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Torres, Greco ti ha ridato un’anima: ora serve l’ultimo sforzo

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Un pareggio di cuore, in una partita giocata per lunghi tratti con l’inferiorità numerica. La Torres torna da Gubbio, ultima trasferta della sua stagione, con un 2-2 al cardiopalma (qui la cronaca) che ha fatto sperare solo per qualche secondo in una salvezza matematica con una giornata di anticipo. Invece, visto il successo rocambolesco nel finale dell’Alessandria, ogni discorso resterà aperto fino alla fine e andrà chiuso alla prossima al Vanni Sanna, domenica 23, quando ai ragazzi di Alfonso Greco servirà almeno un punto contro la Fermana per confermarsi in Lega Pro.

Testa alta

Tre pareggi e una vittoria. Questo il rendimento della squadra rossoblù dal ritorno di Alfonso Greco in panchina. Sette gol fatti e cinque subiti, ma soprattutto una grande forza di volontà messa sempre in campo. La vera bravura del tecnico romano è stata quella di fare da attento equilibratore del suo spogliatoio quando ha deciso di accettare la chiamata di ritorno sulla panchina della Torres. La squadra nell’ultimo periodo sotto la guida Sottili, terminato con la sconfitta di Reggio Emilia contro la Reggiana che proprio nell’ultimo turno ha festeggiato la conquista della Serie B, sembrava spaesata e con meno mordente. Tanti gol subiti su disattenzioni individuali e di squadra e un attacco che non sapeva più segnare. Greco è ripartito dal conosciuto: quel 4-4-2 che dà solidità ai suoi e un clima più rilassato e familiare per la gestione dei suoi ragazzi. Scelte che hanno portato la squadra sassarese a un solo passo dalla conquista della permanenza nella categoria senza dover passare dai playout. Facendo tutti i calcoli possibili le combinazioni sono molteplici, ma il risultato per i rossoblù non cambia: se l’Alessandria non vince la Torres è salva anche con una sconfitta contro la Fermana, se l’Alessandria dovesse vincere (in casa contro il Cesena che cerca il secondo posto prezioso in ottica playoff) ai sassaresi basta fare almeno un punto al Vanni Sanna. E in caso di arrivo a 41 di tre o più squadre? Olbia, Fiorenzuola, Torres e Alessandria possono arrivare, in caso di risultati favorevoli, tutte con 41 punti al termine della stagione. Anche in questo caso la classifica avulsa salverebbe la Torres, condannando i piemontesi.

Singoli

Dieci reti, tre gol di fila, senza le sue marcature la Torres avrebbe esattamente 10 punti in meno in classifica. Stiamo parlando di Adama Diakite, vero trascinatore dei rossoblù in stagione e in generale in ogni momento di difficoltà per la squadra di Greco. Fischiato e criticato nelle sfide interne dal pubblico torresino verso dicembre (quando aveva fatto una sola rete nel Girone B di Serie C) il centravanti ivoriano ha risposto con una seconda parte di stagione da leader e da imprescindibile. Tanto che i fischi si sono trasformati in applausi. Dalla sfida con il Gubbio è emersa anche l’anima sassarese che sta provando a tenere questa rosa nella categoria con le unghie e con i denti. Il primo gol in stagione di Lisai può pesare come un macigno nei ragionamenti salvezza, per non parlare del sacrificio di Gigi Scotto che a discapito di una condizione ai minimi si è sempre messo a disposizione della Torres, oppure al dinamismo di un Masala a segno anche nella complessa trasferta di Fiorenzuola. Qualcosa invece è mancato nella gestione di alcuni singoli che avrebbero sicuramente potuto permettere alla squadra sassarese, che tra pochi giorni compirà 120 anni, di salvarsi con largo anticipo rispetto all’ultimo turno. Particolare il calo di Liviero nell’ultima parte di campionato e rivedibile l’utilizzo di Carminati. Due sole gare da titolare nei momenti chiave del torneo, contro Reggiana e Gubbio in trasferta. Scelte dettate da infortuni, assenze varie e da sfortuna, ma andare a giocarsi la categoria con un ragazzo ai margini del progetto poteva essere evitato in sede di mercato invernale. Il doppio giallo nel giro di pochi minuti nel primo tempo, unito a un fallo (con fischio generoso) nella rete annullata a Dametto, evidenziano l’eccesiva foga di un giovane alla caccia del riscatto, ma meno centrato sull’equilibrio e il raziocinio che serve in frangenti così delicati. Discorsi che però ora in casa Torres contano meno di zero, con l’obiettivo che sarà uno solo da qui alla Fermana. Poi ci sarà eventualmente tempo per riguardare agli errori e alle scelte di una stagione che servirà per formare e far crescere il progetto.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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