Sassari si è svegliata con la possibilità di argomentare con rammarico un 1-1 allo stadio Curi contro il Perugia. Sui social a tinte rossoblù, nella sezione commenti di questo stesso sito e ai banconi dei bar, all’indomani della prima gara non vinta dopo otto turni di campionato dalla Torres nel girone B di Serie C, i giudizi e i temi sono riassumibili in tre grandi macro-categorie: le scelte di Greco, l’errore dei singoli, la prestazione. “Chissà cosa sarebbe successo se Alfonso Greco avesse fatto prima i cambi”, “sarebbero stati 3 punti se Masala non avesse sbagliato davanti al portiere”, “peccato per il mancato successo in una sfida giocata più che alla pari“. Queste le frasi più ricorrenti per i supporter sassaresi.
Lavoro
Guardando al recente passato, e anche alla storia meno recente dei 120 anni di Torres, per questa dirigenza, per lo spogliatoio e per lo stesso tecnico romano essere riusciti a portare a una fiducia tale della piazza nei confronti della squadra è un risultato non da poco. Dopo un inizio così un 1-1 in casa del Perugia, neo-retrocesso dalla Serie B e con chiare ambizioni di ritorno immediato in cadetteria, in una gara sofferta, a tratti giocata meglio dei padroni di casa e a tratti impostata con la solidità difensiva giusta per arginare le folate avversarie, può anche lasciare insoddisfatta una piazza affamata di grandi risultati come quella sassarese. Il simbolo di quanto in grande voglia sognare la città. Oltre alla parte umorale però deve esserci anche un animo razionale e infatti a fine partita Greco ha sottolineato un aspetto importante: “C’era qualcuno che prima di questa partita pensava che venire a Perugia sarebbe stata una passeggiata?“. Dare il giusto valore alla crescita della squadra anche dopo il primo pareggio stagionale, sul campo di un’avversaria sulla carta più accreditata, e dando spesso l’impressione di poter anche vincere la sfida è il miglior passo in avanti alla voce consapevolezze per questa Torres per continuare a sognare un posto nelle primissime posizioni del girone a fine campionato.
Analisi
A Perugia la Torres ha dimostrato non solo di poter reggere il confronto, ma soprattutto ha mostrato a se stessa di poter fare grandissime prestazioni anche perdendo a pochi minuti dall’inizio due calciatori fondamentali dell’ultimo periodo come Liviero e soprattutto Giorico. L’assenza del metronomo di centrocampo algherese si è fatta sentire, inutile girarci attorno, e al Curi la squadra di Greco ha faticato – per stessa ammissione del tecnico romano a fine partita – nella gestione del pallone in alcuni momenti della gara. Però la sbandata non è arrivata e con carattere e lotta nei secondi palloni i sassaresi hanno arginato il problema. Le opzioni restano valide anche in mancanza di un titolarissimo, considerando anche che sia Mastinu che Kujabi a questa squadra possono dare molto di più. L’assenza di Liviero si è sentita quasi maggiormente in fase difensiva, strano a dirsi. Il gol del pari del Perugia nasce infatti da una disattenzione figlia dell’inesperienza di Pelamatti, ma la crescita dell’ex Inter passa anche da queste partite complesse e con maggiori pressioni. Tema allenatore: Greco è stato un po’ tardivo nei cambi? Forse sì, probabilmente il tecnico romano dopo la rete di Fischnaller, importante che l’ex Fermana stia trovando continuità in zona gol, ha pensato più a contenere (Mastinu fuori e dentro Lora) quando invece serviva più di un cambio per ridare fiato a una Torres che ha perso il confronto per alcuni minuti contro un Perugia che aveva inserito diversi calciatori freschi. Dirlo a posteriori è facile per tutti, però magari anche Greco deve prendere le misure con le scelte in situazioni come quelle della gestione di un risultato importante, su un campo difficile e dopo un inizio di campionato oltre le migliori aspettative. Con l’1-1 del Curi che può essere sia confortante come risultato che insegnamento per questa Torres.
Futuro
Il calendario nel prossimo weekend mette i rossoblù davanti all’ostacolo Pontedera, allenato dall’ex Cagliari e Olbia Max Canzi, al Vanni Sanna. Classica gara trappolone dal punto di vista dell’approccio, con la Torres che sospinta dal proprio pubblico (da sottolineare la presenza di quasi 200 tifosi al Curi) dovrà essere la schiacciasassi vista fin qui. Specie contro un avversario che al momento non è partito con lo stesso slancio dei sassaresi. Fare bene contro il Pontedera ha un doppio valore simbolico, al di là dei singoli 3 punti infatti la gara ai ragazzi di Canzi proietterà poi Scotto e soci verso un trittico di ferro contro Pescara (in trasferta), Spal (all’Acquedotto) e Virtus Entella (in Liguria). Ma la Torres in queste sfide ha dimostrato già a Perugia di esaltarsi, ora però c’è la curiosità di capire come reagirà la squadra di Greco alla prima non vittoria (considerando anche la Coppa Italia) della stagione.
Roberto Pinna