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Torres, da fuori lista a leader silenzioso: ora Greco si gode il vero Idda

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Dal problema fisico avuto a inizio stagione, con il suo nome rimasto momentaneamente fuori dalla lista dei 23 giocatori disponibili per la Torres, alle ultime prestazioni più che incoraggianti registrate rispettivamente contro Carpi, Lucchese e Vis Pesaro. La nuova stagione per Riccardo Idda non è stata delle più semplici, però nel momento di maggior difficoltà dei rossoblù il suo carisma e la sua esperienza sono stati uno dei punti cardine per inanellare una serie di tre risultati utili consecutivi che hanno permesso ai ragazzi di Alfonso Greco di trovare serenità dopo un mese di novembre nero.

Falsa partenza

E dire che i presupposti a fine estate non erano dei più rosei per Idda dopo il problema accusato alla caviglia. Un infortunio che lo ha costretto non solo a un lungo forfait a inizio stagione, ma anche a un conseguente ritardo nel trovare la condizione ideale. Tutti fattori che sommati alla voce 1988 sulla carta d’identità hanno fatto sorgere alcuni dubbi sul cambio di ruolo dell’esperto difensore centrale nelle gerarchie di Greco. Una situazione che aveva spinto la dirigenza dei sassaresi a lasciarlo inizialmente fuori rosa, dandogli allo stesso tempo fiducia in attesa di un suo recupero: “In questo momento Idda è fuori lista visto l’infortunio ed era prudente ora lasciarlo fuori dalla lista della Lega Pro – così il direttore sportivo Andrea Colombino nella conferenza di fine mercato estivo – Non prenderemo uno svincolato ma lo aspetteremo”. E così è stato, con Idda che dopo aver recuperato dall’infortunio e aver ripreso ad allenarsi in gruppo, prima della gara contro l’Arezzo (8° turno di campionato) è stato reinserito nella lista dei 23.

Silenzio, testa bassa e lavoro

Prime settimane di allenamento in gruppo e quarantacinque minuti giocati in occasione del match contro il Legnago, utili per ritrovare il ritmo gara con le successive sei panchine consecutive in campionato passate in silenzio e lavorando sodo. Da una condizione apparsa ancora lontana dallo stato ottimale, come messo in mostra nel match contro i biancoazzurri lo scorso 26 ottobre, passando alla prestazione incoraggiante in Coppa Italia contro i giovani del Milan Futuro, un mese più tardi il 27 novembre. Segnali di crescita da parte di Idda che andavano però in controtendenza con il rendimento della Torres che proprio in quelle settimane faticava a trovare la via dei tre punti, con il pubblico che di conseguenza iniziava a rumoreggiare non soddisfatta del trend di Scotto e compagni. Difficoltà non solo nel trovare la svolta, ma in particolare nell’acquisire quella solidità difensiva vista nella precedente annata con il pacchetto arretrato finito sotto la lente d’ingrandimento. Spalle larghe, esperienza e la furbizia tipica di chi sa gestire momenti simili, così il numero 14 della Torres risponde presente alla titolarità nel match contro il Carpi per sostituire lo squalificato Dametto. Novanta minuti in cui a volte soffre, come è lecito che sia considerati i pochi minuti alle spalle, ma riesce a dare sicurezza al reparto: cosa non da poco considerato il momento. La riconferma contro la Lucchese, altra titolarità, altra panchina – questa volta non forzata – per il compagno di reparto Dametto e altra prestazione positiva, in cui si inizia a vedere il ministro della difesa della scorsa annata a Sassari capace di dettare le trame dal basso, di proporsi, ma allo stesso tempo di essere autore di ottime chiusure. Due indizi, Carpi e Lucchese, che si sono trasformati nella prova del nove in occasione della sfida contro la Vis Pesaro vinta a domicilio per 3-1. Una dimostrazione di maturità e carisma, ma allo stesso tempo una rivincita personale dopo quanto vissuto a inizio stagione. Idda è tornato, in silenzio e senza mai una parola fuori posto, si è riconquistato la maglia da titolare e potrebbe non essere un caso se i rossoblù dal suo ritorno tra i primi undici hanno subito solamente 2 gol in tre partite. Ora nel prossimo futuro la sfida contro il Pescara capolista. Una gara difficile e delicata in cui la sua esperienza, la sua qualità e la sua lucidità potranno essere di grande aiuto per permettere alla Torres di salire definitivamente in corsa sul treno con direzione Serie B.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C Torres
 
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