Dopo l’apertura del Presidente di Regione Solinas, che prevede la possibilità nella Fase 2 in Sardegna alle squadre professionistiche di allenarsi con sessioni individuali nei propri centri sportivi, il Cagliari prende tempo. Al momento, infatti, le porte di Asseminello non dovrebbero aprirsi il prossimo 4 maggio, nonostante la possibilità in linea teorica di effettuare degli allenamenti individuali nella struttura.
La situazione in Serie A
Il club rossoblù prima di riprendere effettivamente le sessioni individuali dal 4 maggio, e poi quelle collettive il 18, aspetta un chiaro e universale protocollo di sicurezza. Nelle ultime ore infatti con le varie aperture da parte delle regioni le società stanno andando tutte in direzioni un po’ diverse. Oltre al Cagliari, infatti, il via libera è stato dato ad altre squadre di Serie A come Napoli, le due romane e le formazioni emiliane di Sassuolo, Bologna, Parma e SPAL. Tuttavia molte di queste hanno deciso di attendere le disposizione del nuovo protocollo sanitario della FIGC prima di ripartire con le sedute individuali. Sassuolo e Parma lasciano piena facoltà ai propri atleti di poter utilizzare o meno le proprie strutture mentre il Bologna per ora sembra intenzionato a ripartire dal 4 maggio. Una situazione un po’ confusa dunque per la riprese degli allenamenti e del campionato che dovrebbe portare i rossoblù a scegliere una posizione di attesa.
Cosa sarà di questa Serie A?
Insomma, per riprendere il Cagliari vorrebbe sapere cosa fare in maniera chiara per la suddivisione degli spazi, sia all’aperto che al chiuso, avere delle linee guida sugli standard sanitari da seguire e soprattutto avere dei punti da attuare alla lettera che siano uguali e universali anche per tutte le altre 19 squadre della Serie A. Trovare una risposta a questi quesiti sarà il prossimo necessario passaggio per la Lega, anche perché la posizione di attesa scelta dal Cagliari è condivisa, come detto, anche da altre società della massima serie. Ovviamente se nelle prossime ore arrivasse un protocollo sanitario condiviso e pronto all’attuazione anche il Cagliari sarebbe pronto a cambiare idea e a prepararsi per la riapertura ai suoi giocatori di Asseminello. Con la questione giocatori in arrivo da fuori la regione che andrebbe risolta. Perché dopo il rientro, il primo maggio di Walukiewicz dalla Polonia, ancora si aspettano i ritorni a Cagliari di Olsen (Svezia) e Pellegrini (Roma). C’è poi la grande domanda che sarà sorta anche al Cagliari così come ai tifosi e agli addetti ai lavori: riprendere per cosa? Al momento infatti non è chiaro il destino del campionato e quale sarebbe il senso di allenarsi, magari per settimane, senza sapere se la stagione riprenderà a tutti gli effetti oppure se il prossimo fischio d’inizio sarà solo quello del campionato 2020-2021? E questa, ancor prima della risposta sul protocollo sanitario, potrebbe essere la domanda che interessa maggiormente a tutti. Club, tifosi, TV e chi con il calcio normalmente lavora.
Roberto Pinna