A 32 secondi dalla sirena finale, Prosperi riporta il Cus Cagliari in vantaggio di due punti. Sei secondi più tardi, Niola realizza uno dei due liberi conquistati e blinda il punteggio sul 52-49 che consegna la salvezza alle universitarie, che festeggiano sommergendo in un abbraccio collettivo Ljubenovic, infortunatasi alla caviglia durante la terza frazione.
Anche nel 2021/22 il Cus Cagliari militerà nel campionato nazionale di A2, al termine di una stagione caratterizzata da positività COVID, infortuni gravi e un limitato numero di opzioni di peso all’interno del pitturato offensivo.
Nell’incontro decisivo della seconda serie playout, stavolta contro Livorno, il quintetto di coach Xaxa parte estremamente volitivo, contrariamente alle precedenti gare: il tentativo di infilare un break e prendere il largo, inizialmente rintuzzato da Livorno, riesce a metà del primo quarto, quando le cussine si portano in vantaggio, sino al 18-7 finale. Nella frazione successiva, le universitarie, guidate da un’ottima Saias (MVP dell’incontro con 20 punti a referto) continuano a tenere distanti le toscane, che solo nel morire del primo tempo riescono a ridurre lo svantaggio: si va all’intervallo sul punteggio di 26-18. L’inizio del secondo tempo vede il Cus Cagliari gestire l’incontro nei confronti di un Livorno che prova a sfondare, con scarsa fortuna, a canestro. Al 25′ l’episodio che mette in difficoltà le padrone di casa: infortunio alla caviglia per Ljubenovic che, in lacrime, è costretta a uscire dal parquet, tra le proteste delle compagne di squadra verso gli arbitri, privando il Cus di uno dei pezzi più pregiati del roster. Le universitarie, complici numerosissimi falli commessi dalle avversarie (le cagliaritane chiamate 27 volte sulla lunetta, contro le 15 delle livornesi), riescono a tenere botta, sino ai minuti finali dell’ultima frazione: con un break di 8 punti le toscane riagguantano il Cus Cagliari sulla parità (49-49) con 1’36” da giocare. Sembra di assistere ad un film visto troppe volte quest’anno a Sa Duchessa, ma, grazie al colpo di reni finale, Prosperi e Niola regalano la salvezza a coach Xaxa.
Gianluca Zuddas