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Open VAR, Rocchi: “Paleari-Idrissi? Era calcio di rigore per il Cagliari”

L'arbitro Doveri durante Torino-Cagliari | Foto: Valerio Spano
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Uno dei casi arbitrali più discussi del fine settimana di Serie A è stato il contatto tra Paleari e Idrissi all’ottavo minuto di Torino-Cagliari e, inevitabilmente, l’episodio è stato tra quelli analizzati all’interno del formato di DAZN Open VAR con l’audio tra il direttore di gara Doveri e la sala del centro di Lissone con il VAR Baroni e l’AVAR Sozza.

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Con la presenza in studio del designatore Rocchi, le immagini dell’episodio incriminato sono fin dal primo momento particolarmente interessanti. In campo, infatti, Doveri spiega che, nel caso il fuorigioco segnalato inizialmente dall’assistente fosse errato, con l’intervento di Paleari fuori area sarebbe punizione e cartellino rosso per il portiere, al contrario se dentro l’area sarebbe rigore e giallo: “ci sono due opzioni, o è fuori area e rosso o è rigore e giallo”. Appare così evidente che per Doveri sia da punire l’intervento di Paleari su Idrissi, ma l’analisi del VAR si sposta su un altro aspetto. “La prende di mano, poi dopo c’è uno scontro. La prende di mano, fai vedere lo scontro” è il dialogo a Lissone. Ed è qui che si ferma l’analisi del contatto tra Paleari e Idrissi e inizia il focus esclusivamente sulla posizione della parata del portiere, se dentro o fuori dall’area. “È dentro, guarda. Lato corto è dentro, lato lungo è dentro, la prende di mano, non è fuorigioco. Lui però ha detto che è rosso, quindi è buona però il problema è che lui la decisione l’ha fatta e quindi gliela devo far vedere”. È chiara la confusione di Baroni e Sozza, tanto che improvvisamente l’analisi dell’episodio si sposta sulla posizione di eventuale fuorigioco di Idrissi chiaramente regolare anche per il SAOT e, in più, con l’esterno che viene confuso con Kılıçsoy molto più indietro. Si apre quindi la comunicazione tra sala VAR e Doveri: “Dani, ascolta. Te lo faccio rivedere, perché il portiere prende il pallone di mano però la prende dentro l’area e non è fuorigioco. Te la faccio rivedere, così la spieghi benissimo, ok?”. Il resto è chiaro fin dalla diretta della partita, con Doveri che va al monitor, il VAR che gli mostra solo le immagini del tocco con la mano di Paleari e l’arbitro che prende la decisione finale nota. Unico aspetto interessante arriva mentre il fischietto romano si sta portando verso il monitor, perché Doveri chiede “quindi la tocca di mano?” e Baroni risponde “sì però dentro l’area e poi c’è uno scontro di gioco fortuito”. In sostanza è qui che si spiega l’errore grave del VAR.

Rocchi

In studio il designatore Rocchi spiega così l’episodio: “Per noi questo è un calcio di rigore da assegnare con ammonizione perché non ci sono gli estremi per il grave fallo di gioco se no sarebbe anche espulsione. Questa immagine è quella più importante (quella che inquadra il contatto con punto di vista dal fondo del campo, ndr) e che non viene considerata dal VAR e non viene proposta all’arbitro, perché comunque quell’immagine ti leva tutti i dubbi sul fatto che ci sia un doppio tipo di intervento. Il primo con la mano e se fosse simultaneo non sarebbe mai rigore, ma il fatto che ci sia prima tocco di mano e poi, successivamente, un intervento con la gamba che peraltro non dovrebbe stare in quella posizione, ma in una totalmente diversa ed è per creare opposizione all’attaccante lanciato a rete ed essendo in area di rigore è rigore e giallo e, se fosse fuori area, come inizialmente Doveri fa – perché lui fischia punizione ed espulsione – sarebbe corretto. Purtroppo tutto nasce da un fuorigioco sbagliato in maniera piuttosto evidente – e noi su questo non siamo contenti – e poi soprattutto dalla mancata valutazione finale. Per noi la decisione è calcio di rigore e ammonizione.

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