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Dinamo Sassari, Markovic: “Successo importante che deve togliere delle pressioni”

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Le parole in sala stampa del coach della Dinamo Sassari Nenad Markovic dopo il successo dei biancoblù contro Pistoia per 77-75 . Vittoria che mancava da quasi un mese ai sassaresi in LBA.

Sulla gara
“Una partita veramente difficile da spiegare nella sua interezza. Ci sono state tantissime situazioni difficili da capire e che nessuno aveva preparato o atteso prima del match. Abbiamo iniziato malissimo in attacco, senza ritmo anche sui tiri aperti, lasciando tante transizioni agli avversari. Dopo l’intervallo abbiamo ritrovato fiducia e siamo stati più aggressivi e più precisi. Ma è complesso spiegare il nostro approccio alla sfida sinceramente. Il piano era restare attaccati a Silins e stare aggressivi in difesa, ma le cose non sono andate come sperato. Nel terzo quarto siamo rientrati con energia e l’abbiamo girata nel momento giusto. Abbiamo trovato un trascinatore in Bendzius e da lì abbiamo messo la testa avanti. Poi nell’ultimo periodo abbiamo approcciato molli e dopo il time-out abbiamo speso falli inutili come quello di Halilovic, poi per fortuna abbiamo preso dei tiri aperti. Alla fine Pistoia avrebbe anche potuto vincere con merito ma per fortuna è arrivata una vittoria che ci aiuta in un momento di alta pressione”.

Vittoria che pesa
“Non ho mai pensato a questa come gara da rivoluzione. Io penso allenamento dopo allenamento. Oggi i ragazzi hanno fatto vedere di avere lo spirito da battaglia che io chiedo sempre. Siamo tornati a vincere in casa e questo deve darci più fiducia per il futuro, anche in fase di tiro dove a volte abbiamo numeri troppo bassi. Questa partita pesava e lo sappiamo. Spero di vedere ora una nuova Dinamo. Secondo me però abbiamo giocato meglio contro Tortona, poi non vinci e cambia il modo di vivere il risultato. Oggi i ragazzi non volevano perdere in casa e hanno sentito la pressione, ma dobbiamo essere attrezzati per questo genere di battaglie. Da oggi voglio vedere più energia nei miei, per noi questa gara deve essere una spinta per il futuro”.

Reazione
“Quanto ha inciso nell’approccio deludente la pressione del match? Può essere, ma io voglio che la squadra sia inquadrata e concentrata. Non pensiamo di poter vincere con delle giocate libere delle gare da qui in avanti. L’episodio lo decide la qualità del giocatore, ma il gioco di una squadra dipende dalle scelte del coach. Io credo che nella prima parte di gara non avevamo ritmo, non per le idee di gioco mancanti ma per una questione di mentalità messa nel match. Il sistema di gioco funziona solo se lo segui, a prescindere da che schema sia. Il ritmo giusto lo trovi quando difendi bene e poi corri e segni. Semplice”.

Sul suo futuro
“Se temessi di essere mandato via in caso di sconfitta? Sapete da quanti anni faccio questo lavoro? Non penso mai in modo così negativo. Io vado in campo per le partite solo pensando a dare il meglio per la mia squadra. Poi so che se perdi verrai giudicato per questo ma la vita va avanti, nessuno verrà a uccidermi per questo. Ho iniziato a giocare che in Bosnia c’era la guerra e nemmeno allora con un clima molto più pesante ho mai pensato ad essere licenziato, specie perché avevo la casa bombardata. Faccio il mio lavoro e provo a mettere i giocatori al meglio delle condizioni, ma se affrontassi la partita pensando al futuro avrei già perso in partenza. Se mi mandassero via non sarebbe la fine del mondo, in questo contesto è normale. Questo è lavoro e basta”.

Singoli
“Non voglio giudicare bene o male nessuno, tutti hanno provato a mettere il loro nel match. Qualcuno ha fatto molto bene e qualcun altro no. Ma tutti hanno dato il massimo che potevano per tornare alla vittoria. Poi ci può stare che capiti la giornata no così come la serata perfetta. Anche Halilovic che ha sbagliato delle scelte però ha tentato mentalmente di essere in partita. Stiamo provando ad alzare l’asticella e con questo ritmo ondivago della gara non ha permesso l’impatto perfetto dalla panchina a tutti”.

Il commento a fine gara anche del coach di Pistoia Zare Markovski, ex della Dinamo, all’esordio sulla panchina dei toscani.
“Partiamo dai numeri, se lasciamo troppi attacchi in più all’avversario normale non puoi vincere. Siamo mancati a rimbalzo e il gioco del basket non perdona quando non curi i dettagli. Abbiamo concesso agli avversari di tirare di più nei momenti chiave. Bibbins nel finale ha preso la palla che ha deciso il match tra tre nostri giocatori. Cosa ci portiamo da questa sfida? Sicuramente la voglia di giocare di squadra. Per noi questo match deve essere un esempio di cosa non fare da ora in avanti, specie quando siamo in vantaggio. Questa gara ci dice anche quanto sia centrale per noi Christon e dobbiamo farci trascinare da lui. Ma dalla prossima voglio vedere un’altra squadra a rimbalzo, quando hai nove attacchi in meno dell’avversario devi sperare che sbaglino tutto per vincere. La gestione mancata nel finale? Abbiamo messo un po’ di leggerezza nel finale, non dobbiamo forzare l’uno contro uno ma giocare di squadra. La stanchezza? Non conta, tutti erano stanchi. Noi abbiamo contribuito con i nostri errori alla vittoria di Sassari”.

Roberto Pinna

 
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