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Diego Godin con la maglia dellla Celeste

Cagliari, l’Uruguay celebra i 15 anni con la Celeste di Diego Godin

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Unico giocatore uruguaiano a giocare per 15 anni nella Celeste. La nazionale del Maestro Tabarez ha voluto omaggiare il centrale di mille battaglie Diego Godin, nuovo combattente in mezzo alla difesa nel Cagliari di Eusebio Di Francesco.

Il grande colpo estivo che però ancora un po‘ sta faticando a trovare la sua giusta dimensione da leader in rossoblù. Anche nell’ultima vittoria contro il Crotone per 4-2 per lui qualche sbavatura. Ma il tour de force tra Serie A e nazionale, la scarsa preparazione fatta con l’Inter e il problema muscolare patito in settimana sono alibi veri sulla classe cristallina del caudillo ex Atletico Madrid. Classe che non può essere intaccata da un inizio poco esaltante in Sardegna, anche se subito bagnato da un gol nella prima gara a Bergamo contro l’Atalanta.

Otto reti con la Celeste per Godin, una storia d’amore iniziata nel 2005 – “Uno dei momenti più belli della mia vita”, come dice lo stesso Diego – Un lungo viaggio fatto di 68 vittorie in 137 apparizioni, 59 delle quali giocate da capitano. Solo Lugano ne ha giocate di più con la fascia al braccio. Il punto più alto lo fissa Godin stesso: “il Mondiale del 2010, sino alla semifinale contro l’Olanda e poi la finale per il terzo posto persa con la Germania”. Cosa significa però essere capitani dell’Uruguay? “È una responsabilità enorme – dice il numero 2 rossoblù – non solo con i miei compagni ma rispetto a tutto il Paese”.

“Essere il giocatore con più partite nella storia di questa nazionale, che ha e ha avuto una serie di calciatori incredibili è un’emozione molto più grande di quello che potrei descrivere a parole”. E la scelta di Cagliari senza se e senza ma per Diego è anche strettamente legata alla nazionale. Essere protagonista con i rossoblù per sognare ancora un mondiale da capitano con il suo Uruguay. “Da quindici anni – chiude Diego – difendo questi colori ma la cosa più bella è che ogni nuova partita provo le stesse sensazioni, lo stesso orgoglio della prima. Giocare per la propria nazionale è la cosa più incredibile possa capitare a un giocatore e i gol segnati con la Celeste sono tra i più belli della mia carriera”.

Roberto Pinna

 
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