Le parole di Alessio Cragno, ex portiere del Cagliari e attualmente svincolato, ai microfoni di TMW. Di seguito alcune sue dichiarazioni.
Riconoscenza verso il Cagliari
“Mi ha dato la possibilità di giocare in A, mi ha fatto conoscere mia moglie, sono nate le mie bimbe. È un punto della mia carriera e della mia vita in cui ho solo bei ricordi, magari non è finita nei migliore dei modi, con una retrocessione, ma quella cosa non toglie tutti i bei momenti”.
Aspettative e retrocessione
“Venivamo da un anno difficile, in cui ci eravamo salvati di rincorsa. Abbiamo avuto una serie di problemi di risultati, siamo arrivati all’ultima giornata dove le cose non sono andate benissimo. Dovevamo vincere ma non ci siamo riusciti, perché la testa era pesantissima. Avversario retrocesso? Sì, è una questione di testa, come affronti la gara, venivamo da una stagione estenuante, a volte capita che tu sia bloccato. Purtroppo è finita così”.
Il periodo del Covid
“Nei due-tre prima, è sempre mancata un po’ la scintilla che facesse esplodere quella squadra che aveva tantissimi giocatori forti, che avevano giocato a livello internazionale. Se avessimo fatto una stagione di un certo livello poi sarebbe decollato tutto. Nell’anno del Covid eravamo partiti fortissimo, poi c’è stato un momento di difficoltà fra dicembre e gennaio ed è stato tutto più strano. Avevamo fatto bene, vinto contro la Juventus, la squadra aveva spinto tanto. Poi c’è stato il covid e si è bloccato tutto. Con i tamponi ogni giorno era tutto abbastanza difficile”.
Ritorno in campo
“Ha tanta voglia di mettersi in gioco, di fare e di tornare a giocare. Penso di avere un po’ di esperienza e questo può essere un qualcosa di positivo. Io spero di avere ancora diversi anni davanti a me e spero di farli tutti a pieno, la voglia c’è ed è tanta, non vedo l’ora”.














