Alla vigilia della partenza dell’Italia verso Skopje, città in cui l’Italia di Luciano Spalletti sabato 9 settembre alle ore 20.45 affronterà la Macedonia del Nord, il centrocampista dell’Inter Nicolò Barella è intervenuto in conferenza stampa per commentare, non solo la nuova esperienza con la maglia azzurra, ma anche le sue sensazioni dopo la candidatura nella lista dei 30 pretendenti alla vittoria del Pallone d’Oro. Di seguito le parole del calciatore isolano riportate dal sito della Figc.
Sulla candidatura al Pallone d’Oro
“È un grandissimo onore essere tra i trenta candidati al pallone d’oro. Ringrazio i miei compagni dell’Inter perché l’anno scorso è stata una bellissima stagione, anche se non siamo riusciti a vincere la Champions. Il fatto di essere entrato in questa lista lo devo a loro e al mister. Ci sono tanti giocatori italiani, anche qui in Nazionale, che probabilmente meritavano di esserci, io sono orgoglioso di rappresentare l’Italia in questa lista”.
Sul nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti
“La prima cosa che salta all’occhio del mister è la schiettezza. Mi ha fatto i complimenti e criticato, è stato onesto con me e l’ho apprezzato. Ha sempre fatto giocare benissimo le sue squadre, penso che l’anno scorso il Napoli abbia espresso il miglior calcio in Europa insieme al Manchester City. In questi giorni ci ha dato delle grandissime idee, nuove anche per me che ho avuto diversi allenatori. Indicazioni non solo con la palla, ma anche nei movimenti e nella fase difensiva. Ora sta noi interpretarle in campo”.
Sul precedente tecnico della Nazionale Roberto Mancini
“Non posso che ringraziare Mancini, è stato tra i primi a credere in me quando giocavo al Cagliari. Aver vinto l’Europeo ci legherà per sempre. Ora ci aspetta un nuovo inizio, con un allenatore altrettanto bravo ma con idee diverse. Sicuramente ci sarà bisogno di tempo, ma già in questi giorni ho visto grande disponibilità da parte di tutti. Cercheremo di fare il meglio da subito perché ci servono due vittorie”.
Sul proprio percorso di crescita
“Giocare contro le squadre più forti del mondo aiuta a migliorare in tutti i campi, ti permette anche di prendere qualcosa dagli avversari. Se c’è una cosa che devo ancora migliorare è un lato del mio carattere troppo impulsivo che ogni tanto esce. Continuerò a fare il mio calcio fatto di inserimenti, di grinta, sapendo che devo provare a segnare qualche gol in più”
La Redazione