Il numero 10 del Cagliari Joao Pedro ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport di cui vi proponiamo un estratto.
Sulla lotta salvezza e l’arrivo di Semplici: “Lasciamo stare le altre, salvarci dipende solo da noi, dal Cagliari. Secondo me basta essere tranquilli per tenerci la Serie A. Il nuovo allenatore ha portato maggiore serenità e un bel po’ di entusiasmo. Ci ha detto di stare tranquilli, avete qualità in abbondanza, giocate come sapete. Giochiamo in modo meno complicato, a più cose devi pensare e più diventa probabile sbagliare. Di Francesco è più rigido di altri nel chiedere certi movimenti in campo, però ti fornisce sempre delle alternative tattiche da profondo conoscitore del calcio. Eravamo noi calciatori a dover cambiare passo”.
Sul ruolo di attaccante: “Campiamo per segnare. Spendo sempre tutto e penso sia quella la caratteristica da giudicare in un calciatore. Lavoro accanto a gente davvero forte, Pavoletti mi ha insegnato tutto quello che una punta deve sapere”.
Sulla carriera: “Non ho rimpianti anche se ho iniziato forse tardi a dimostrare il mio valore. Non sono ossessionato a giocare per lo Scudetto o una coppa europea. Sono il capitano di quello che è per me il miglior club al mondo, vivo in una città stupenda e con un mare stupendo. La gente viene qui e non vuole più andare via. Per me tutto questo equivale ad essere il numero uno”.