Radio Milano potrebbe essere il nome della frequenza sulla quale si sintonizza il mercato del Cagliari. Lì, dove gli uffici del presidente Giulini diventano un viavai di uomini e decisioni, riunioni e segnali. Semplici il primo, una conferma che dà il là a ciò che sarà.
Prova di forza
Milano resta al centro, soprattutto quella a tinte nerazzurre. Non solo per legami storici che si sono rinsaldati con l’arrivo di Tommaso Giulini alla guida del Cagliari. C’è infatti quel nome, il primo della lista, l’uomo dal quale iniziare a pianificare la rosa che verrà. Radja Nainggolan, nome in codice Ninja. Numero quattro pronto a restare sulle sue spalle, ma la battaglia con l’Inter che ne detiene il cartellino è appena iniziata. Radio Milano, però, rimanda notizie che possono aiutare il Cagliari. L’intento, ormai noto, è quello di aspettare. Obiettivo la risoluzione del contratto che lega Nainggolan all’Inter fino a giugno 2022. I nerazzurri che chiedono 6 milioni, la società di Via Mameli che non ha alcuna intenzione di avvicinarsi alla valutazione proposta.
Qui Milano
Davide contro Golia e questa volta Davide ha tutte le carte in regola per uscire vincitore. I conti nerazzurri da sistemare e Radio Milano ormai dà per cosa fatta l’addio di Antonio Conte. Il Cagliari è attento, i saluti tra il tecnico e la panchina dell’Inter confermerebbero la rivoluzione al ribasso della società di Suning. E Radio Milano parla di un bisogno impellente di tagliare il monte ingaggi, oltre che trovare liquidità attraverso cessioni eccellenti o comunque plusvalenze importanti. Nel primo caso ecco che Radja Nainggolan casca a pennello. Quattro milioni e mezzo netti per l’ultimo anno di contratto. Questo quanto percepirebbe Nainggolan restando in nerazzurro. Tirare la corda per ottenere anche quei sei milioni richiesti o mollare la presa e tagliare un costo senza riscontri sul campo? Il dilemma dell’Inter diventa tentazione per il Cagliari. Pronto, in riva al fiume, ad aspettare che il tempo passi e che il Ninja possa tornare ancora una volta o, magari, non muoversi nemmeno più. Famiglia, cuore, volontà totale di chiudere la carriera in Sardegna.
Non solo Ninja
No a sconti sul famoso bonus Barella, no a incontri a metà strada per avvicinarsi ai 6 milioni di euro richiesti. Il tutto da spostare a luglio, quando il bilancio 2020-21 sarà solo un ricordo, i conti fatti, l’eventuale minusvalenza un problema del futuro con ulteriore ammortamento a lenire il dolore. Attenzione però a un’altra possibilità che potrebbe spianare la strada. L’Inter, infatti, ha bisogno di tagliare ingaggi e cedere. Nelle fila dei nerazzurri non mancano gli esuberi, ecco che con il Ninja che risolve contratto e intrigo da una parte, dall’altra potrebbero esserci giocatori a seguirlo in direzione Sardegna. Il primo, già tentato nella passata estate, richiama ancora una volta il legame tra Cagliari e Uruguay. Un ritorno, come quello di Nainggolan. Matías Vecino, contratto con l’Inter fino al 2022 da 2,5 milioni netti, valore a bilancio intorno ai 4,5, e l’idea che potrebbe presto diventare offerta concreta per far quadrare il cerchio. Unire l’utile al dilettevole, aumentare il peso specifico della rosa, aiutare l’Inter e se stessi, do ut des. Senza che ci si fermi a Vecino, ma magari andando oltre con l’apertura di discorsi su Andrea Pinamonti, pallino del presidente Giulini già da tempo, o con giovani di prospettiva come Sebastiano Esposito.
Matteo Zizola