plan che è Sportium (già nel progetto stadio del Cagliari calcio, ndr) per fare un po’ il punto. In Italia le cose vanno piano ma a Olbia la burocrazia può essere snellita grazie a un’amministrazione attenta e che vuole il nuovo stadio”

Marino: attenzione al settore giovanile come focus principale: “Abbiamo sempre fatto delle iniziative sociali legate ai giovani, perché a me certe scene del calcio giovanile non sono piaciute in passato. E ora vedo nel nostro settore giovanile valori solidi, sia nei giocatori che nei formatori che nei genitori. Per noi questo è importante. Per trasmettere anche uno spirito di identità oltre che al risultato”

Per Benno: avete già collaborato con alcuni club svizzeri in passato?Non abbiamo mai avuto rapporti con il calcio svizzero, ci sono stati tanti giocatori italiani in Svizzera ultimamente e questo potrà essere per noi una base per il futuro. Abbiamo rapporti con il calcio canadese, portoghese e inglesi. Il Canada è importante visto il prossimo Mondiale che verrà ospitato da loro”.

Parla Marino: “Io non avrei accettato un imprenditore da all-in, non voglio progetti insostenibili nel progetto economico finanziario. Questo solido progetto nel tempo ci permetterà di essere più ambiziosi. Gli investimenti nelle strutture del club hanno più importanza del mercato nel calcio, guardate il girone nostro dove ci sono tanti club che non hanno uno stadio. E a noi questo non piace, facciamo un passo alla volta”

Per Benno: che valore aggiunto darà davvero la Swiss Pro a questa piazza, se dovesse presentarla al tifoso la sua azienda come la presenterebbe? “Io non voglio venire qui per cambiare le cose, perché le cose qui funzionavano già bene. Vogliamo dare continuità al progetto di Marino. Noi vogliamo supportare finanziariamente la prima squadra. Non vogliamo portare la lampada con i sogni dentro nell’immediato, non siamo così”

Per Benno: perché proprio Olbia?Ho spesso vissuto su delle isole, anche alle Bahamas, è so che questi contesti hanno delle opportunità che noi possiamo sfruttare grazie al nostro network mondiale. Abbiamo visto tanti club in questi mesi, conosciamo i nostri limiti, non abbiamo mai gestito un club di calcio e abbiamo cercato una società che già fosse gestita bene. Poi è una zona molto legata all’industria del turismo, qui c’è la Costa Smeralda e spesso siamo venuti qui in vacanza. Per noi è stato naturale scegliere qui l’Olbia

Per Marino: perché ha scelto proprio la Swiss Pro come nuovi soci?Perché con loro possiamo creare un progetto complementare, quello che loro possono fare con le loro competenze di internazionalizzazione che io da solo non potevo fare. Loro hanno un network mondiale e delle nuove risorse finanziare che possono servire al club”

Benno: sul nuovo stadio, quali tempistiche?I tempi in Italia sono sempre più lungi rispetto alle altre nazioni. Ma stiamo lavorando per riuscire ad ottenere il via definitivo”

Risponde anche Benno su questo punto: “La situazione finanziaria non deve mai essere dimenticata, non dobbiamo fare delle mosse azzardate ma dobbiamo costruire piano piano un progetto vincente, sono sicuro che tra 3-4 verrà riconosciuto il successo che avremo avuto”.

Per Marino, nell’immediato che investimenti faranno, anche in chiave mercato a gennaio?La loro filosofia è incrementare il budget incrementando i ricavi del club. Era la mia filosofia, non andremo a generare perdite con il mercato ma cercheremo dei ricavi maggiori per crescere in questo modo sano”

Spazio ora alle domande dei giornalisti

Nuovamente Benno Raber:Marino continuerà a gestire i dipendenti e il personale, deciderà lui sul loro futuro. Uno dei nostri punti chiave sarà quello di creare un’academy per i nostri giovani. Non crediamo nella forza del calciomercato e basta, vogliamo costruire i talenti di domani in casa, essere un modello con il nostro settore giovanile. Non solo in campo ma anche con l’educazione scolastica. Non tutti potranno diventare professionisti ma tutti devono essere preparati ad avere un loro ruolo nel futuro, nel calcio o fuori dal calcio. Vogliamo far passare queste conoscenze ai nostri giovani. Daremo sostegno anche con la formazione per i coach. Capitolo sponsor: vogliamo lavorare innanzitutto con le aziende del territorio. Costruiremo anche delle strutture che diano una voce ai vari sponsor dell’Olbia, creare un ruolo da protagonisti attivi nella quotidianità dell’Olbia. Ai ragazzi chiedo solo di divertirsi e far divertire, così gira anche l’economia di un club, specie quando si sente una comunità unita e rappresentata bene”.

Di nuovo Klaus Schwerdtfeger: “Vogliamo fare innovazione non rivoluzione a Olbia. Abbiamo scelto questa piazza proprio per il grande lavoro fatto da Marino a 360 gradi e noi da questo ottimo lavoro fatto fin qui vogliamo costruire sopra qualcosa di ancora più solido. Non vogliamo essere identificati come i proprietari ma come i guardiani del club, l’Olbia era qui prima di noi e ci sarà anche quando andremo via. Noi vogliamo semplicemente aiutarla nella crescita. Ci sarà continuità con il passato per raggiungere il successo che tutti i tifosi si augurano per Olbia. Uno dei punti chiave per noi sarà la costruzione del nuovo stadio

Sempre Benno Raber sul progetto: “Vogliamo fare rete con questo territorio. I giocatori sanno che il denaro senza il talento e senza l’unità di squadra non porta da nessuna parte. Per un club è fondamentale avere questo valore bene a mente. Non vogliamo ragionare solo sulla prima squadra dell’Olbia, vogliamo fare un network per le giovanili con club di tutto il mondo con i quali abbiamo dei contatti, anche a livello femminile. Vogliamo creare un’Olbia femminile competitiva. Ma soprattutto l’affare migliore che vediamo a Olbia è l’intrattenimento. Vogliamo creare una rete per vari eventi, dallo sport al cinema alla musica da portare qui a Olbia. Ogni nostro giocatore deve sapere che sarà un piccolo imprenditore, credo che in questo De Laurentiis in Italia sia stato un precursore, unendo gli aspetti del divertimento al calcio”.

