Il 2022 delle sarde della Serie A2 Femminile si è chiuso con il derby disputato a Sa Duchessa. A vincere è stata la Techfind San Salvatore Selargius al termine di una gara combattuta ed equilibrata che ha trovato la sua soluzione solo nel quarto finale grazie a un parziale di 11-0 che ha spianato la strada alla squadra di coach Righi che continua a stazionare nelle zone nobili della classifica: non lascia l’ultimo posto il Cus Cagliari che ha comunque dimostrato di non meritare l’attuale classifica.
La gara
Avvio di gara tutto giallonero con Srot a sbloccare il tabellone da tre punti, imitata poco dopo da Aispirua (limitata poi nel corso della gara da un problema fisico) e con il parziale di 8-0 chiuso dalla penetrazione in mano destra di Granzotto. Gagliano firma il primo canestro dall’area per le sue che però trovano grande difficoltà contro un San Salvatore veramente in fiducia: la Techfind ha così allungato, portandosi subito oltre la doppia cifra di vantaggio in un quarto comunque ben chiuso dalle universitarie con Paoletti e Giangrasso (9-17). Le padrone di casa hanno approcciato bene anche il secondo parziale, quattro punti di fila di Paoletti che hanno riportato a solo un possesso di svantaggio il Cus Cagliari. Le ospiti hanno però riallungato approfittando anche di un antisportivo fischiato a Paoletti e a un tecnico per proteste dopo una chiamata arbitrale. Il quintetto si è rimesso in marcia e ha messo su un parziale importante che l’ha riportato a un solo punto alla sirena di metà gara (25-26).
Al rientro dagli spogliatoi è ancora l’equilibrio a farla da padrone con alcune belle giocate come la tripla di Makurat e il gioco da tre punti in reverse di Paoletti del 34 pari. La stessa numero 6 di casa ha trovato poco dopo il primo vantaggio della gara del Cus Cagliari sul 37-34 con la bomba frontale: vantaggio che è durato pochissimo visto il nuovo parziale di 9-0 giallonero frutto delle triple firmate da Ceccarelli, inframezzata da quella di Pandori. Il finale di quarto è ancora di marca Cus, o meglio di Caldaro che con due canestri dall’area e un viaggio di lunetta ha riportato in perfetta parità la sfida all’ultimo mini-intervallo (45-45). La Techfind è praticamente perfetta in avvio del quarto finale: parziale di 9-0 sul contropiede di Srot e timeout obbligato di Xaxa. L’uscita dal minuto di sospensione non è stata delle migliori per le universitarie che hanno subìto la tripla di Makurat che ha complicato ancora più la possibile rimonta. A chiudere di fatto i conti e a fare alzare la bandiera bianca al Cus è stata la tripla dall’angolo di Ceccarelli.
“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile – commenta coach Righi – i derby sono sempre particolari. Il Cus non ha mai mollato di un millimetro. Volevamo partire bene e ci siamo riusciti, poi l’infortunio di Aispurua ci ha tolto un pizzico di profondità. Non siamo riusciti ad appoggiare la palla vicino a canestro come avremmo voluto, e il Cus è stato bravo a riportarsi sotto. La mia squadra, a quel punto, è stata abile a restare sul pezzo dal punto di vista mentale e a piazzare il break decisivo nel finale. Il bilancio della prima parte di stagione? La cosa che mi dà più soddisfazione è osservare quanto la squadra sia cresciuta rispetto alle prime giornate. Avevo detto che ad Ancona sarebbe iniziato un nuovo campionato, e così è stato visto che abbiamo vinto cinque delle ultime sei. L’infortunio di Makurat ci ha condizionati, c’è voluto tempo per ritrovare l’amalgama di squadra ma ci siamo riusciti. Potevamo avere anche qualche punto in più, perché ce la siamo sempre giocata ad armi pari contro tutti”.
Cus Cagliari – Techfind San Salvatore Selargius 52-61 (9-17, 16-9, 20-19, 7-16)
Cus Cagliari: Puggioni, Paoletti 18, Caldaro 10, Gagliano 6, Giangrasso 15, Saias, Stawinska 3, Venanzio, Scanu, Usai, Striulli.
Selargius: Granzotto 4, Aispurua 3, Srot 7, Ceccarelli14, Pandori 13, Mura, Pinna, Makurat 12, Valenti, Poddighe 3, Vargiu, Corso.
