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stacco di testa di Diakite in Torres-Alessandria

Torres | Vecchi difetti, nuove certezze: dall’Alessandria all’Olbia per crescere

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Vecchi difetti, nuovi risultati. La Torres di Stefano Sottili torna a vincere in casa al Vanni Sanna dopo tre mesi e mezzo e lo fa in una vera e propria battaglia di nervi contro l’Alessandria. A decidere è la rete dopo appena 15′ di Diakite di testa su assist di Girgi, con i rossoblù ancora fortemente disattenti e in calo nella ripresa, come già era accaduto nelle recenti prove senza vittorie, ma stavolta più fortunati negli episodi chiave del match.

Momento

Torres che torna a fare tre punti in questo girone B della Serie C dopo quasi un mese, l’ultimo successo infatti era datato 22 gennaio (1-0 in casa dell’Imolese). Una vittoria quella contro i “grigi” del neo allenatore Lauro che risulta fondamentale per la corsa salvezza dei sassaresi, non solo perché con l’Alessandria era scontro diretto per la permanenza nella categoria ma anche perché delle formazioni che inseguono i rossoblù l’unica capace di vincere nel turno numero 28 è stata la Recanatese (1-0 al Pontedera di Max Canzi). Alla Torres di Sottili va dato merito di continuare sull’onda lunga del buon approccio, ancora una volta i sassaresi sono riusciti a passare in vantaggio per primi. In otto gare con il tecnico toscano i rossoblù sono andati per sei volte avanti: in tre occasioni è arrivata la vittoria (San Donato, Imolese, Alessandria), in due gare Antonelli e soci hanno raccolto un punto (Recanatese e Siena) e in una partita la Torres si è fatta rimontare (sconfitta 2-1 a Pesaro). Inoltre si tratta solo della seconda porta inviolata per i sassaresi con Sottili in panchina, l’unico precedente era il già citato 1-0 esterno a Imola. E iniziare a concedere meno, con fortuna e con attenzione, è un aspetto che sarà fondamentale per la corsa salvezza.

Sensazioni

Il risultato contro l’Alessandria lascia il bicchiere completamente pieno in casa rossoblù, la prestazione al contrario dà spazio a interpretazioni sia ottimistiche che altre meno positive. Da un lato c’è l’abnegazione totale di questa squadra alla causa. La rosa a disposizione di Sottili ha da settimane dei problemi significativi alla voce infortuni, con tanti giocatori di qualità e di carattere assenti (pensiamo a Ruocco, Scotto o Lombardo) a cui si è aggiunta la lunga squalifica di Liviero e un virus gastrointestinale che sta piano piano condizionato tutti i giocatori rossoblù. Lora, per fare un esempio, come comunicato dallo stesso staff medico della società sassarese, è stato rimesso in piedi solo poche ore prima della gara contro l’Alessandria. Il giocatore ha stretto i denti a tutti i costi, ma la sua prova è stata debilitata dal virus tanto che all’intervallo ha alzato bandiera bianca chiedendo il cambio. Però nonostante l’emergenza in tanti si sono adattati a fare ruoli non esattamente nelle proprie corde e dando anche qualcosa in più alla voce carattere rispetto alle precedenti uscite. A l’impatto di chi è subentrato, Omoregbe e Gianola per fare degli esempi, è stato importante per raggiungere l’obiettivo. L’altro lato della medaglia della Torres meno scintillante è una ripresa fatta ancora una volta di disattenzioni difensive, vecchie paure nei minuti finali e un calo atletico e mentale evidente. La rosa ha mostrato una fragilità che deve essere superata in fretta, magari proprio prendendo spunto dalla vittoria sporca e cattiva contro l’Alessandria, perché l’idea è che contro un altro avversario, come già accaduto in precedenza, la Torres non avrebbe centrato i tre punti.

Ambiente e derby

I tre punti firmati Diakite, sempre più leader dopo i fischi del pubblico sassarese ai suoi danni di solo qualche mese fa, sono una sana boccata d’ossigeno per la Torres anche in vista del prossimo impegno, il derby del Nespoli contro l’Olbia. Uno scontro che dirà tanto della stagione di entrambe, con i rossoblù ancora incapaci di vincere contro i cugini galluresi in questa stagione (una sconfitta in Coppa Italia e un pari all’andata in campionato a Sassari). Arrivarci con la serenità di sei punti di vantaggio sulla zona rossa permette, forse, alla Torres di liberare la testa da paure ataviche alla ricerca di una prova di forza che può rappresentare uno stacco decisivo per il pass permanenza in Lega Pro e che può mandare all’infermo i rivali. Con il derby del Nord che sarà un banco di prova anche per il particolare momento tra rosa e ambiente. Dopo il successo in casa, tre mesi e mezzo dall’ultima volta, i giocatori, infatti, hanno scelto di non andare sotto la curva, restando al centro del campo per un applauso generale a tutto lo stadio. “Non ci sono settori che vincono sugli altri, per noi è importante il supporto di tutti dalla tribuna, ai distinti alla curva. I ragazzi hanno preso questa scelta e io ho appoggiato la loro decisione” – queste le parole sull’argomento dell’allenatore Sottili nel post gara.

Roberto Pinna

 

TAG:  Serie C Torres
 
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