Dopo l’importante successo contro la Reyer Venezia, la Dinamo Sassari cade di fronte al proprio pubblico contro Reggio Emilia per 72-79. Una sfida maschia e difficile che i sassaresi approcciano bene, conducono con il giusto piglio ma che scivola dalle mani dei sardi nel finale del terzo parziale. I ragazzi di Markovic provano in tutti i modi a riportare dalla loro il match, combattendo fino all’ultimo secondo e sfruttando i diversi errori commessi dalla formazione ospite. Però a spuntarla alla fine è la UnaHotels che trova la vittoria al PalaSerradimigni a distanza di 28 anni dall’ultima conquistata in Sardegna durante la stagione regolare.
La cronaca
Polveri bagnate in avvio di gara al PalaSerradimigni, errori a canestro da ambo le parti con le difese protagoniste. A sbloccare il lunch match di Sassari ci pensa Halilovic dalla lunetta con il suo 1/2 che però non dà il via libera al Teddy Bear Toss (l’iniziativa benefica organizzata per donare agli ospedali pediatrici gli orsetti lanciati sul parquet), arrivata qualche possesso più tardi allo scoccare dei 2′ con il canestro di Winston dell’1-2. Raccolti i pupazzi inizia la vera sfida, con Reggiana e Dinamo a darsi battaglia punto su punto. La fisicità è un fattore importante a favore dei biancorossi che grazie al lavoro sporco nella propria metà campo e alle bombe di Grant e Winston, allungano sul +4 dopo 6′ (10-14). Sassari reagisce, il pallone gira con più rapidità e precisione, e Fobbs si prende la sua scena. Il numero 11 di coach Markovic entra in ritmo e dalle sue mani arrivano triple e punti pesantissimi che permettono ai biancoblù di chiudere il primo parziale sul 20-20. Di ritorno dall’intervallo la Dinamo ha la stessa energia, precisione a canestro e compattezza in difesa vista nel finale del quarto precedente. Nonostante alcune decisioni dubbie della terna, che fanno infuriare e non poco Markovic e il Palazzetto, Sassari non solo mantiene la barra dritta, ma si fa addirittura trascinare dal calore del pubblico portandosi di slancio sul +6 grazie ai canestri del duo Fobbs-Bendzius e alla bomba di Tambone (27-21). Tambone, Fobbs e Bibbins si caricano sulle spalle la Dinamo, con il numero 15 di Markovic che da oltre l’arco è una vera sentenza, mentre lato Reggiana la fisicità ospite permette ai biancorossi di non perdere molto terreno dai sardi con il tabellone fermo sul 39-30 a 3′ dall’intervallo lungo. Gli ospiti però reagiscono e alzano i giri del motore con gli uomini di Priftis che possesso dopo possesso erodono il gap accumulato dai sassaresi. Cheatham dall’arco mette il canestro del -4 che costringe un Markovic furibondo al time-out a 51” dallo scadere (41-37). Gli ospiti continuano a spingere, con il minuto di pausa chiamato dal tecnico della Dinamo che non serve per togliere dalle mani dei biancorossi l’inerzia della gara in questi minuti. Vitali dall’arco porta a contatto Reggio, mentre la schiacciata di Faried manda le squadre negli spogliatoi sul 42-42.
Primi minuti di gara intensi e divertenti, Halilovic e Bibbins combinano bene con la Dinamo che ne trae beneficio e ha la forza per tentare di allungare su Reggio Emilia grazie all’appoggio del proprio lungo e alle triple del play americano e di Veronesi. Dopo 4′ Sassari stacca dagli ospiti con il tabellone fermo sul 52-46 per i ragazzi di Markovic. Gli ospiti fanno valere maggiormente il proprio fisico, con Sassari che tiene duro ma accusa il colpo. Per fortuna di Bendzius e compagni i biancorossi non riescono a sfruttare a dovere le diverse occasioni, Winston sbaglia tanto in termini realizzativi con Uglietti e Faye gli unici a essere precisi. Di contro il Banco rimane a galla con i liberi di Renfro, subentrato al posto di un Halilovic provato dall’alto dispendio di energie nei primi minuti di terzo parziale, e i canestri di Bibbins, fattore che però non impedisce agli ospiti di mettere la testa avanti nel risultato a 2′ dalla sirena (55-57). I ragazzi di Priftis non mollano di un centimetro e continuano a sfruttare il momento di inerzia, Sassari fatica a controbattere con Markovic che rimanda sul parquet Halilovic ma è costretto dopo pochi possessi a richiamarlo a sé dopo il quarto fallo commesso dal 7 dei sardi. Cheatham dall’arco fa centro, Winston dalla lunetta è glaciale, con Barford che mette a segno il canestro del +7 che manda le due squadre all’intervallo sul 57-64. Di ritorno dall’ultimo intervallo continuano le difficoltà per il Banco con Reggio Emilia che continua a spingere sull’acceleratore alla ricerca di un successo al Palazzetto che, in stagione regolare, manca dal 16 maggio 1996. Winston sale in cattedra e dalle sue mani arriva un parziale di 6-3 che manda i biancorossi sul +10 a 6′ dalla fine. Markovic chiama a rapporto i suoi per suonare la carica, con Fobbs che risponde presente dall’arco dà la sveglia ai suoi. Sassari cerca in tutti i modi di portare dalla propria la sfida, provando a innescare anche un Bendzius più impegnato a fare il lavoro sporco che sfruttare le sue doti balistiche con Reggio che mantiene a distanza di sicurezza i sassaresi con la tripla di Uglietti a 3′ dalla fine (65-75). Sassari ci prova in tutti i modi nel finale a ribaltare il risultato, difendendo con attenzione e sfruttando al meglio i diversi errori realizzativi commessi dagli ospiti nel finale, ma il vantaggio accumulato dai ragazzi di Priftis basta per regalare il successo a Reggio Emilia per 72-79
Tabellino
Dinamo Sassari-Reggio Emilia 72-79 (20-20; 42-42; 57-64)
(20-20; 22-22; 15-22; 15-15)
Dinamo Sassari: Cappelletti 9, Bibbins 13, Vasselli, Trucchetti, Halilovic 7, Fobbs 21, Tambone 9, Veronesi 5, Bendzius 5, Vincini, Sokolowski, Renfro 3.
Coach: Nenad Markovic
Reggio Emilia: Barford 6, Gallo, Winston 22, Faye 9, Gombauld 6, Uglietti 7, Fainke, Vitali 5, Faried 6, Grant 3, Chillo, Cheatham 15.
Coach: Dimitris Priftis
Andrea Olmeo