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Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu

Cagliari | Truzzu attacca: “Cambiare luogo significa non fare lo stadio”

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Dopo la proposta da parte della Regione di una nuova sistemazione per il nuovo stadio del Cagliari (qui la news), il Consiglio Comunale di Cagliari si è riunito per discutere della questione. A parlare il sindaco Paolo Truzzu ma anche i membri dell’opposizione.

Le dichiarazioni

19.57 – Si è concluso il Consiglio Comunale.

19.30 – La discussione del Consiglio Comunale prosegue sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

19.20 – Le parole del presidente del Consiglio Edoardo Tocco.

“Ho vinto le elezioni con questa maggioranza. Porto avanti il programma che è stato il programma elettorale di questa giunta. Io mi onoro però di essere il presidente del Consiglio. Porterò avanti il volere di questo consiglio che ha votato in un determinato modo un documento per lo stadio. Ho combattuto per lo stadio, con molto dispiacere per la parte politica che in Regione è anche la mia, porterò avanti le istanze del Comune e di questo consiglio che mi onoro di rappresentare”.

19.17 – Riprende la parola il consigliere Massa

“Sull’area di Su Stangioni ci sono anche dei piccoli imprenditori che continuano a pagare l’Imu edificabile. Fino ad oggi, io credo correttamente, non hanno avuto soddisfazione dopo quanto investito. E oggi leggono si possono fare cubature su cubature di infrastrutture in quelle aree. Chiedo un impegno al comune per non far più pagare l’Imu a questi piccoli investitori”.

19.15 – Le parole del consigliere Pd Guido Portoghese.

“Credo che la comunicazione arrivata dalla Regione abbia un fondo di verità. Sulla valutazione dei costi è grossolana e semplicistica. Anche se la struttura costasse solo 70 milioni ci sarebbe anche la demolizione del vecchio Sant’Elia da contare. La proposta non è assolutamente giustificata. Abbiamo subito anche il Palazzetto dello Sport come una scelta dall’alto, malgrado siano due cose distinte. Intervenendo in un’area dedicata ai servizi generali e quindi compatibile alla costruzione secondo i piani. A me non è piaciuto però apprendere della realizzazione da una conferenza stampa ma siamo su piani diversi: nel caso del nuovo stadio si parla di dilettanti allo sbaraglio. Questa Giunta regionale e questa proposta sono da bocciare”.

19.14 – Le parole della consigliera di minoranza Giulia Andreozzi.

“Segnalo che oggi il Consiglio di Stato ha dato ragione all’amministrazione comunale con la respinta in via definitiva il piano attuativo su Su Stangioni dopo un ricorso dei proprietari delle aree. Il motivo è la mancata valutazione dello stato idrogeologico dell’area. Un ulteriore elemento che ci porta a stigmatizzare la proposta della Regione anche da un punto di vista tecnico. Pare che chi amministra la Regione non sappia di cosa si stia parlando”.

19.13 – Le parole della consigliere di minoranza Marzia Cilloccu.

“Ci sentiamo esautorati dalla Regione. Il confronto politico deve essere fatto nella giusta sede. Siamo con lei, malgrado le diversità di vedute sulla pianificazione intorno allo stadio e la questione dei costi. A cui si aggiungono le criticità del Palazzetto dello Sport annunciato. Speriamo domani di non svegliarci con un’altra mancanza di rispetto per questo consiglio comunale e per la città. Ci vuole rispetto per tutti gli attori che si sono impegnati per questo stadio, compreso il Cagliari Calcio”.

19.10 – Le parole della consigliera del Pd Soru.

“Condivido il discorso del sindaco. Qua ci sono due problemi che si scontrano, la strategia politica ma anche l’amore per la città. A Sant’Elia lo stadio sarebbe un’opportunità, un modo per ricollegare la città al quartiere, ce lo siamo detti tanto durante la discussione sulla variazione urbanistica. Non vorrei che la Regione stesse agendo per mettere il bastone tra le ruote a chi magari ha intenzione di occupare posti che si ritengono già spartiti. Io le chiedo di tenere duro, di farsi portavoce di tutti noi. Sono state tante le occasioni mancate quando comune e regione non si sono messi d’accordo. Sorprende che questo accade quando nelle due istituzioni ci siano gli stessi colori politici”.

19.05 – Le parole del consigliere Matteo Massa del gruppo dei Progressisti.

“Il futuro di Cagliari ma anche il presente sarà frutto di decenni di programmazione, portata avanti da consigli diversi, di colore diverso: tutti accomunati dal fatto di essere rappresentativi dei sentimenti dei cagliaritani. Ci siamo scontrati più volte rispetto alla capacità di interpretazione, ma certamente nell’intenzione comune di farlo. Se parliamo di stadio, il sentimento di questa città dice Sant’Elia e non Su Stangioni. Apprezzo la comunicazione del Sindaco, difendo la legittimità delle scelte fatte perché anche se senza il mio voto, le scelte sono state prese dal Consiglio Comunale. Non si parla soltanto di stadio. Si parla fuori dai circuiti formali di tante cose che competerebbero al Comune. Allora Sindaco io sono con lei, così come il mio gruppo consiliare. A chiunque volesse comportarsi in questo modo dobbiamo dire di togliere le mani dalla città e di non usare mai più il ricatto economico per orientare il futuro dei cittadini cagliaritani e della città di Cagliari. Decidano se ci sono i 50 milioni, ma non di orientare la nostra pianificazione della città”.

