Lotta, passione e sofferenza. Fino alla fine saranno queste le parole chiave della stagione della Torres nel girone B della Serie C. E non potrebbe essere altrimenti per una società che è tornata solo in estate nel professionismo, da ripescata, e che avrà bisogno di tempo ed esperienza per adattarsi al salto di categoria. La grande abilità dei rossoblù sotto la guida di Alfonso Greco è stata quella di costruire un campionato dove il destino della squadra sassarese è sempre rimasto nelle mani di Gigi Scotto e compagni. La Torres per la salvezza non dipende nessuno, solo da se stessa.
Futuro
L’ultimo pareggio interno per 1-1 contro la Carrarese (qui la cronaca), con ancora due turni da giocare, ha visto i rossoblù fare una prestazione di carattere e di intensità contro un avversario parso nettamente più forte per qualità e malizia, e d’altronde non ci possono essere dieci posizioni di distacco in classifica a caso tra due club. Allo stesso tempo però i risultati di Alessandria e Vis Pesaro tornano a far preoccupare per la lotta alla salvezza diretta. Soprattutto la vittoria dei pesaresi che hanno gli scontri diretti a favore e che ora hanno solo una gara di ritardo dalla Torres. Fare calcoli matematici, previsioni e giocare con i se e con i forse però ora sarebbe l’errore più grande per uno spogliatoio che deve essere bravo a guardare solo a se stesso. Il calendario non ha aiutato, e questo lo si sapeva da tempo, ma dal ritorno in panchina di Greco la squadra sassarese non ha mai perso, ha subito tre gol segnandone cinque e soprattutto ha mostrato in campo, sia in gare difficili come Ancona e Carrarese che in scontri diretti salvezza come quello di Fiorenzuola, di avere la mentalità giusta per lottare per la permanenza nella categoria.
Sensazioni
Uno Scotto tornato trascinatore umorale in campo della squadra. Un Diakite sempre più formato leader e anima di questa rosa. Un Ruocco sulla via del recupero e da preservare per le ultime due decisive battaglie. Un Urso e un Lora totalmente calati alla causa nonostante siano da poco tempo a Sassari. Un Riccardo Pinna che si è laureato fuori dal campo ma che si è preso a pieni voti anche un posto nella difesa rossoblù. Sono tanti i singoli che stanno provando a dare quel qualcosa in più per la salvezza dei rossoblù, anche se l’unità del gruppo di Greco al momento sembra essere l’arma in più per l’obiettivo salvezza. Ci sono però anche alcuni calciatori esperti da qui è lecito aspettarsi quel qualcosa in più, su tutti Liviero che nella seconda parte di stagione tra infortuni, cali di condizione e lunga squalifica si è un po’ perso. La Torres soffre l’assenza dei suoi strappi e delle sue giocate in avanti e ritrovarlo anche psicologicamente al meglio è l’obiettivo di queste ultime settimane, con l’ex Imolese che sembra aver un po’ staccato mentalmente. Discorso simile per Fabriani che aveva impattato bene con la nuova realtà ma che deve trovare maggiore costanza nell’arco dei 90′ soprattutto in ottica attenzione difensiva.
Destino
Vincere sul difficile campo del Gubbio, sperando in una non vittoria della Vis Pesaro, per la Torres significherebbe matematica salvezza. Con i prossimi avversari dei sassaresi che in casa in stagione hanno perso 7 volte e hanno un miglior rendimento in trasferta. E poi per chiudere il campionato ci sarà la gara interna alla Fermana che ha ancora l’obiettivo playoff dalla sua e che difficilmente, salvo risultati sfavorevoli nel penultimo turno, andrà al Vanni Sanna con la testa già in vacanza. Anche la Vis Pesaro ha un calendario complesso: prima Cesena in trasferta e poi Carrarese in casa. Con il Cesena protagonista anche del calendario dell’Alessandria che prima però ha lo scontro diretto con il Montevarchi. Lontano ma ancora in gioco anche il San Donato che ha il calendario sulla carta più facile: Imolese in trasferta e Fiorenzuola in casa.
Roberto Pinna