Ancora Benno Raber: “Io sono un imprenditore che ama lavorare con le persone, con Marino abbiamo parlato spesso delle potenzialità di questa squadra. Abbiamo parlato per tanto tempo dei sogni e dei traguardi che può avere una piazza come Olbia. Completare le transazioni del genere nel calcio è sempre complicato, ma con Marino abbiamo avuto da subito un accordo netto e forte. Per questo motivo siamo tutti qui oggi. So di essere la persona che conosce meno il calcio in questa stanza, mi sono appassionato anni fa a Londra e in passato abbiamo aiutato i calciatori giovani che avevano problemi a giocare in Inghilterra in seguito ai problemi legati alla Brexit. Da lì ho iniziato a lavorare nel mondo del pallone come consulente per i calciatori che aveva bisogno di aiuto nei tesseramenti legati alla Brexit. Lì ho capito che non bisogna mai intromettersi tra i sogni di un’altra persona. Per questo abbiamo creato la Swiss Pro, abbiamo degli analisti di football in Premier League in Inghilterra, abbiamo individuato talenti e li abbiamo supportati in passato e lo faremo anche qui a Olbia. Abbiamo avvocati che hanno supportato i giovani africani ad arrivare nel calcio in Europa. E poi abbiamo manager che hanno gestito per 20 anni club tra la Svizzera e l’Italia. Abbiamo deciso di comprare l’Olbia con il desiderio di allargarci poi in futuro anche con altri club nel mondo. Marino resterà insieme ai vecchi soci il responsabile della prima squadra, non avremo parola sul progetto tecnico. Uno dei motivi che ci hanno spinto a investire qui è perché la squadra è gestita bene. Siamo qui per creare nuove opportunità, alcune inerenti al club e altre esterne al club e relative al territorio. Questa è una zona turistica e una delle più belle di Italia. Non siamo qui per fare i soldi con la squadra ma per la squadra“.

Parla in collegamento dalla Svizzera Klaus Schwerdtfeger: “Ho 67 anni, sono tedesco e ho fatto 30 anni di lavoro a Londra, ho sposato una donna italiana e con due figli per metà del Veneto (ride, ndr). Sono un grande appassionato di calcio e sono veramente orgoglioso di partecipare in questo progetto con Benno, ho fatto già diverse attività in passato con altri gruppi ma unicamente per lavoro, stavolta ho accettato per vero piacere. Voglio far sognare la gente con il calcio, i miracoli possono accadere ed è con questo spirito che vorrei affrontare questa nuova avventura. Ho avuto il piacere di vedere Zola spesso dal vivo quando vivevo a Londra e tifavo il Chelsea

Si presenta Guido Surace della Swiss Pro: “Sono specialista nell’area bancaria e finanziaria dove ho lavorato per 20 anni e ora gestirò anche l’area di relazione con i fan qui all’Olbia”

Parla Benno Raber della Swiss Pro:Grazie a tutti per essere venuti, siamo molto felice di far partire questo progetto. Per vari motivi. Il calcio non fa il denaro sono le persone che fanno il denaro, per questo abbiamo scelto questo progetto e questo club perché abbiamo visto le opportunità di un territorio e di una piazza come Olbia“.

Parla Marino per presentare l’affare dell’ingresso dei nuovi soci:La Swiss Pro ha acquisito, come sapete, il 70% dell’Olbia. Mentre tre dei vecchi soci, tra cui me, terremo a testa il 10%. Cambierà il consiglio di amministrazione che passa da 4 a 7 membri. Come è andata l’operazione? Da anni cercavo nuovi soci per far crescere il club sotto tutti i punti di vista. Ho esplorato nuovi canali per cercare nuovi partner e uno d questi canali ha funzionato. Abbiamo parlato per diversi mesi con la Swiss Pro e poi abbiamo capito che avevamo le giuste caratteristiche per far partire questo nuovo progetto. Abbiamo scelto loro perché ci siamo accorti che sono gente onesta e seria e questo nel mondo del calcio non è scontato, permettetemi di dire. Qualcosa per me cambierà in società perché non sono più azionista di maggioranza, otto anni fa acquistavo la squadra, ora resterò presidente ma non dipendente. Non percepirò alcun compenso. Farò questo ruolo da appassionato e da amante dell’Olbia. Non resto per opportunità ma perché voglio restare in questo progetto per amore. In questi anni ho raggiunto tutti gli obiettivi, manca lo stadio ma era il traguardo più complesso e lo sapete. Sono contento del mio percorso come azionista di maggioranza”.

12.00 – Buongiorno amici di Centotrentuno, siamo a Olbia all’interno della sala conferenze dell’Aviazione Generale per raccontarvi in diretta la conferenza stampa indetta dal club gallurese per presentare la nuova parte dell’organigramma societario, che vedrà l’elvetica Swiss Pro Promotion come azionista di maggioranza.

TAG:  Olbia Serie C
 
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