Lunga intervista del Corriere dello Sport a Gianfranco Zola, che tra i vari temi ha detto la sua sull’inizio di stagione del Cagliari di Davide Nicola. Di seguito un breve estratto dell’intervista.
Sul Cagliari:
“La battuta di arresto di Lecce è pesante, perché veniva da due buoni pareggi con Roma e Como. Ora ha tre gare difficili: Napoli, scontro salvezza con l’Empoli e poi a Parma, una squadra che gioca bene e che ha Pecchia, allenatore bravissimo. È arrivato Gaetano, ottimo giocatore, aumenterà il tasso di qualità . poi c’è Prati Regista di valore che però deve crescere. L’incognita è l’attacco che segna poco. Nicola ha dato alla sua squadra un’ottima fase difensiva, ora deve lavorare di più sulla fase offensiva.
Su Giulini e la “linea giovani”:
“Scelta sacrosanta, è quello che devono fare le società di medio livello: cercare giovani di prospettiva, non si può mica andare sul mercato e sperperare i soldi minando il bilancio del club. Quindi devi costruirti in casa i giocatori forti e per farlo i club devono dotarsi di una struttura tecnica capace di individuare ragazzi di prospettiva”.
Su Gigi Riva:
“Non ho parole adatte per esprimere le mie emozioni, mi viene ancora adesso la pelle d’oca. Per noi sardi, Gigi è un esempio inarrivabile, una di quelle figure a cui tutti dobbiamo dare molto. L’ho conosciuto molto bene in Nazionale e come uomo, se possibile, è stato più grande che come calciatore. Io mi sono sempre guardato indietro, alla ricerca di esempi positivi a cui ispirarmi e Gigi è stato uno di questi, il migliore. Il mio sogno era riuscire a rappresentare la mia gente come ha fatto lui. Il 22 gennaio Gigi se n’è andato, ma non se n’è andato”.
Flavio Masala