18.55 – Le parole del consigliere del Pd Fabrizio Marcello.

“Penso chele parole del sindaco esprimano il sentimento suo e di un intera città. Per questo lo ringrazio. Ritengo che la politica quando deve decidere non è di destra o sinistra, ma di tutti coloro vogliano bene alla propria città e la rappresentano. L’intervento era calibrato per stimolare questo ragionamento fatto dal sindaco che condivido. Perché quando ci sono cose che fanno bene alla città, non si può pensare di dire sempre di no dall’opposizione. Faccio un appello al presidente del Consiglio Tocco che è colui che rappresenta tutti noi. Siamo stati eletti dai cagliaritani e siamo qui tutti insieme perché questa è la sede dove si decide un destino della città. E si decide anche il sentire dei cagliaritani che va sempre deciso in questa sede. Il fatto che un presidente di Regione voglia commissariare tutto il consiglio comunale di Cagliari è una cosa grave, se non gravissima. Presidente, sindaco, da parte del sottoscritto e di tutto il gruppo del Partito Democratico noi ci siamo, senza se e senza ma. Non è possibile che altri decidano cosa fare senza informare il primo cittadino e il consiglio comunale stesso. Io alzerei di più la voce, nei confronti di coloro che pensa di commissariare la città di Cagliari. Non glielo dobbiamo permettere”.

18.45 – Prende la parola il sindaco Paolo Truzzu all’inizio della seduta. Queste le sue parole.

Dietro la scelta dell’impianto a Sant’Elia c’è il lavoro di tante persone. Un lavoro lungo che ha coinvolto due amministrazioni di colore diverso, sia in Comune che in Regione. Decisioni e atti amministrativi che hanno visto il coinvolgimento degli uffici regionali, il lavoro dei consigli comunali che si sono espressi più volte sull’ubicazione dello stadio a Sant’Elia. E di cui da sindaco difendo le prerogative, perché è il consiglio che decide la pianificazione urbanistica e dove costruire le opere pubbliche. Aggiungo che c’è stata la giusta rinuncia a un nuovo centro commerciale in città e anche la richiesta alla Figc di passare da uno stadio di ventimila posti a uno di trentamila. Aggiungo anche che c’è stato il lavoro del Cagliari Calcio, che è stato autorizzato a presentare un project financing e in questi anni ha speso tempo e risorse per presentare un progetto sulle indicazioni di comune e regione. Ecco perché lo stadio deve essere fatto a Sant’Elia, per non perdere il treno degli Europei 2032 che creerebbe un indotto di milioni di euro. In piena linea con quanto studiato dalla regione in questi anni: investire sulle manifestazioni sportive per attrarre turismo. Il nuovo stadio a Sant’Elia non è un’opera pubblica solo del Comune, non è solo per la Sardegna ma parte di un progetto di riqualificazione di un quartiere che prenderebbe nuova vita diventando un hub capace di fornire opportunità di crescita di tutta la città.

I giornali di oggi riportano della possibile alternativa a Su Stangioni. Si parla (poiché non ho visto alcun documento ufficiale) di un progetto da 70 milioni. Non conosco il progetto perché niente risulta depositato presso i nostri uffici, quindi potrei fare valutazioni parziali e mi scuserete, ma mi viene da dire subito che il costo di uno stadio non varia dal quartiere in cui si colloca. Inoltre, a prima vista, non si è fatta alcuna valutazione dei costi, oltre che dei tempi, degli espropri di terreni privati, di ingenti opere di urbanizzazione, di strade e parcheggi da costruire, delle spese di bonifica dell’area, di quelle di mitigazione del rischio idrogeologico, del sistema di trasporto pubblico da organizzare. Servono almeno 300 milioni dicono i tecnici, con un tempo di pianificazione di 5/6 anni come minimo. A cui si aggiungono almeno 3 anni di costruzione. Con gli Europei persi, perché entro il 14 di Febbraio 2023 il Comune deve siglare la convenzione con la FIGC. Con anni di lavoro buttati via. Abbiamo invece una soluzione a portata di mano. Serve coraggio e non paura. Serve amore per Cagliari e per la Sardegna. Servono 50 milioni da spalmare in tre anni, che sono nella disponibilità della Regione. Siamo pronti a ragionare su tempi e modi perché abbiamo sempre fatto della leale collaborazione istituzionale la direttrice a cui ispirare i nostri comportamenti e le nostre scelte. Ma cambiare luogo, significa non fare lo stadio. Con il rischio concreto di non fare nulla, certi di pagare alto il prezzo politico di un’occasione mancata”.

La Redazione

 
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