Festa salvezza sui social per il Cagliari che ha deciso di realizzare sul proprio canale Instagram un’intervista a quattro tra Carboni, Joao Pedro, Pavoletti e Nandez, guidati dalla giornalista Eleonora Boi. Un modo simpatico e innovativo per stare vicino ai tifosi nella settimana verso il Genoa e con la permanenza in Serie A ormai in tasca.
Joao Pedro
Sei diventato un idolo assoluto, specie dopo il post partita contro il Milan: “Le parole dette dopo il Milan mi sono “scappate” per la gioia salvezza, in un weekend importante e dopo una grande partita. Molti si aspettavano giocassimo molli e invece abbiamo fatto una grande prestazione. Sono sette anni qui e ho tanti momenti belli, Cagliari fa parte di me e della mia storia. Spero di rimanere e continuare ad aiutare il Cagliari da capitano”. Il miglior marcatore europeo tra i brasiliani, cosa si prova? “Fa piacere, ritrovarmi davanti a tanti campioni che seguo da sempre e mi fa molto piacere. Ho lavorato tanto per riuscirci”. La nazionale? “Vado a quella sarda”. Hai già preparato l’ultima esultanza con tuo figlio? “Sì è già pronta, sta anche portando fortuna questo giochetto. Però non ve la dico, sarà una sorpresa”. Pronto per i playoff Nba? “Nelle vacanze mi godrò un po’ di partite. Io tifo sempre i Golden State Warriors”. Un messaggio per i tifosi? “Li ringrazio per il tanto sostegno anche nel momento difficile, loro non hanno mai mollato. Cagliari non meritava di andare in B. La forza della Sardegna per noi ha fatto la differenza. Ci spiace non averli allo stadio. Al più presto possibile li riabbracceremo, speriamo”.
Nandez
Grande protagonista della partita contro il Napoli, sempre molto sentita a Cagliari, cosa hai provato?: “Un momento bellissimo, abbiamo fatto una grande prestazione. Volevamo pareggiare ed è stata un’emozione molto bella per tutti”. Che legame hai costruito in Sardegna? “Mi trovo benissimo, quando sono libero giro tutta l’isola e ho trovato posti meravigliosi. In Sardegna si mangia benissimo, a me piacciono molto i ravioli”. Con Joao che scherza con lui: “Nahitan conosce la Sardegna meglio di me è sempre in giro”. L’avversario più duro in stagione per Nandez? “Sono stati tanti, il momento più difficile è stato contro la Juventus. Quella del 3-0 è stata la partita più dura per noi”. Pavo e Joao ti hanno mai offerto qualcosa per gli assist? “Ancora no, ma sto aspettando a breve arriva. Mi farò offrire il sushi”. Un messaggio per i tifosi? “Voglio trasmettere loro la gioia e la felicità per questo obiettivo raggiunto”.
Pavoletti
Quanto ha pesato segnare nei momenti più duri? “Io mi ricordo solo di tanta ansia, abbiamo passato questi due mesi in apnea. Concentrati e vogliosi ma quanta ansia. Poi per fortuna sono arrivati alcuni gol e grandi prestazioni della squadra. Ci siamo presi la salvezza con tanta determinazione. Il gol più pesante? Sicuramente quello di Benevento ma anche quello in trasferta a Crotone dopo tante sconfitte. Almeno a qualcosa son servito”. La svolta con Semplici: “Lui è stato fondamentale, il lavoro del mister è sotto gli occhi di tutti e di tutta la squadra. Siamo rifioriti e con un ottimo gioco, poi ora si rema tutti nella stessa direzione. Un peccato che finisca ora il campionato perché stavamo ingranando, ci teniamo un po’ di voglia per il prossimo anno”. Nuovo taglio di capelli? “Da un anno mi offendono per i capelli ma ora mi stanno bene e non posso tagliarli, vi tocca sopportarmi così. Ci sto pensando a farmi le treccine, anche se mi piacerebbero di più i rasta (ride ndr)”. Che legame c’è con la città? “Giorgino, mio figlio, è cagliaritano. Sta iniziando anche a parlare sardo. Questa è una città che ho amato fin dal primo momento, ho comprato casa. Se vorranno prenderò la cittadinanza onoraria. Voglio dire che Andrea Carboni è stato un grande, quando sbaglia io lo massacro ma con il cambio di allenatore lui è stato zitto ed è andato in Primavera e poi è tornato da titolare in prima squadra. Io sono orgoglioso di vedere un ragazzo come lui, altri si sarebbero bruciati. A parte con il Benevento che ce la voleva far perdere (ride ndr)”.
Carboni
Cosa ti ha emozionato di più di queste gare in rossoblù: “Sicuramente l’esordio ma il ritorno in campo dopo alcuni mesi per il Covid è stata un’emozione grande. E poi chiuderla così ancora di più”. Ruolo? “Mi piace propormi, ma con Leo in mezzo è più facile mettere buoni cross. Speriamo un giorno arrivi anche un gol”. Uomo simbolo per il futuro? “Da sardo è una bella responsabilità, sicuramente è un orgoglio. Dopo tutte queste difficoltà ancora di più”. Cosa è scattato dal Parma? “Abbiamo attraversato un periodo difficile, la testa mi ha aiutato tanto. Chi mi “cazzia” di più nello spogliatoio Radja o Pavo? Tutti e due (ride)”.
Nainggolan
Ingresso a sorpresa anche per Radja Nainggolan: “Siamo salvi ragazzi, ho visto questa diretta con Pavoloso e volevo ascoltare le cavolate che racconta. Si sono svegliati un po’ tardi i ragazzi ma meglio tardi che mai. In una riunione Pavoletti disse che questa salvezza ricorderà i grandi uomini di questa squadra. E credo sia vero. E in quel momento ero bello sano, me lo ricordo bene (ride ndr). Ora sto facendo un aperitivo prima della finale di Coppa Italia, dove tifo Atalanta”.
La Redazione