agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari, Pastorello: “Kılıçsoy ha il DNA del campione, serviva tempo per entrare nel gioco di Pisacane”

Semih Kilicsoy, attaccante del Cagliari | Foto Valerio Spano
sardares
sardares

Semih Kılıçsoy è sulla bocca di tutti. Il gol da favola contro il Torino, secondo di fila in Serie A, ha trasportato il giovane attaccante turco da oggetto del mistero a stellina attesa non solo in casa Cagliari di questo campionato. Di lui ha parlato anche il suo agente Federico Pastorello ai microfoni di Gianluca Di Marzio.

Il percorso
Due anni fa in Turchia – racconta l’agente – aveva segnato 12 gol a soli diciott’anni. Lo chiamavano il nuovo Arda Guler perché sembrava il prossimo destinato a un club come il Real Madrid. Ha dovuto affrontare con forza il peso delle aspettative già in giovane età. Il Beşiktas gli ha preferito giocatori esperti e lo scorso anno ha segnato poco”.

Sul momento in Sardegna
Ha intorno a sé un ambiente tranquillo e familiare, fatto di persone pronte ad aiutarlo. Ancora non è stato fatto nulla, ma stato bravo ad aspettare e sfruttare al meglio le opportunità. Ha il DNA del campione, fa gol e non guarda al resto, si fa scivolare molto le cose addosso. In Serie A segnare non è facile: l’auspicio è che viva ogni partita al meglio. Day by day. Poi tireremo le somme”.

Sull’adattamento al calcio italiano
Semih è un ragazzo riservato, timido. Vive per il calcio e sta imparando l’inglese. L’abbraccio dei compagni è stato molto bello perché hanno capito la delicatezza del momento che sta attraversando. È arrivato al Cagliari in ritardo di condizione: al Beşiktas aveva un po’ mollato. Entrare in un sistema di gioco come quello di Pisacane ha richiesto tempo ma anche dall’abbraccio si vede che gli vogliono bene”.

Sulla trattativa
Il Cagliari con Semih ha chiuso una bella operazione. L’idea di proporlo all’estero in estate nasce dalle pressioni che subiva in Turchia: lì è considerato una star nascente, ma aveva bisogno di tranquillità. Per questo all’inizio pensavamo a due piste: il campionato olandese o… il Cagliari. Mi piaceva questa possibilità: il mare come a Istanbul, la gente socievole, una piazza calda ma familiare, un allenatore abituato a lavorare con i giovani e la voglia del presidente Giulini di provare colpi ambiziosi come questo. l Beşiktas era riluttante a cederlo in prestito con diritto. Avevano il terrore di essere giudicati dai tifosi per aver dato via un giocatore di quest’età a queste condizioni. È stata una battaglia: il diritto di riscatto, alla fine, è abbastanza pesante. 12 milioni“.

Condividere su

Commenti

guest
3 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

3
0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox