Dopo essere stato Atleta dell’anno nel 2019, altro prestigioso riconoscimento per il campione d’Europa, Stefano Oppo, che insieme al suo compagno di
barca, Pietro Ruta, è stato insignito dalla Federazione Italiana Canottaggio della Targa d’onore 2020 per meriti sportivi.
Il motivo di questo importante riconoscimento è la splendida medaglia d’oro che Stefano Oppo e Pietro Ruta hanno conquistato lo scorso ottobre 2020 ai Campionati d’Europa di Poznan. Una gara – ricordiamo – letteralmente al cardiopalma combattuta negli ultimi 1000 metri con l’equipaggio tedesco e quello belga e che per soli 13 centesimi è valsa all’equipaggio azzurro il tanto sognato e meritato primo posto. Gli altri atleti premiati. Insieme ai Campioni d’Europa 2020, anche il loro compagno di squadra Filippo Mondelli ha ricevuto la Targa d’onore per la forza personale mentre gli atleti del Quattro con Pararowing sono stati nominati Atleta dell’anno per l’oro conquistato sempre a Poznan quest’anno.
Il riconoscimento ha alle spalle però un’ombra di polemica; come sottolineato dal giornalista Marco Callai sul sito Canottaggio Mania, la coppia iridata Oppo-Ruta, nonostante i quattro anni di successi e il recente titolo europeo, non è stata inserita tra le 48 nomination dei Gazzetta Awards, premio annuale assegnato dalla Gazzetta dello Sport tramite votazione dei lettori. Per la verità dal 2018 nessun canottiere risulta essere stato inserito in questo elenco nonostante i risaputi e testimoniati eccellenti risultati sportivi conseguiti (nel 2018 la medaglia d’oro ai Mondiali del Quattro di coppia Senior e quest’anno l’oro europeo del Doppio Pesi Leggeri Maschile).
Prossimo raduno. Forte di questo riconoscimento nazionale, la preparazione di Stefano Oppo continua con ancora più motivazione in vista di una stagione che si preannuncia molto intensa e ci si augura ricca di appuntamenti; ricordiamo infatti che per la fine di luglio 2021 sono programmate le Olimpiadi di Tokyo 202ONE. Da giovedì 3 dicembre 2020 quindi sarà nuovamente impegnato a Sabaudia con il resto della Nazionale Olimpica nell’ultimo raduno di questo anno così strano e particolare.
Ufficio Stampa