Ore decisive in casa Cagliari sul fronte mercato, sia in entrata che in uscita. E sulle trattative rossoblù è intervenuto lo stesso Pierluigi Carta, nuovo direttore sportivo dei rossoblù da questa stagione.
Carta che ha presentato anche i nuovi acquisti Tramoni e Tripaldelli. “Matteo si è ben distinto nel campionato di Ligue 2 da protagonista tentando la promozione in Ligue 1. È stata una lunga trattativa perché aveva tanti pretendenti ma la sua volontà è stata la Sardegna. Alessandro è stato un protagonista con le nazionali giovanili dell’Italia dall’Under 16 fino ora all’Under 21″.
Sul mercato in fase di chiusura: “Nainggolan? Mi ripeto, è una trattativa che non dipende da noi. Se dovesse venire sarebbe un valore aggiunto. Ma probabilmente sarà un affare realizzabile solo a fine mercato. Ma la difficoltà è che noi non possiamo definire la trattativa perché non è solo in mano nostra. Stiamo cercando di definire la squadra ma i nostri obiettivi lo sono anche delle altre squadre e quindi ci aspettiamo una settimana dura”.
Acquisti chiesti dallo stesso Di Francesco ma il mercato del Cagliari passa anche, e soprattutto, dalle cessioni: “C’è stato un approccio del Torino per Joao Pedro ma io penso che lui sia un giocatore importantissimo per noi, non solo per i gol ma anche per carattere. Per privarcene dobbiamo ricevere un’offerta davvero convincente. Al momento non è in uscita perché non ci sono i presupposti e anche lui credo abbia capito quale può essere il suo percorso qui al Cagliari. Ci sarà qualche altra uscita ma stiamo facendo un punto con il mister per capire come muoverci”.
Sul futuro dei big come Nandez, Cragno o Pavoletti: “Non voglio fare l’ipocrita, se arrivano offerte importanti non puoi rinunciare. Ma il calciomercato vive di equilibri. Se l’ultimo giorno di mercato perdi un big non ti bastano i soldi per colmare il suo buco. Joao Pedro è un esempio. Se lo vendi tardi è difficile sostituirlo, specie in questo periodo con i protocolli Covid-19. Per ora valige piene di soldi non le ha portate nessuno comunque”.
Sul calcio in tempi di pandemia: “C’è un grande disagio a tutti i livelli. Quello che è successo a Genova è una cosa che ci si poteva aspettare. Va gestita e determina la settimana di una squadra ma può capitare a qualunque club. Stiamo provando ad adeguarci”.
Sulla Primavera: “Quest’anno abbiamo tanti 2003 per costruire i nuovi giocatori e il nostro obiettivo è la salvezza. Stiamo cercando una punta visto il buco lasciato da Mas e Gagliano. Siamo partiti con tante difficoltà legate al Covid-19 e abbiamo rivoluzionato tanto con un nuovo mister come Agostini. Vedo però la voglia dei ragazzi di onorare il nome del Cagliari e quello di buono fatto belle ultime stagioni”.
Sull’interesse su Schöne del Genoa: “Non è un giocatore che stiamo seguendo”.
Roberto Pinna